il divorzio dei bieber ➳ jb

30.

_____'s POV

«Ora alza le braccia in alto» dissi a Jason mentre lo aiutai a mettersi il cappotto. Lui mi guardò e mi sorrise. Lo feci scendere dal letto, andando in cerca del suo zainetto.

Quell' oggi sarebbe uscito con Jamie, cosa che Justin non avrebbe mai potuto fare.

Scendemmo le scale e davanti alla porta c'era il mio angelo. Ci sorrise e prese in braccio Jason. «Eccoti, campione. È ora di uscire»

Il mio bambino batté le manine.

«Dì ciao alla mami»

Jason si allungò con il collo e mi diede un bacio sulla guancia. «Ciao mami»

Sorrisi. «Ciao amore»

Li accompagnai fino alla porta e diedi un bacio a stampo a Jaime.

«Ti amo piccola»

Nascosi il viso nel suo petto. «Io di più» sussurrai mentre Jason mi osservava attentamente.

Dopo circa mezz'ora che se ne erano andati, preparai il pranzo. Lasciai il piatto sull'isola della cucina e mi diressi in salone per spegnere la televisione. Da dietro la porta apparve Justin. Aveva ancora le chiavi di casa?

«Cosa ci fai qui?»

«_____, mi dispiace. Mi dispiace, ti prego perdonami. Non era mia intenzione non venire...» affermò avvicinandosi a me.

Non riuscivo a non respirare a fatica e piangere. «Justin, io avevo bisogno di te...»

Lui non rispose, come se nascondesse qualcosa.

«Io avevo bisogno di te»

«Mi dispiace» si morse il labbro per poi guardare altrove. «Lo sai che ti amo, non ho mai smesso di farlo» mi cancellò le lacrime con il palmo della sua mano.

Inconsciamente misi le mani sul suo petto. Sospirai. Mi guardò negli occhi e io feci lo stesso. Il cuore mi batteva velocemente e l'unica cosa di cui ero certa era che lo volevo ancora nella mia vita.

Justin mi prese per la vita e mi avvicinò a lui, facendo combaciare le nostra labbra come lo avevamo fatto altre mille volte in passato.

Misi una mano dietro il suo collo affinché il bacio fosse più intenso e violento. Le sue mani toccarono le mie natiche volendomi prendermi in braccio. Justin salì le scale, andando poi verso la camera da letto.

Mi poggiò sul letto e si mise sopra di me, alzandomi il necessario solo per abbassare la cerniera del mio vestito. Quando arrivò all'altezza del seno si fermò e mi guardò intensamente negli occhi. Cosa stavamo facendo? Era giusto farlo? Era sbagliato?

Senza pensarci su lanciai a terra il mio reggiseno, lasciando Justin succhiare i miei capezzoli fino a farli diventare duri.

Sentivo il suo respiro ogni volta che mi baciava sul collo. Contemporaneamente mi strizzava le tette, facendomi gemere e diventare sempre più bagnata.

Misi la mano dentro i suoi pantaloni, la quale non era stata lì da tanto tempo, e presi il suo membro, iniziando a masturbarlo. «Merda» urlò Justin stringendo i denti.

Fece uno strano movimento a tal punto da farmi togliere le mani dai suoi boxer, lasciandolo gettare via anche i miei pantaloni. Si separò da me e si tolse la camicia, lasciandomi ammirare per qualche secondo la sua bellezza. Deglutii. Mi inumidii le labbra vedendolo nudo. La sua erezione puntava nella mia direzione.

Justin mi fece aprire le gambe. «Dio, _____» sussurrò osservando il mio sesso. Sorrise leggermente, per poi lasciare il suo respiro freddo scontrarsi con il calore della mia femminilità. Senza preavviso iniziò a leccarmi e succhiarmi, facendomi genere ogni volta che mi mordeva il clitoride. Mise due dita in bocca e poi le posizionò vicino alla mia entrata, torturandomi. Gemette e mi costrinse a mettere le mani sopra la testa, mentre le sue nel frattempo mi aprivano il più possibile le gambe. Si leccò le labbra più volte facendomi impazzire come solo lui sapeva fare. Sussurrò qualcuno che non riuscii a capire, prima di penetrarmi.

Gemetti sentendolo. Mi morsi il labbro vedendo come muoveva le anche, entrando ed uscendo lentamente da dentro di me. Con una mano Justin mi strinse per il collo, mentre si muoveva più rapidamente per portarmi all'estremo del piacere, lasciandomi delle volte dei baci sulle labbra. Misi le mani sulla sua schiena, graffiandolo senza volerlo. «Justin, più veloce» urlai disperata quando iniziai a sentirmi stretta.