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Tirai un sospiro di sollievo, quando la campanella dell'ultima ora suonò.

Avevo appena finito l'interrogazione sulla teoria evolutiva di Darwin, o dato che si trattava del Signor. Brown, meglio definirla un terzo grado.

Incredibilmente mi aveva dato la sufficienza, nonostante il suo odio verso di me, nato da quando ero arrivata in ritardo alla sua lezione.

Stavo mettendo le penne nell'astuccio, quando vidi che qualcuno faceva scivolare un telefono e delle cuffie verso di me.

Sapevo che era Kevin, avrei potuto riconoscere il suo profumo ovunque...ok no, a dire la verità l'avevo visto entrare nell'aula e venire verso di me. Anche se a dire la verità, il suo deodorante si poteva sentire a chilometri di distanza data l'infinita quantità che si spruzzava addosso.

<<E' un cellulare... e quindi?>> domandai.

Lo sentii sbuffare.

<<Devi premere "play" testina!>>

Cliccai sullo schermo e partì una registrazione.

Mi infilai gli auricolari e sentii una voce maschile che cantava.

Trattenni una risata.

<<Canti molto bene, se era questo che volevi sentirmi dire.>> lo stuzzicai.

<<Cosa?!>> il suo viso era rosso:<<Dammi qua!>>

Mi strappò il telefono dalle mani mettendosi a cercare quello che voleva farmi veramente sentire.

<<Tieni!>> mi disse brusco ridandomi il cellulare.

Per i primi 10 secondi non si sentiva nulla. Poi una voce femminile.

Tiffany.

<<Perché ti interessa tanto?>> diceva.

<<Voglio solo sapere come hai fatto a scoprire tutto queste cose su di lei.>>

Il tono di Kevin era fermo e teso. Probabilmente per paura che la sua ex mangiasse la foglia.

<<Ho varie fonti.>>

Silenzio di nuovo.

Alzai lo sguardo e vidi che mi stava fissando tutto speranzoso.

La registrazione non dimostrava nulla, "varie fonti" poteva significare tutti e nessuno.

<<Voglio un nome.>>mi risuonò la voce di Kevin nelle orecchie.

<<D'accordo!>> sbraitò Tiffany:<<Se ti interessa tanto, Joe del terzo anno vi ha sentiti mentre lei ti confidava le sue pene e dato che mi doveva un favore, è venuto a riferirmelo.>>

La registrazione si interrompeva e io rimasi per un attimo con quella confessione che mi risuonava nella testa.

Un sorriso cercò di allargarsi sul mio viso, ma mi contenni limitandomi ad un'espressione soddisfatta.

Kevin non aveva fatto la spia, lui non mi aveva tradito. Era così bello saperlo!

Mi sfilai gli auricolari con estrema calma, giusto per rendere il tutto più "sospeso".

<<Bene.>> dissi semplicemente fissando i miei occhi nei suoi.

Mi sentivo così allegra tanto da essere persino sicura di me!

<<Eddai Annie!>> mi spronò Kevin prendendo la mia mano nella sua:<<Ora mi credi?>>

La mia sicurezza vacillò a quel contatto.

Mi faceva ancora uno strano effetto sentire il calore della sua pelle sulla mia.

<<Ma guarda che io non ho mai dubitato della tua lealtà.>> lo informai fingendomi offesa.

<<Raccontala a qualcun altro! Mi hai fatto scervellare per tutta la notte per trovare una soluzione!>>

<<Bè, ne è valsa la pena no?>>

Non che io ci credessi veramente. Insomma se io fossi stato in lui, avrei subito lasciato perdere una come me.

<<Certamente! Così ora potrò continuare a romperti le scatole ogni singolo momento della mia giornata!>> esultò.

Aspetta cosa? Lui era davvero contento di questo? Contento di avermi come amica? Wow! Ci doveva veramente essere qualcosa di strano in quella città!

<<Che c'è?>> mi domandò facendomi tornare alla realtà.

Scossi la testa.

<<Nulla. Solo che è tutto così diverso qui da quello che conoscevo.>>

"Basti solo pensare che un bel ragazzo come te mi sta parlando." ma questo non lo dissi.

<<Fidati, se ci sarò io ti incasinerò ogni cosa.>>

Mi voltai verso di lui. Non era una frase detta con spensieratezza, ma più come un rimpianto o qualcosa di amaro.

Mi sorrise.

<<Dai andiamo. Se non vuoi che ci chiudano qui dentro!>>



Ore 15.15...Esprimi un desiderio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora