capitolo 3.

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Salgo di fretta le scale così da raggiungere il mio appartamento, non prendo l'ascensore perché mi viene l'ansia. Sono strana lo so, ma fare le scale è salutare.  Entro e chiudo il portone, ho una strana sensazione dentro. Quel ragazzo mi ha  stravolto la giornata e domani lo dovrò rivedere, anzi lo dovrò frequentare perché sarà il mio insegnante.

Mi metto sul divano con la mia amata copertina ed una tazza di caffè.
Mi faccio coraggio e chiamo mia madre, contro voglia ma ammetto di essere sola e senza un centesimo.
Squilla un paio di volte poi finalmente risponde.
《Pronto?》
《Ciao mamma》
《Joel? Santo cielo, Joel sei tu?》
Dalla sua voce sembra davvero felice di sentirmi, strano per lei sono sempre stata la figlia complicata da gestire. 
《Mamma, si sono tornata. Come state?》 mi fa male chiedere a lei anche di papà. 
Per mio padre sono stata la sua più grande delusione, lui è un medico molto affermato, ed era stra convinto che io sarei diventata dottoressa. 
Ma la medicina non fa proprio per me e questo non l'ha voluto mai accettare.
In casa mia non finire gli studi è un peccato mortale, beh io l'avevo commesso.

《Noi tutto bene. Tu invece? Stai bene? Ti serve qualcosa? 》 la sua voce è così premurosa che quasi mi spaventa.  Odio sentirmi così fragile... ma ne devo parlare in fondo sono la mia famiglia. 

Dopo aver raccontato la fine della mia storia con quello stronzo del mio ex, ho chiesto un po di soldi solo per i corsi di studio che dovrò affrontare. Questo pare abbia colmato un immensa rabbia in mia madre.
"Te l'avevo detto" finisce la nostra conversazione. 

Ora che ho lavato a Nate il suo accappatoio dovrò scendere a darglielo... scendo le scale e suono il campanello dentro si sente una musica assordante. Dopo dieci minuti qualcuno viene ad aprire è una ragazza.  Entro e sembra di essere in un episodio di gossip girl tutti che si baciano e si strusciano, gente che vomita alcol, chi dorme sdraiato sul pavimento.  Chiedo di Nate ma nessuno sembra interessarsi a me, decido di trovarlo da sola.

Dopo avermi tolto di dosso il quarto ragazzo male intenzionato entro in una camera.
Prima di entrare sento delle voci
《Ti giuro, cazzo è bellissima》
Una voce familiare ma non la riconosco, finalmente sento la voce di Nate. 《Perché tu non hai visto quella di stamattina!!》.

Stanno parlando tra loro non credo sia una buona idea entrare, quindi faccio un passo indietro mentre proprio si apre la porta, mi ritrovo quel ragazzo.  No ditemi che non è vero.  È Alex ed è terribilmente ubriaco e sexy.
《Joyyy cosa fai qui??》 Cerca di abbracciarmi, mi sposto velocemente fingendo un sorriso disinvolto.

《Emh io niente, per caso conosci Nate? Dov'è? 》il suo sguardo lascia l'euforia per diventare cupo e arrabbiato.   《E tu come fai a conoscere Nate?》 Dice con un tono freddo. 《Io abito qui al terzo piano, e poi scusa tu domani lavori non dovresti essere a casa?》dico alzando la voce perché la musica è troppo alta. Dalla sua faccia parte un grande risata e mi pento subito di averlo rimproverato.
《Nate è in camera va da lui》 dice quasi fosse deluso... ma cosa vuole?
Butto lì l'asciugamano chissenefrega in fondo chi li conosce?
Mentre cerco di uscire appoggiati al portone ci sono Alex e una ragazza bionda addosso a lui ed io vorrei sparire.  Ma devo pur uscire quindi mi faccio coraggio spimgo via da lui quella ragazza, poi sposto il suo braccio e apro la porta. Ci sono quasi se non fosse che lui mi afferra il braccio ed usciamo con me stretta a lui.

ANIMA COMPLICATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora