capitolo 14

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Esco dalla doccia bestemmiando in arabo, metto una maglia abbastanza larga e lunga.
Scendo giù alle caldaie, fa un freddo cane.
Una voce maschile interrompe la mia lotta con la caldaia.

"Joy cosa fai?"
Non è Nate sta volta ma Alex.

A momenti cado a terra per l'imbarazzo oppure butto fuori un urlo così forte che cade il palazzo.

"L'acqua calda... Niente Alex lascia perdere finisco con l'acqua fredda."

Salgo il primo scalino, la sua mano mi ferma sfiorando il mio braccio.
"Ei da me c'è acqua calda"

Distolgo lo sguardo dalla sua presa per rianalizzare la frase appena detta.

"Emh si va bene, in fondo non sarebbe la prima volta"
Le parole mi scappano di bocca ma dalla sua espressione capisco di avergli svelato qualcosa che non sapeva.

"Come? Cosa vuoi dire?"
"Nulla."
"Joy?"

"Diciamo che la mia caldaia fa così da quando sono tornata... Così ho conosciuto Nate"
Aspetto con ansia la sua risposta, perché sono terrorizzata all'idea che lui pensi che ci sia qualcosa tra me e Nate.

Lascia il mio braccio, dopo una manciata di minuti che lo teneva stretto.
"Stai gelando la vuoi fare questa doccia?"

"Sì"

Entriamo in casa e chiude la porta alle sue spalle.
Rimane a fissarmi, muoio d'imbarazzo.

Si sta torturando le labbra, dio quanto vorrei baciarlo in questo momento.
L'ho detto veramente?

"La doccia" pronunciamo insieme,ridendo.

"Faccio subito grazie"
"Figurati se ti serve qualcosa sono qui"

Alza lo sguardo e ride.
"Non in quel senso, mi sono spiegato male"
"No, tranquillo"
Ride, amo sentirlo ridere esce un suono così gradevole.

"Okay io chiudo la porta a meno che tu non voglia che io entri?"

Mi sento le guance prendere fuoco.
Come si fa a rifiutare un tizio del genere con degli occhioni che farebbero sciogliere chiunque?

"No, non voglio" chiudo la porta.

L'acqua scorre ed io aspetto solo che lui si faccia coraggio ed entri.

[ALEX'POV]

I suoi occhi nel chiudere la porta dicevano tutt'altro. Vorrei tanto apripre quella maledetta porta e farla mia.

Ma non posso, non ci riesco così.
Se fossi Nate a quest'ora sarei già da lei, ma io non posso farlo.

Lui si è già trovato in questa situazione, al pensiero che lui sia stato con lei mi gela il sangue.

Perché questa ragazza mi fa questo effetto? È così piccola per me, almeno penso...

Devo assolutamente uscire da questo appartamento prima che lei esca dalla doccia.

ANIMA COMPLICATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora