capitolo 28

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"Merda le chiavi!"
Sento Alex bestemmiare in arabo, con me in braccio.

Sono parecchio stordita, appiccicata a lui come una cozza. Come ci sia finita in questa situazione ancora non ricordo di preciso ma fatto sta che sto benissimo qui attaccata al suo collo.
Odora del suo solito profumo, quello che sento ovunque.
Con fatica mi regge ancora stretta a lui, credo se ne stia approfittando anche ma la cosa mi fa solo che piacere.

Lo guardo ad un centimetro dalla sua faccia e noto quanto sia perfetto.
Vorrei abbandonarmi alle sue labbra, ma sono già ubriaca e mi tiene a malapena non vorrei cadere, mi convinco di questa cosa assurda e non cedo a tentazioni.

Perché sono cretina anche quando sono ubriaca?

Riesco a dire qualcosa quando lui fruga nella mia tracolla.

"Ei,cosa stai facendo?"
La mia voce va a rallentatore ed è così ridicola che mi viene da ridere.

Vedo i suoi denti bianchissimi,finalmente, ride di me ovviamente.
Trova soddisfatto le chiavi di casa mia ed entriamo in ascensore.

L'ansia si impossessa di me anche da ubriaca come la stupidaggine del resto.

"NO ALEX NO PORTAMI SULLE SCALE"
Inizio ad urlare come una esaurita isterica senza rendermi conto usciamo dal l'ascensore, tornando sul pianerottolo.

"Tranquilla Joy,tranquilla"
Continua ad accarezzare la mia fronte, crede abbia fatto questa scena perché sono ubriaca... non sa che: non prendo l'ascensore neanche se mi pagassero.

"Andiamo su o rimarrai senza spina dorsale"
Dico in tutta sincerità.
Lui scoppia a ridere e mi lascia un bacino sulla fronte.
Chiudo gli occhi al suo tocco.
Poi mi raddrizza per bene e comincia a salire le scale.
Sono tre piani morirà,ne sono sicura.

"Alex lasciami faccio da sola"
"Non ci pensare"
"Ma perché! "

Mi guarda indispettito ma con un accento di dolcezza.





ANIMA COMPLICATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora