Stavo spudoratamente mentendo a Nate,ma seriamente avevo bisogno di un amico.
Dopo la perdita della mia migliore amica, non ho più avuto nessuno.
E Nate sembra tanto lei nella versione maschile, sarà per questo che mi sembra di conoscerlo da una vita. Non voglio perderlo."Ei tranquilla" dice Nate mentre mi stringe forte.
"Grazie" riesco a dire solo questo.
"Bene, Joel oltre ad essere il tuo amico gay ho una vita anch'io" il suo tono sarcastico mi porta a sorridere e l'abbraccio si scioglie.Mentre prende la sua roba io resto ferma a guardarlo, è così impacciato.
"Ciao"
"Ciao bimba" fa l'occhiolino e manda un bacio, mi sento morire dentro.'Bimba' era il nome con cui io e lei ci chiamavamo, sento come una fitta al cuore.
Mentre fisso ancora la porta ormai chiusa, penso che nel pomeriggio ho lezione.Mentre entro ripenso alla faccia inorridita di Alex,l'altra sera guardava me e Nate.
Vorrei tanto spiegargli come stanno le cose, ma poi penso anche che tra noi non c'è nulla, quindi spiegare cosa?"Ei Joy" riconoscerei la sua voce fra mille, mi volto lentamente mentre lo trovo nell'atrio a fare fotocopie.
Questa volta indossa una camicia nera con dei jeans strappati."Alex" faccio un breve saluto con la mano ed entro nell'aula.
Vola un pezzo di carta accartocciato mi prende in pieno,mentre alcuni giocano altri parlano altri ancora sono con il pc.
Una quindicina di ragazzi tutti seduti sulle famose sedie rosse, sono lì a fissarmi.Credo sia la classe di 'pazzi' di cui parlava Alex. Tutti rimangono fermi a fissare la 'nuova arrivata' mentre io resto immobilizzata davanti la porta.
Sento le mani di qualcuno spingere sui i miei fianchi, poi sento la sua voce così vicina da farmi rabbrividire.
"Joy entra,non mordono."Cerco di non morire sull'istante e vado a sedermi sulla prima sedia vuota,ovvero la prima e la più vicina alla sua cattedra.
Alex mi fa l'occhiolino, lui e Nate sono fissati con questo gesto, ed inizia a spiegare.Come se il destino si divertisse alle mie spalle, il libro su cui dialogare oggi era "città di carta " .
"Allora iniziamo, dalla trama che ne dite?"
Alex prende posto, aspettando da noi le risposte.Una ragazza bionda, molto carina vestita sgargiante... Inizia a parlare con tono alto.
"Dico che Margo è una stronza"Tutti ridono, compreso Alex, molta confidenza vedo. Questo il bello di avere un prof così giovane.
"Margo non è una stronza, Margo era semplicemente stufa di quella vita finta, non possiamo incolparla per aver voluto trovare la sua strada"
Le parole mi escono spontanee, quasi a voler difendere la protagonista del romanzo.Tutti mi fissano compreso Alex senza aggiungere parola.
"Vedi allora che ho ragione io? È una stronza senza cuore ha solamente illuso quel povero ragazzo per tutto il racconto.Lei doveva tornare con Quentin "
Commenta la ragazza agguerrita."Chi ti ha detto che lei non lo amava?"
Vorrei che qualcuno fermasse questa discussione, tipo il professore che attualmente sembra divertito da questa cosa."Andiamo se era innamorata tornava con lui."
Accavalla le gambe, mettendosi a braccia conserte.Distinto il mio sguardo torna su Alex che mi fissa in modo costante.
"Tu prof cosa dici?"
"Che non vorrei mai litigare nè con te tanto meno con Carol"Dice facendo ridere tutta la classe.
"Sì ma lo so che tanto la pensi come me." dice Carol guardando Alex.
"Per me hai sempre ragione"È sarcastica la risposta di lui, ma nonostante ciò si vede che tra lei e lui c'è un rapporto molto più confidenziale che di un semplice dialogo fra professore e allieva.
Questo mi urta particolarmente.
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ANIMA COMPLICATA
Novela JuvenilAnima Complicata_ Perché le persone calpestano il tuo cuore, anche se tu avevi fatto la premessa che fosse già in frantumi.