"Ma ti pare normale quello che hai fatto? MAMMA!"
"JOEL! Ha la tua età come può essere un professore"
"Ha ventisei anni mamma, vuoi chiedere l'attestato?"
Faccio un sorriso isterico mentre mi siedo su uno scalino, mentre lei si ricompone."L'ho visto in mutande"
Dice quasi sofferente indicando la porta d'ingresso."Questa cosa non l'ho capita"
"Mentre ti cercavo credevo fosse il tuo appartamento, aspetta un minuto..."
Si calma per poco dopo urlare.
"Vive nel tuo palazzo!"
"Si"
"Ti sembra normale?"È davvero fuori di sé, quindi cerco di calmarla.
"Mamma ti prego basta è un professore giovane mettiamola così"
"Come faccio a lasciarti in queste condizioni"
"No mamma, io sto bene a breve ho un test vedrai che andrà bene tu torna a casa io starò benino"Non è il momento di piangere quindi Joel smettila.
Devo essere forte, altrimenti capirà che non sto affatto bene e poi sarà l'Apocalisse."Sei sicura?"
"Si"
Finalmente mi abbraccia,mi da un bacio e va via."Ci vediamo presto"
"Salutami papà!"
Le grido,mentre lei mettendosi gli occhiali copre i suoi occhi lucidi, e corre via verso un taxi.Rimango un po lì da sola fino a quando non sento la mano di Alex raccogliere la mia esile spalla.
Adoro il suo profumo,lui mi sorride e mi stringe a sé.È dalla prima volta che l'ho visto che vorrei abbracciarlo,infatti attorno le mie braccia al suo torace snello, mentre lui accoglie benissimo la mia stretta.
"Stai bene?"
"Insomma"
"Se ho fatto qualcosa perdonami"
"Non hai fatto niente"Sorrido, non ho il coraggio di alzare gli occhi a lui quindi rimango appoggiata alla su spalla.
L'altro braccio mi cince in vita,mentre le mie braccia non mollano la presa.
"Perché sorridi?"
"Beh in parte un po è anche colpa tua"
"Perché?"
"Potevi non metterti questa camicia"Lo dico ma subito dopo me ne pento perché sento lui sorride imbarazzato.
"Cos'ha che non va questa camicia?"
"È bianca,risalta il tuo corpo e seriamente sembra che tu abbia la mia età.""Risalta il mio corpo?"
Ride pare che abbia capito solo questo della frase.
"Alex non lo dirò di nuovo."
Metto in chiaro il mio imbarazzo.
"Non mi serve che tu lo ripeta, ho capito perfettamente e mi fa piacere"Alzo finalmente lo sguardo a lui e per un po ci guardiamo fino a che lui non scoppia a ridere, somiglia alla felicità quando ride.
Vorrei che lui non mollasse la stretta che mi tiene legata a lui .
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ANIMA COMPLICATA
Ficção AdolescenteAnima Complicata_ Perché le persone calpestano il tuo cuore, anche se tu avevi fatto la premessa che fosse già in frantumi.