capitolo 4

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Non faccio niente perché è ubriaco, potrebbe farmi del male se oppongo resistenza. Ma i suoi occhi appena siamo soli tornano quelli di stamattina mentre si presentava. 
《Okay adesso lasciami》faccio notare la sua mano che tiene fermo il mio braccio.  《Scusami》dice ma non credo sia per il braccio, ma per ciò che è successo dentro.
《Non fa niente...ora devo andare》dico, ma in realtà non vorrei lasciarlo lì così ubriaco quindi aggiungo 《e dovresti andartene anche tu.》

Lui fa un sorriso, ed io per l'ennesima volta mi pento delle mie parole. Perché è così difficile parlare con lui?
《sei preoccupata per me?》
《No. Ma cosa dici?》 Mi giro per salire le scale quando sento riaprire il portone, mi volto e lui sorride
《Abito qui, per cui non preoccuparti. Buonanotte》
COSA? Lui abita nel mio stesso palazzo? Non ci credo.
Vorrei rispondere "Buonanotte" ma non riesco a dire nulla, lui sorride appoggiato alla porta ed è così dannatamente bello.
《Dai non ti darò fastidio. Verrai lo stesso domani vero?》ironico il ragazzo. 
《Certo perché non dovrei?》perché non dovrei andare, voglio assolutamente finire i miei studi.
《Perché il tuo insegnante è un ubriacone forse...》dice morendosi il labbro inferiore.
《Se ti preoccupa tanto allora smettila di bere, prof》sorrido e lui  sembra davvero confuso, sarà l'alcol. 
《Domani mi dovrai dare del lei, signorina》
dice ridendo tenendosi alla porta, i suoi occhi sono così belli quando sorride.

《Ma se hai la mia età!》sbotto divertita.
《che sarebbe?》
《19 tu?》
Si stacca dalla porta e si avvicina puntando il dito contro di me
《Ah cara mia, io ne ho 25 e tu devi darmi del lei.》è abbastanza serio ed è molto vicino sento quasi il suo odore che sa di alcol. 
Alzo le mani, cazzo ne dimostra diciotto, mi allontano un po da lui.
《va bene, prof vada a dormire!》
Fa una grande risata ed io sentire quel suono all'infinito, ma sorrido e questa volta salgo definitivamente le scale.
Sono distrutta è stata una lunga giornata devo dormire. Quindi mi tolgo i vestiti, mi infilo un pigiama e vado in camera.
Mentre mi strucco davanti allo specchio, mi sento diversa. Credevo davvero di crollare una volta tornata qui, da sola per giunta. Ma non è così sono in piedi, qui, a combattere, per rimettere a posto la mia vita.

ANIMA COMPLICATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora