È a braccia conserte, con una faccia da schiaffi. Con le gambe accavallate, mi guarda con fare divertito.
《Allora visto che oggi hanno deciso di fare tutti sciopero, faremo una cosa a tre》dice indicando me e la ragazza al computer che non accenna a dare segni di vita.
Sorrido per l'espressione usata da lui, visto l'occhiolino credo l'abbia fatto di proposito.
Si china per attaccare la spina di qualcosa, ciò mette in risalto il suo magnifico corpo che traspare dalla camica così leggera.
Poi si accende un grande televisore con la grafica del computer, capisco che la lezione si svolgerà così; senza libri.Quindi nessun libro dovrò guardarlo per tutto il tempo, non che la cosa non mi vada a genio, è solo che sono troppo timida per sostenere il suo sguardo.
Fin da piccola, non riesco a guardare negli occhi le persone;specialmente a chi mi provoca così tante emozioni,tipo Alex.Era da un sacco di tempo che non sentivo questi sentimenti, forse perché sono stata distratta dal dolore invece che dall'amore.
Non so neanche di cosa sto parlando figuriamoci se succederà qualcosa tra di noi. Cerco di rimanere concentrata quando lui alza un braccio e la camicia si alza lasciando intravedere il basso ventre.
Dalla sua faccia capisco di non essere riuscita nel mio intento, perché sorride e si sistema la camicia.
Vorrei scappare via da qui.《Allora se vi facessi delle domande adesso?》
Dice tornando a sedere, sento il panico salire, non ho capito una parola di quello che ha spiegato.La ragazza con noi si alza in piedi, chiude il computer e saluta Alex con la mano.
Forse avrà qualche problema, forse è muta. Ma nel salutare quella ragazza i suoi modi sono così affettuosi che vorrei abbracciarlo.
No. Non posso, mi prenderebbe per matta davvero sta volta.
Restiamo soli io e lui non c'è nessuno, a quanto pare veramente hanno fatto tutti sciopero.
Il problema è che lui continua a fissarmi mentre spiega ed io mi sento sciogliere.《Alex... scusa come ti devo chiamare? 》
Dico cercando di non sembrare la ragazza più stupida di questo mondo.《Alex va bene... oppure come vuoi》
Abbassa lo sguardo nel finire la frase, adoro il suo nome lo ripeterei all'infinito.《Alex. Senza darti del lei?》
《No, Joy... a te Joy va bene?》dice quasi imbarazzato morendosi il labbro inferiore.Amo come pronuncia il mio nome, cioè quello di cui ha fatto del mio nome.
《Va bene, mi piace.》sorrido e guardo altrove sento le guance in fiamme.
《Tranquilla oggi è andata così, vedrai che lunedì quando tornerà quella banda di matti dei tuoi compagni ti troverai meglio.》
Mi fa l'occhiolino sorride, spegne il computer.Vorrei dirgli che sono stata bene anche solo con lui, ma sarebbe meglio non scendere nei dettagli.
Quindi lui prepara la sua roba ed io mi alzo subito raccogliendo la mia borsa.《Ci vediamo lunedì》dico mentre varco la soglia dell'aula.
《Oppure prima, abitiamo nello stesso palazzo ricordi?》sorride e prende il suo telefono e le chiavi della macchina.Perché continuo a parlare per poi fare figuracce? Dovrei stare zitta e basta.
《Sì.. ciao Alex》
《Ciao Joy》

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ANIMA COMPLICATA
Ficção AdolescenteAnima Complicata_ Perché le persone calpestano il tuo cuore, anche se tu avevi fatto la premessa che fosse già in frantumi.