Il suono del metallo che stridula mi sveglia da un sonno profondo. Mi alzo dal letto per capire cosa stia succedendo... dopo qualche minuto sono sveglia, con dei capelli orrendi.
Mi affaccio dalla finestra e vedo dei ragazzi che ancora ubriachi si lanciano pezzi di ferro. Mi ero dimenticata di vivere in una periferia newyorchese.Cos'è che ti serve per iniziare la giornata? Caffè.
Cerco nella cucina ma nessuna traccia, mi sarò dimenticata di comprarlo. Non posso iniziare la giornata senza caffè, ma è comunque troppo presto per andare in un bar e in queste condizioni disastrose.
Metto solo il viso fuori dal portone per vedere qualche anima viva.
All'epoca c'era solo la signora Grace che abitava di fronte al mio appartamento. Ma dalla polvere sul tappetino all'ingresso e dal silenzio capisco che non ci dev'essere più nessuno.
Poi ricordo che al piano di sotto c'è Nate ma anche Alex, a meno che non mi abbia detto una bugia. Ho comunque bisogno di caffè quindi scendo a chiederne un po. I miei calzettoni rosa fanno da contrasto alla mia grossa felpa nera. Ma dormire con lei è bellissimo.
Ho le gambe scoperte ma sinceramente non credo sia un problema dopo quello che ho visto ieri sera, nella loro casa.
Il pensiero è rivolto alla ragazza bionda che baciava Alex... per quale motivo non so.
Busso perché se suono il campanello darà disturbo.
Fondamentalmente bussare è la stessa cosa ma lo sapete, sono strana.
Dopo qualche minuto ci rinuncio e torno sulle scale quando una voce ancora impastata dal sonno mi rimprovera.
《ma che cazzo fai》
Dice Nate strofinandosi l'occhio, mezzo assonnato con i capelli che gli ricadono sulla faccia.
Sono eccessivamente ricci e lunghi, ora capisco perché li tiene legati.《Scusami, scusami oddio che vergogna!》sto morendo dalla vergogna e mi porto le mani difronte alla faccia per non vedere.
《Hahahah sembri l'emoji della scimmietta, entra Joel》dice tornando in casa... non mi ero accorta che praticamente sotto la maglietta dei nirvana avesse solo un paio di boxer.
Aiuto, lui è entrato ormai dovrei fare lo stesso.
Entro e la casa è disastrata, non si vede più il pavimento.
《Mamma mia che mal di testa... ieri sera qui dentro c'era tutto il quartiere》
Dice Nate prendendo un aspirina.
《Si lo so》
《Come?》dice incuriosito dimenticavo che ieri sera lui non mi ha vista.
《Ah niente sono venuta per darti l'asciugamano ma non ti ho trovato》
Non dico di Alex.
《Ah potevi tenerlo comunque》
Dice accennando un sorriso.
Rido anch'io e poi finalmente chiedo
《Emh scusami ero scesa per chiederti un po di caffè》
Lui si gira e accende la macchinetta del caffè, quindi capisco che dovrò prenderlo qui il caffè.
《Allora come funziona questa cosa... mh sai io non bevo caffè》 dice tenendosi a malapena in piedi col bicchiere della aspirina mettendo la cialda al contrario.
STAI LEGGENDO
ANIMA COMPLICATA
Novela JuvenilAnima Complicata_ Perché le persone calpestano il tuo cuore, anche se tu avevi fatto la premessa che fosse già in frantumi.