capitolo 17.

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Mi fa paura vederlo ridotto così.

"Nate credo abbia bisogno di te"
"No Joel"
"Che vuol dire?"
"Che lui ha bisogno di te fidati"

Nate va da lui e gli strappa dalle mani quella bottiglia, lui troppo ubriaco non ha le forze per opporsi.

"Ora va da lui" dice con tono duro rientrando.

Mi avvicino a lui piano, si accorge di me e fa un sorriso amaro.

"Se qualcuno da fuori ci vedesse giurerebbe che è lui il coglione,non io"
Con amarezza ammette quello che ha appena detto.

"Come darti torto?"
"Non darmelo"
"Perché sei sparito?"
"Perché sarei dovuto restare?"

Si volta verso di me con uno sguardo penetrante aspettando risposte.
Dalla sua fronte cadono goccioline di pioggia, è completamente bagnato.

Guardo la sua camica tutta stracciata e lui sembra accorgersi tanto da toglierla.
"No Alex fa freddo"
"Non fa differenza"

Si alza in piedi arrivando davanti a me,credo di non riuscire più a controllare le mie emozioni.

Sorride come un angelo vorrei tanto abbracciarlo.
Toccare le sue braccia,stringerlo.

"Rientriamo? Fa freddo"
"Si"

"Joy domani vieni?"
"Si"

Perché non riusciamo mai a fare una conversazione come si deve io e lui?
Non aspetto altro che parlare con lui e finisco per non dire nulla, sempre.
Credo sia lo stesso per lui,dai suoi occhi vedo che vorrebbe parlarmi ma finiamo o per litigare oppure per ignorarci.

È fermo davanti al suo portone,mi faccio forza e cerco di salutarlo.

"A domani allora"
"Ciao Joy"

Amo quando le sue labbra pronunciano il mio nome.
Salgo velocemente le scale,entro nel mio appartamento e trovo Nate dormire sul mio divano.

Appoggio una coperta sul suo corpo freddo e vado a dormire sperando che domani sia una buona giornata.


ANIMA COMPLICATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora