capitolo 6

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《Come fate voi che non bevete caffè?》dico spostando Nate mettendo la cialda nel modo corretto spingendo il tasto verde. Lui rimane fermo a guardarmi e poi dice
《non ci credo questa frase la ripete in continuazione il mio migliore amico》
Sorrido e prendo il caffè appena pronto.
《È la cosa più buona che c'è!》gli faccio notare bevendo finalmente il mio adorato caffè. 

Sorride e maliziosamente si lecca il labbro superiore, emh non va bene.
Gli alzo il dito medio per rispondere alla sua provocazione.
《Ah!! Pure!  Ti ho appena fatto un caffè》
《Veramente l'ho fatto da sola》 
Rido e finalmente distoglie lo sguardo dai miei calzini.

《Se vuoi resta io torno a dormire oggi pomeriggio ne riparliamo!》
Dice voltandosi andando verso le camere, perché mai dovrei restare qui? 
《Parlare di cosa?》grido mentre lui ormai è fuori dalla stanza.
Ne approfitto nel restare sola per farmi un altro caffè e portarlo via.

《Che poi  non ho capito perché ha una macchinetta per il caffè, se non beve caffè》avrei voluto pensarlo solo invece l'ho detto ad alta voce.

《Perché è mia》una voce fredda mi risponde ed io cerco di voltarmi con la massima calma anche se temo il peggio.

È a petto nudo con un pantaloncino rosso da tuta, la sua barba sembra ancora più folta. I suoi capelli non hanno forma ma gli stanno benissimo. I suoi occhi puntano i miei in cerca di risposte, cerco di non sembrare una pazza esaurita in pigiama a casa altrui.
《Alex! Emh scusa Nate prima stava.., ma quindi abiti seriamente qui?》
Lui sembra più confuso di me.
《Certo che abito qui! Nate è un coglione.》si siede sulla sedia al bancone come se stesse aspettando un caffè da me.
Prendo la tazza e cerco di allontanarmi dalla sua macchinetta.
《Scusami davvero me ne vado》
Dico con voce incerta, perché mai vorrei che tornasse Nate?

《No. Resta.》che sia un'affermazione questo è sicuro, ma non capisco perché vuole che resti quando dal suo viso traspare la voglia di buttarmi fuori.
《No seriamente devo tornare su》

《Perché quando c'è Nate è come se fosse casa tua e invece appena sei con me devi andare via?》
il suo tono è autoritario e nel frattempo mi squadra dalla testa ai piedi... calzini.

Perché mai non so rispondere, d'altronde ha ragione. Resto in silenzio a guardarlo.
《Buona giornata joy ci vediamo alle tre!》 Colpo al cuore appena sorride.

Cerco di continuare la conversazione senza svenire.
《Sì certo, mi servirà del materiale?》
《Niente che io non abbia. Tranquilla》nel dire quelle parole fa l'occhiolino ed io mi sento morire.

Okay Joel smettila sarà il tuo professore.
Ripensandoci sono a casa del mio professore, ho appena usufruito del suo caffè senza permesso in più lui è mezzo nudo davanti a me.

《Okay io vado》
《A dopo Joy》

Esco immediatamente, il suono della sua voce nel pronunciare completamente un altro nome da mio, è meraviglioso.

ANIMA COMPLICATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora