Due giorni dopo la luna piena, Andrea mi ha fatto un'altra sgradita sorpresa.
Una riunione urgente del Concilio. A cui normalmente non dovrei partecipare, ma in cui stavolta mi trovo invischiata in qualità di rappresentante della mia famiglia.
Il Concilio dell'Ordine può essere convocato in due composizioni: plenaria o ristretta. La prima si verifica molto raramente: comprende infatti non solo il Supremo Reggente e gli Alti Reggenti, ma anche i Presidenti dei vari Grandi Consigli continentali, i Direttori generali di tutte le sedi dell'Ordine sparse per il mondo, le maggiori famiglie al servizio dell'Ordine – e sono tante – e un nutrito numero di comandanti. Le riunioni del Concilio in forma plenaria sono lunghissime, caotiche e affollate: il numero dei partecipanti può arrivare a svariate centinaia, il che dovrebbe dare un'idea della confusione che regna in un simile consesso.
Il Concilio riunito in forma ristretta, invece, è molto più gestibile: la sua composizione varia a seconda degli interessi in gioco e dei soggetti coinvolti, quindi capita spesso che ci siano riunioni del Concilio ristretto a cui noi di stanza in Italia non partecipiamo: in effetti, le uniche presenze fisse ai Concili ristretti sono il Supremo Reggente, Alti Reggenti e i Presidenti dei Grandi Consigli continentali, e cioè una quindicina scarsa di persone.
Il Concilio di oggi è stato convocato in forma ristretta per favorire la rapidità: le notizie fondamentali saranno poi trasmesse ai distaccamenti per mezzo dei Direttori generali.
Chiusi in una sala nella sede dell'Ordine, Andrea osserva calmo i partecipanti che parlano tra di loro, concedendoci qualche minuto prima di richiamare tutti all'ordine. Oltre al mio padrino riconosco William Norman, che confabula con cinque uomini e una donna: probabilmente i Presidenti degli altri sei Grandi Consigli. Oltre a loro scorgo Gerald Adelbrecht e altri tre uomini che non ho mai visto prima: tutti esibiscono la collana a piastre d'oro che per un po' ho indossato anch'io e che li identifica come Alti Reggenti. In più sono presenti tutti i comandanti delle squadre dell'Ordine italiano di stanza a Roma, circa trenta persone compresi Daniel e Lorenzo, e i rappresentanti delle maggiori famiglie italiane affiliate alla Croce Armata.
Volto le spalle con decisione a Tommaso Salvemini e saluto la contessa Carnieri del Bosco; poco più in là, alla sua destra, ci sono Samuele Rinaldi, Carlo Violanti, Marcello Zucchi e Alfio Borromei. Il primo, sessantotto anni, è il patriarca della terza più importante casata italiana affiliata all'Ordine; la contessa, insieme agli tre, rappresenta invece le famiglie legate meno strettamente o da meno tempo alla Croce Armata, ma comunque con un certo peso all'interno della nostra organizzazione.
Andrea si alza dal proprio scranno. «Sedetevi, prego» ordina con garbo.
Raggiungiamo i nostri posti: Andrea, nel posto a capotavola abbastanza ampio da ospitare più persone, è affiancato a destra e a sinistra dagli Alti Reggenti; sui lati lunghi del tavolo si schierano, accanto agli Alti Reggenti, i Presidenti dei Grandi Consigli; seguono, sempre da entrambi i lati, i comandanti delle squadre, e all'altra estremità ci siamo noi rappresentanti delle grandi famiglie. Per fortuna i posti a sedere sono numerosi e non c'è stato bisogno di occupare i posti a capotavola: in quel caso, seguendo la gerarchia, io e Salvemini ci saremmo dovuti sedere uno accanto all'altra, e sarebbe finita in un bagno di sangue. Almeno metaforico.
Ora che siamo tutti ai nostri posti Andrea, che come noi è ancora in piedi, alza le braccia.
«Il contenuto della riunione di oggi è di natura alquanto delicata» annuncia. «Per questo, sarà necessario un patto di segretezza. Collŏquĭum occulto» mormora. «Ora ripetete la formula vincolante di riservatezza».
«Sulla croce e sulla spada, per San Francesco nostro glorioso fondatore, giuro di non rivelare i segreti del Sacro Ordine della Croce Armata e di proteggerli a costo della vita» vocio insieme agli altri presenti. Andrea, finalmente soddisfatto, siede e ci fa cenno di imitarlo.
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Il Sacro Ordine della Croce Armata (#Wattys2016)
ParanormalCaterina è una privilegiata: nata in una delle più ricche famiglie italiane, è cresciuta nel lusso e a venticinque anni vive senza preoccupazioni. O almeno, questo è quello che appare agli occhi dei più. Quello che quasi nessuno sa è che di...