Capitolo 59

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POV Cristian
Sono molto agitato.
Spero di poter rivedere Virgi, ma conoscendola non credo l'accomapagnerà lei la bambina ma manderà qualcuno a farlo al posto suo.
Noto che la bambina è già nel portone quindi scendo dalla macchina e la abbraccio forte, mi è mancata veramente tanto.
S«papaaà»
C«piccolinaa, come stai?»
S«bene e tu?»
C«ora che ti vedo, già molto meglio!»
S«ahahah»
Adoro la risata di Sofi, mi ricorda molto quella della mamma... Beh in realtà, un po' tutto quello che fa Sofia mi porta alla mente Virginia...
C«ora va in macchina scimmietta»
Mentre la bambina entra in macchina, vedo uscire dal portone la persona che è stata la protagonista dei miei pensieri per tutta questa settimana.
È bellissima, ancora più di prima, ma nel suo sguardo riesco a percepire la rabbia che si è trasformata in freddezza e delusione, il che non è per niente positivo dato che il prossimo step sarà l'indifferenza che la porterà a dimenticarsi di me e ad allontanarsi ancora di più.
Non voglio che questo accada quindi istintivamente, senza pensarci, la accarezzo piano per salutarla scostandole i capelli che le coprono il volto magnifico che ha, ma lei indietreggia ed io mi pento subito per aver accelerato le cose.
So quanto le costi stare qui davanti a me in questo momento ed io facendo così posso solo complicare le cose.
Cerco di scusarmi ma lei mi liquida acida, come non è mai stata.
Mi elenca tutte le cose che devo ricordare della bambina come se non ci vedessimo da anni ormai.
C«Virgi è da una settimana che non ci vediamo...non 5 anni...» le ricordo.
Lei è imbarazzata e non sa cosa rispondere e devia il discorso.
V«Sofia non sa nulla di ciò...che è successo...lo sai, vero?»
C«si... - la vedo triste, con gli occhi che prima sprizzavano gioia e amore, spenti e persi nel vuoto- come stai?» continuò imperterrito a rivolgerle quella stupida domanda.
V«come vuoi che stia?!»
Sospiro.
È dimagrita, immagino che come al solito avrà perso l'appetito e mangia poco e niente.
C«mi manchi...»
Lei rotea gli occhi per non piangere e con un dito si trattiene una lacrima che stava per rigarle la guancia.
Sospira.
S«ma voi due non vi salutate?! La mamma ieri a detto che le mancavi tanto ed ora che ti vede non ti bacia nemmeno...»
Sorridiamo all'ingenuità della piccola.
V«ma i fatti tuoi quali sono, eh?» si rivolge alla bambina scherzando.
S«e va bene, va bene...voi fate con calma, che io vi aspetto qui..» dice infine con un sorrisetto malizioso mentre alza il finestrino.
È proprio un personaggio.
Scuoto la testa e realizzo le parole di Sofia, anche io le sono mancato.
C«quindi ti sono mancato anche io...?»
V«era per non farle sospettare nulla....» sorride sotto i baffi
C«ed io me la dovrei bere?!» chiedo scherzando
V«Cristian...-si interrompe per guardarmi negli occhi che sono dinuovo sinceri e pieni di amore- è normale che mi sei mancato... Io ti amo, lo sai, -guarda nuovamente l'asfalto- ma sono profondamente delusa ed arrabbiata con te per ciò che hai fatto» torna ad alzare lo sguardo e noto che gli occhi sono nuovamente ghiacciati.
V«ora è meglio che tu vada..» fa un passo indietro.
Sofia apre ancora il finestrino
S«ma baciatevi, no?»
Noi la fulminiamo con lo sguardo e lei ritorna dentro.
Mi avvicino a Virgi e con mia sorpresa fa lo stesso anche lei, provo a baciarla sulle labbra ma si sposta e glielo do sulla guancia.
Mi soffermo più del dovuto perchè voglio godermi il sapore delle mie labbra sulla sua pelle candida e morbida, e lei dopo qualche secondo si stacca.
V«ciao Cri...»
C«ciao Vi...»

POV Virginia
Entro di corsa nel portone e salgo la prima rampa di scale in modo che lui non mi possa più vedere e scoppio ancora a piangere.
Non posso credere che mi abbia baciato, quanto mi sono mancate le sue labbra.
Avrei voluto abbracciarlo, stringerlo, ricambiare il bacio ma il mio corpo ha reagito da solo senza ascoltare ciò che il mio cuore sentiva di fare.
E forse è stato meglio così.
Non appena mi calmo raggiungo mia mamma e Francesca di sopra e continuiamo a mettere le cose dentro i pacchi da portare nella nuova casa.
A«ti senti bene amore?»
In realtà non lo so nemmeno io.
Mi sento vuota, priva di sentimenti che riaffiorano solo quando lui è con me.
Quanto voglio in questo momento stare tra le sue braccia, avvinghiata al suo corpo, con le mie labbra poggiate sulle sue.
Basta, Virginia.
Lui ha sbagliato e tu non puoi cadere ancora nella sua trappola, ormai sei una donna, non più la ragazzina indifesa che si lascia convincere dalle dolci parole e dalla mancanza asfissiante.
Devo essere più forte. Voglio che per una volta sia lui a sentire veramente la mia mancanza fino all'esasperazione.
V«...non lo so, mamma... Non so come mi sento...»
A«e la piccola?»
V«Sofia era felice di rivedere il padre, almeno lei...»
Mia madre sorride a questa mia affermazione, ingenua se vogliamo, dal momento in cui forse ero più felice della bambina al solo pensiero di rivederlo. Felicità, che è stata soffocata dall'immensa sofferenza.
Mi squilla ancora il telefono e vedo ancora quel nomignolo sullo schermo.
Penso davvero che dovrei cambiarlo.
*V«pronto?»
C«ti volevo avvisare che noi siamo a casa sani e salvi e che tra un po' usciamo...»
V«non era necessario che tu mi chiamassi... Comunque mi raccomando, le ho messo il vestitino da mettere nella borsa, è sopra sopra in modo tale che non si sgualcisca...anzi, tiralo fuori al più presto altrimenti si acciccia...»
C«non ricominciare con le raccomandazioni Vi...»
V«è normale che te le faccia dopo la tua ultima lite con la bambina, non la conosci perchè non ci stai abbastanza insieme....» -rispondo stizzita. Mi ha dato molto fastidio la sua frase, mi ha ferita. Anche se è una frase semplice l'ha detta come a sottolineare il fatto che io sia pesante e ci mancava pure che mi facesse la morale...-
C«magari questa sarà in occasione in più per passare un po' più di tempo con lei e conoscerla...come dici tu...» -mi da il contentino perchè ha paura che contraddicendomi darà inizio ad una guerra senza fine e non sarebbe proprio il caso-
V«ora devo andare...sono impegnata...»
C«ok, come vuoi... Ciao amo... Virgi»
V«ciao Cristian»*
Sento un fuoco avvampare sulle mie guance e qualche brivido percorreremi la schiena quando mi rendo conto che mi stava per chiamare amore.

POV Cristian
C«bina, ti sei già fatta la doccia, vero?»
S«si ci ha già pensato mamma» dice saltando sul letto
C«Sofia sta buona...qui non ci vivo solo io...»
S«e chi ci vive?»
C«un mio amico...»
S«che tipo è questo tuo amico?»domanda incuriosita
C«un tipo...»
S«ma perchè non vivi più con noi? Non ci vuoi più bene? È per quello che è successo con il gioco del dottore?»
C«no amore, no... Non vivo più lì perchè....» non so cosa risponderle e non voglio sembrare titubante perchè lei se ne accorgerebbe, è molto sveglia e attenta.
«ciao Cri»
C«ehi ciao!»
Fortunatamente il mio amico Giacomo mi salva da quella domanda alla quale non saprei dare una risposta...
G«chi è questa bella bimba?»
C«beh...lei è...»
S«io sono Sofia, la figlia di Cristian e Virginia, molto lieta di conoscerti...» mi interrompe prendendo la mano a Giacomo e stringendogliela fermamente.
Lui non avendola mai conosciuta rimane stupito e ci pensa un po' prima di risponderle
G«piacere io, sono Giacomo il coinquilino di tuo padre...» mi guarda sorridendo
C«lei è così...» mi giustifico io.
S«papà dove dobbiamo uscire stasera?»
C«in piazza Spagna con Veronika e gli altri...»
S«che bello!» mi fa un grande sorriso.
C«Sofi iniziati a mettere il vestitino»
S«sissignore!» ride ancora.
Non è possibile come un suo sorriso mi faccia dimenticare tutte le mie tristezze. È la mia gioia.

...

Siamo appena tornati a casa.  Sofia ancora non dorme però l'ho dovuta portare in braccio ed accompagnarla a lavarsi i denti e a mettersi il pigiama.
C«piccola, manda un messaggio a mamma dandole la buonanotte»
S«mmh...» si lamenta ma lo fa subito.
In realtà anche io le vorrei mandarle la buonanotte... Ovviamente non mi aspetto che risponda ma perlomeno ci provo.

Messaggio a Zizzi:
Ciao amore mio, oggi è stato bellissimo passare un po' di tempo con la piccola...è cresciuta molto ed ogni giorno che passa ti assomiglia sempre più, te l'ho sempre detto... Ho scoperto che anche i suoi occhi mi fregano, e temo che lei anche abbia fatto questa scoperta perchè ha iniziato ad usare questa cosa a suo vantaggio...
Buonanotte piccola mia, ti amo..

Non credo mi risponda quindi inizio a mettere a letto la piccola ed a raccontarle la sua amata favoletta per addormentarsi, dice che le favole servono per scacciare via i pensieri cattivi e a sognare solo cose belle e vorrei anche io che qualcuno mi raccontasse una favola....
Dopo qualche minuto crolla già e proprio quandi decido di coricarmi anche io ma mi squilla il telefono.

Messaggio da Zizzi:
Buonanotte Cristian

È già tanto che mi abbia risposto, quindi non ci rimango più di tanto male dalla sua freddezza più che giustificata.
In realtà vorrei che lei mi raccontasse una favola.
La favola della nostra storia che nonostante le tante difficoltà, ha un lieto fine.
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Ecco a voi un altro capitolo!! In questo periodo mi sto veramente superando, haha...
Preparatevi al prossimo...ce ne saranno delle belle!!
Spero che come al solito vi piaccia e fatemelo sapere nei commenti, che mi spingono ogni volta a pubblicarne uno il più presto possibile....
Un bacio😘
Juana💕

Cristian e Virginia❤️~ la storia ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora