POV Virginia
Oggi è stata una giornata abbastanza stressante.
Diciamo che l'impegno del trasloco mi ha aiutata un po' a non pensare a tutto il resto.
Ad aiutarci è venuta anche Shaila insieme ad Alessandro, era la prima volta che rivedeva mia mamma dopo la nostra litigata nel programma. Per un po' ha fatto finta di nulla ma poi ha ritenuto opportuno di parlare con lei e di scusarsi.
Ora abbiamo messo la maggior parte delle cose da parte per portarle finalmente nella casa nuova.
Non sono molto superstiziosa ma sono convinta del fatto che le cose succedono per un motivo... Il trasloco per me indica un nuovo inizio, insieme alle persone a me care che, lontane o vicine che siano, mi saranno sempre accanto.
Io speravo che nel mio nuovo inizio ci fosse anche lui, ma probabilmente se così fosse stato non ci sarebbe stato nessun nuovo inizio ma solo una stupenda vita insieme.
Mi rattristo di colpo e senza che me ne accorga mi ritrovo in bagno a vomitare e sento una mano dietro di me che mi circonda per reggermi la testa, e dal tocco capisco subito che si tratti di Francy.
F«non se lo merita Vi...»
V«io...» comincio a dire prima di sentire un altro conato spingere fino alla gola
F«shh...Dico solo che non se lo merita...»
Capisco bene a cosa si riferisce dato che ogni volta che io e Cri ci siamo presi un periodo di pausa è stata lei consolarmi, ad asciugarmi le lacrime, ad ascoltarmi, a reggermi la testa per evitare che finisse dentro il water data la violenza con la quale rimettevo. Forse, è più stanca di me nel vedermi soffrire sempre per lo stesso motivo.
O per la stessa persona.
Non appena termino, mi sciacquo la faccia e guardo la mia amica.
V«mia madre?»
F«non le ho detto nulla... È di là...»
Le sorrido leggermente e lei nel l'uscire mi lascia un bacio sulla fronte.
Mi calmo e la seguo trovando mia madre tutta indaffarata nel mettere in ordine e spolverare.
A«tesoro, senti..ho parlato con Shaila e si è scusata anche con me per...lo sai...»
V«si..l'avevo capito..»
A«ascolta, però se vuoi un consiglio non la trattare come prima...nel senso stacci insieme, ok, è tua amica...però non le dire più di tanto, perchè alla prima potrebbe utilizzarlo contro di te come ha già fatto...»
V«mamma, nella vita si sbaglia...»
A«è vero, ma la facilità con cui si è messa contro di te e ti ha detto quelle cose orribili sapendo quanto tu ci stessi male mi fa pensare che come l'ha fatto una volta potrebbe rifarlo.... E dovrebbe dartene conferma anche la tua situazione con Cristian...»
V«mamma!»
A«okok... Lo sai che io a quel ragazzo voglio bene, perchè è veramente bravo...ma non voglio che ti tratti così!»
Mi squilla il telefono.*V«pronto?»*
Rispondo senza guardare chi fosse.*C«sono giù»* è lui
*V«scendo...»* rispondo prima di attaccare.
Mi metto velocemente il cappotto e scendo in fretta.
Lui è ancora in macchina e quando mi vede abbassa il finestrino.
C«ciao Vi...»
V«ciao.» dico ancora troppo fredda
C«entra...»
Non rispondo.
C«Virginia, per favore, entra... La bambina dorme...»
Non voglio dargliela vinta ed entrare in quella macchina ma il mio corpo si muove prima che il cervello se ne accorga.
V«che c'è?» chiedo guardando camminare una donna che porta alcune buste della spesa, di fronte a me.
C«guardami...»
Io continuo a tenere il mio sguardo fisso a quella donna.
C«dobbiamo parlare...» aggiunge
V«tu ora vuoi parlare?!» mi giro incontrando i suoi occhi che anche al buio spiccano e risplendono in penombra.
C«Vi...è stato difficile oggi con la piccola...mi chiedeva continuamente il perchè non stessi più con voi...ed io non sapevo cosa risponderle...»
V«potevi dirle che sei uno stronzo» rispondo stizzita ed infastidita dalla piega che sta prendendo la discussione.
C«ero tentato dal farlo... Ma come si fa a guardarla in quegli occhi così pieni di speranze e sogni e sputarle tutta la verità in faccia?!» confessa lui.
V«immagino che sia stato difficile per te in un giorno... -annuisce- immagina quanto lo sia stato per me in una settimana» una smorfia triste scappa tra le mie labbra che subito mordo per trattenere le lacrime.
C«non farlo, cazzo, ti prego...» borbotta deglutendo nervosamente.
Io lo guardò con aria interrogativa.
C«il labbro...non te lo mordere...potrei non rispondere di me stesso quando fai così...» distoglie lo sguardo prima verso il basso e poi dal lato del suo finestrino, per poi ritornare sui miei occhi.
Non posso fare a meno di avvampare, e lui lo nota e sorride lievemente.
V«non pensare di averla vinta» metto il broncio
C«non lo penso affatto...»
C'è un momento di silenzio prima che io sbotti ancora.
V«perchè?»
C«cosa?»
V«perchè mi hai chiamata sapendo che Sofia ha un telefono e potevi benissimo contattarla così? Cosa volevi?»
Non mi risponde subito ma elabora prima la domanda.
C«non ci avevo pensato...» dice ritornando a guardare in basso.
Stupida io, che continuavo a sperare che magari con quella chiamata avesse potuto provare a chiedermi scusa solo che poi non so per quale motivo non l'abbia più fatto...
È un bambino, Virginia, fattene una ragione.
Faccio per uscire dalla macchina ma mi sento bloccare per braccio, e tirarmi giù per farmi sedere ancora.
C«no Vi, aspetta! Non te ne andare via da me!»
Richiudo lo sportello e con le lacrime che mi rigano il volto incomincio a parlare.
V«perchè? Perchè non dovrei? Cosa hai fatto tu per trattenermi? Per non lasciarmi andare? Per non farti allontanare da me? Eh? Cosa? Io che ogni volta spero che tu possa rispondere almeno ad una delle mie domande in maniera decente... Mi faccio schifo da sola per crearmi delle aspettative che mi fanno stare male quando vengono deluse!!»
Mi rendo conto di stare alzando un po' troppo la voce, rischiando di far svegliare la bambina.
Lui in tutta risposta abbassa il capo mentre io mi guardo il petto che va su e giù velocemente per riacquistare fiato.
C«ok... Ti ho chiamata perchè mi mancavi, mi mancava la tua voce, il tuo sorriso, le tue labbra, i tuoi occhi, ma sono uno stupido... Volevo dirti quanto mi dispiaceva la tua distanza e la tua freddezza nella voce, e quanto mi uccidesse l'idea di non poterti più avere, di lasciarti andare, di non stringerti più, di non chiamarti più mia.
Volevo dirti che io ti amo come non ho mai amato nella vita e che ogni volta che ti vedo o che sento la tua voce il cuore mi esplode nel petto dalla gioia.
Volevo dirti che ho sbagliato, sono stato un coglione e ti chiedo scusa per essermi comportato così. Ti assicuro che anche una settimana fa non volevo risponderti così ma non ho potuto fare nulla per evitarlo. Le parole mi morivano in gola anche se cercavo e combattevo contro me stesso per dirti quello che realmente pensavo.
Volevo dirti che quelle cose le ho fatte solo e soltanto per lavoro... Ok, è vero, magari possono essere ragazze belle ed io ho provato un minimo di attrazione fisica per loro ma non è paragonabile all'attrazione e all'amore che io provo per te! Ce ne possono essere cento così ma tu resterai sempre l'unica per me! Sei l'unica persona che occupa il mio cuore, che mi ha strappato l'anima per farla sua, che mi ha tolto la vita quando hai provato ad allontanarti da me. Ora non credermi, dimmi che io sono uno stronzo, un coglione, che ti faccio schifo, ma perfavore, non dirmi di allontanarmi da te perchè non lo sopporterei....»
Rimango sbigottita.
Non so che dire.
Il petto mi fa male e brucia per tristezza ma anche per gioia allo stesso tempo.
Sono sollevata dal fatto che sia riuscito a prendere la situazione in mano e parlarmi, ma sono anche triste perchè sento che lo sto per perdonare e non è quello che voglio. Non è quello che la mia testa vuole.
C«vieni da me...»
V«no... - le lacrime sono secche sulla mia pelle e la voce, roca. Mi guarda deluso ma io continuo - non ho nulla...»
C«rimani con questi vestiti, non importa...»
V«la bambina...»
C«le spiegheremo tutto al suo risveglio»
Sta trovando una pezza ad ogni scusa che trovo per non andarci.
V«va bene...»
Mi allaccio la cintura e la macchina parte.*V«pronto, mamma? Sto andando da Cri...»*
Lo guardo e mi sorride.*************************
Ciao ragazze il prossimo capitolo cercheró di farvelo arrivare al più presto possibile perchè anche io non vedo l'ora di scriverlo... Non so se rispecchierà le vostre aspettative ma spero vi piaccia ugualmente!!
Commentate e fatemi sapere come sta andando!!
Un bacio😘
Juana🌸
STAI LEGGENDO
Cristian e Virginia❤️~ la storia ~
FanficQuesta storia parla di Virgi e Cri e del percorso che hanno fatto insieme ad amici questa storia è per metà inventata e per metà ho preso spunto dalle puntate del programma Amici. Ci sono nuovi personaggi e diciamo che la scuola di Amici è leggermen...