Cristian e Virginia❤️~ la storia ~

Capitolo 28

POV VIRGINIA

Siamo appena arrivati  in orfanotrofio ed al momento io e Cristian stiamo con delle persone che sarebbero gli assistenti sociali, che ci stanno facendo alcune domande sulla nostra tipologia di vita.
X-"siete sposati?" io e Cri ci guardiamo
V-"al momento no"
X-"ma avete in mente più o meno quando farlo?"
C-"no..."
X-"ok...avete una relazione stabile?"
V-"certo, noi due ci amiamo e amiamo Sofia più della nostra stessa vita" a questa affermazione la signora sorride, spero sia un buon segno...
D-"mi sembra di aver capito che durante la trasmissione abbiate avuto alcuni problemi..o sbaglio?" chiede la Damascelli mettendo il dito nella piaga 
C-"in effetti alcuni problemi ci sono stati ma l'importante è chiarirsi, infondo come si dice...? L'amore non è bello se non è litigarello"
X-" eh certo..d'altronde anche a me capita di litigare con mio marito sicchè.." la direttrice fa una faccia disgustata come se non volesse che noi facessimo una buona impressione ai loro occhi 
V-"ecco allora ci può capire..."
X-"certo..non si preoccupi. Allora io direi che possiamo fare alcune domande a Sofia giusto per conoscerla un po' e poi vi incontreremo tutti e tre insieme, ok?"
C-"certo"

POV SOFIA
Mi spaventa un po' l'idea 'dell'interrogatorio' che mi faranno, più che altro perchè ho paura di dire qualcosa di sbagliato e che poi mi porteranno via dai miei genitori ed io dovrò continuare a stare qui con quella strega della direttrice, è la prima volta che la chiamo così e devo dire che questo nomignolo le sta proprio bene addosso...si intona col carattere va...
X-"allora piccolina, sei contenta di stare con Cristian e Virginia?"
S-"certo, secondo me sono i genitori migliori che si possano desiderare sulla faccia della terra"
X-"che bello!! Quindi vuoi molto bene a loro..?
S-"si, tantissimo"
X-"senti Sofi, i tuoi genitori hanno mai litigato in tua presenza?" io a questa domanda non saprei cosa rispondere perché se dico di si loro non mi faranno più andare da loro ma se dico di no è una bugia e le bugie non si dicono...
X-"allora?"
S-"nono" vado per la seconda
X-"tu pensi si amino?" 
S-"moltissimo"
X-"e loro ti dimostrano il bene che provano per te?"
S-"beh certamente"
X-"ti danno abbastanza attenzioni?"
S-"si"
X-"ok un'ultima domanda: come definiresti i tuoi genitori con un'unica parola?"
S-"per ciascuno di loro?"
X-"si"
S-"mamma e papà"
X-"ok grazie mille" ho notato che mentre io parlavo si annotavano delle cose, spero sia andata bene...
Quando vedo i miei genitori entrare da quella porta gli vado subito incontro e papà mi prende in braccio, ci intrattengono ancora per farci alcune domande e poi ci lasciano andare, prima però di uscire chiedo di poter salutare le mie compagne ma quando vado sopra per cercarle mi dicono che sia Agnese che Anita che AnnaGioia erano state adottate, in parte ero felice per loro ma dall'altra era triste perchè non le potevo vedere più...ho salutato altre bambine che conoscevo e poi sono scesa giù abbastanza triste.
La direttrice non mi aveva nemmeno avvisata e quando ho visto che mentre mi vedeva scendere era quasi contenta della mia tristezza volevo saltarle addosso e strapparle tutti i capelli dalla testa ma non l'ho fatto, sono semplicemente andata in braccio a mamma ho salutato educatamente e ce ne siamo andati.

C-"come mai quel faccino triste?"
S-"nulla papà, nulla.."

POV VIRGINIA

Sofia non ha parlato per tutto il viaggio in macchina e quando siamo tornati a casa si è chiusa nella sua stanza e non vuole uscire nemmeno per mangiare, mi dispiace vederla così non so cosa fare per farla stare meglio. Stiamo io, Francy e Cri dietro la sua porta a pregarla di uscire
C-"Sofi possiamo entrare?"
S-"no!"
F-"dicci almeno che ti succede"
S-"no!"

V-"Sofi apri!"
S-"no!"
Decidiamo di lasciarla in pace e dopo un po' sentiamo la sua porta aprirsi quindi decido di andarci a parlare io. 
Mi presento in camera sua con un vassoio pieno di cose da mangiare busso e lei non risponde ma io entro ugualmente e socchiudo la porta alle mie spalle, mi siedo sul suo letto e poggio il cibo sul comodino per poi accarezzarle la testa