POV Cristian
Sono appena rientrato a casa dopo una lunga giornata di prove e l'unica cosa che desidero fare è una lunga doccia che faccia scivolare via le mie preoccupazioni, che mi tormentano in questo ultimo periodo.
Mi infilo nella doccia senza neppure regolare l'acqua che, come mi aspettavo, è fredda ma spero che possa servire a schiarirmi le idee e capire cosa voglio.
Mentre le gocce scorrono veloci sulla mia pelle mi ritrovo a pensare a quel giorno, a quel maledetto attimo che ha fatto cambiare tutto in così poco.
V«io mi sono affidata a te in tutto e per tutto...t-tu mi avevi promesso che di te mi potevo fidare e c-che... ci saresti stato per me...sempre...» disse tra un singhiozzo e l'altro urlando istericamente
C«Vi, ti devi fidare... Io non ho realmente fatto quelle cose... Ceh le ho fatte ma non è così brutto come sembra... Il mio cuore appartiene a te, solo a te» dissi sapendo di averla ferita profondamente.
Vederla così mi spezzava il cuore, volevo dimostrarle quanto ci tenessi a lei, come veramente erano andati i fatti ma le parole mi morivano in gola esattamente come i miei tentativi di abbracciarla.
Il mio corpo era immobile, impotente.
C«ti prego Vi...» le sfiorai la guancia tremante ormai avvolta di lacrime
V«Cristian...-sussurrò scostandosi dal mio tocco- basta... Mi arrendo.. Ti giuro non ce la faccio più a sopportare tutto questo...» ero arrabbiato, arrabbiatissimo con me stesso e con il mio solito atteggiamento da ragazzino. Ero ricaduto nella trappola di quando avevo 17 anni e la stavo facendo soffrire.
Lei non mi merita.
Ma non accetto che stia senza di me, non sopporto l'idea di averla persa per sempre.
Avrei voluto dirle tutto ciò che mi logorava il cuore in quel momento e senza che me ne accorgessi le lacrime si erano già fatte spazio sul mio volto incupito ed amareggiato.
C«tu non ce la fai più?!? Ed io? Io secondo te ce la faccio a sopportare i tuoi continui sbalzi d'umore, eh? Questo è il mio lavoro non ci posso fare nulla!»
V«Cristian quelle ragazze mi insultavano sui social, e tu non hai battuto ciglio, ad ogni incontro che facciamo insieme anche se tu non te ne rendi conto, o non vuoi, su 3000 persone tre sono lì per me, mentre il resto sono tutte per te. Ti si avvinghiano, ti saltano al collo, ti baciano... È capitato che mi hanno letteralmente scavalcata per raggiungerti, mi hanno spinta ed è capitato anche che mi tirassero i capelli per arrivare a te...»
Stavo morendo dentro alle sue parole ma non so perchè le parole che uscivano dalla mia bocca erano totalmente incompatibili con quello che realmente pensavo.
C«sei un'egoista!»
Non è vero.
V«io? Io sono l'egoista, Cristan?-disse con la pazzia e la rabbia inniettate negli occhi che tanto amo e che mi hanno stregato sin dal primo momento- Noi non postiamo le foto insime di comune accordo per mantenere privata la nostra relazione come è sempre stato anche prima che fosse resa pubblica, e io passo per la stronza perchè dicono che ti ho lasciato e che ti ho fatto soffrire, e tu? Cosa fai? Nulla. Dicono che ti ho usato per il successo ed una volta ottenuto me ne sono fregata di te, e tu? Niente. Sono addirittura arrivati a minacciare la mia famiglia, ma a te non interessa... Ed io sarei l'egoista?! Tu devi sempre passare per il santo della situazione, per quello che non sbaglia mai, il ragazzo perfetto mentre a me possono permettersi di dire di tutto. Sono arrivati anche a toccare quello che di più prezioso ho nella vita dicendole che non doveva essere come sua madre perchè si sarebbe trovata male... Le hanno detto di tutto e di più sul mio conto, cose che una bambina non dovrebbe sapere... Ed io te ne ho parlato, Cristian, te ne ho parlato. E tu ancora una volta non hai mosso un dito.»
C«cosa pretendevi che facessi?! Rispondendo avrei creato ancora più scandalo ed avrei alimentato le critiche...»
V«Cri, porca puttana, ogni volta che ti facevano un'intervista te ne uscivi con frasi del tipo "anche se è stata resa pubblica, ci tengo a mantenere la mia privacy" è come se fossero frecciatine riferite a me, come se non bastasse...»
C«tu non capisci!»
No, ero io quello che non capivo il casino che avessi in testa.
V«sei tu che non capisci me!»
C«ok! Hai ragione! Non ti capisco e neppure ti voglio capire! Mi hai stancato!»
Non potrei mai e poi mai stancarmi di te. Sei il fulcro attorno al quale gira la mia vita.
V«Cristian basta! Basta! Sono satura!»
Amore ti capisco e mi dispiace, ti giuro. Ti amo, non piangere... Non merito le tue lacrime.
C«sei solo un'egoista!» la mia bocca continuava a parlare senza avere nessuna connessione con il cervello ed il cuore. Era come se il filo che collegava queste tre parti si fosse spezzato.
V«sai che c'è?! Mi hai rotto! Prendi le tue cazzo di cose e vattene a fanculo!!!» disse infine tra le lacrime, prendendo alcune mie robe e spintonandomi fuori dalla porta.
I miei occhi, sono una cascata di lacrime in questo momento.
Mi manca. Troppo.
Sono stato un coglione. Come sempre devo rovinare tutto, avrei dovuto difenderla. Non dovevo permettere che arrivassero ad offenderla davanti a Sofia.
Sono stato una merda sia come padre che come fidanzato.
La mia Virgi non si merita tutto questo...POV Virginia
Sono in bagno a sciacquarmi la faccia cercando di mascherare i miei occhi gonfi e rossi, e le mie occhiaie per lo meno con la bambina. Non merita di soffrire ulteriormente per i continui sbagli che facciamo io ed il padre.
Sento il campanello suonare e corro ad aprire.
V«mamma!»
A«amore mio...»
Era l'unica persona che volevo vedere in questo momento.
Mi è mancata, tantissimo.
La stringo come non mai.
V«che ci fai qui?»
A«beh...quando ci siamo sentite per telefono e tu mi hai detto che dovessi traslocare non mi convincevi per niente...quindi ho pensato che ti servisse una mano.»
V«grazie mamma» sorrido
A«non mi fai entrare?»
V«scusa..che stupida!»
A«non ti preoccupare tesoro. Allora...da dove si incomincia?»
V«magari con la cameretta di Sofia ha un sacco di cose da portare...» mi avvio verso la sua stanza aprendo la porta che la separa dal corridoio.
A«come te del resto...» mi sorride dolcemente.
Iniziamo a sistemare le sue cose in degli scatoloni facendo attenzione a ricoprire le cose più fragili con alcuni fogli di giornale, silenziosamente.
A«come va?» sbotta mia madre
Non so bene come rispondere alla domanda, non voglio farla preoccupare ulteriormente con quello che sta già sopportando per colpa mia, quindi indugio un po' prima di risponderle
V«beh... il lavoro va avanti e sono molto contenta dei risultati, anche se vorrei fare di più...»
A«mh mh... E poi?» dice continuando a sistemare le bambole nel cartone
V«S-Sofia è...fantastica...sai l'altro giorno ha preso un 10 in italiano...è la mia piccola genietta» sorrido ricordando il suo sorriso smagliante quando mi ha dato quella notizia.
A«e poi?» chiede con un tono che utilizzava solo quando sapeva che avessi combinato qualcosa di sbagliato ma non le stavo raccontando tutta la verità.
Sospiro.
V«mamma dove vuoi arrivare?» rispondo con un'altra domanda sedendomi sul letto.
A«Vi, ti conosco. Sai benissimo che non mi puoi nascondere le cose. Mi dici che hai?» si avvicina posizionandosi sul letto insieme a me e accarezzandomi i capelli.
V«mamma...»
A«Vi...hai gli occhi gonfi e le occhiaie, si vede che hai pianto e che evidentemente non dormi da giorni...»
Sospiro ancora, più profondamente questa volta.
V«ok...con Cristian ultimamente non va molto bene...» cerco di non piangere mordendomi più volte il labbro.
A«cosa ha fatto sta volta?»
V«si comporta come sempre... Sembra che il tempo non sia mai passato...»
A«ma se non siete felici e litigate sempre...perchè vi ostinate a stare insieme... Non è vero che lui è perfetto...tu puoi trovare di meglio, lo sai anche tu...»
V«mamma io lo amo...abbiamo una figlia insieme...»
A«ora spero tu possa capire le motivazioni mie e di tuo padre quando abbiamo opposto così tanta resistenza all'adozione della piccola...»
Non rispondo.
So che ha ragione e questo mi fa male.
Mi brucia il cuore sapere che in questo momento la mia bambina è quella che sta soffrendo di più e che io potevo evitarle questo dolore, ma da perfetta egoista, non l'ho fatto. Dovevo ascoltare le parole sagge dei miei genitori.
Non mi pento di nulla, vorrei solo trovare il modo di non farle pesare niente.
F«siamo a casa!» la voce di Francy rimbomba fino ad arrivare in stanza.
S«mamma, dove sei?» mi chiama la piccola
V«eccomi amore-sbuco nel corridoio prendendola in braccio e schioccandole un bacio-c'è una sorpresa per te»
S«quale?»
V«va un po' nella tua cameretta» la poso sul pavimento e lei spedita va nella sua camera mentre io vado in cucina a salutare Francy.
Si possono sentire le sue risate felici alla vista di mia madre, da qui.
F«Ehi patata...non pensavo venisse tua madre..»
V«già, nemmeno io» la abbraccio forte
F«come va?» mi strofina una mano sulla mia spalla.
Io mi scosto da lei e faccio spallucce.
Poi mi squilla il telefono.
Lo prendo, leggo il nome della persona che mi sta chiamando e raggelo.
Non lo sento da quel giorno.
Ho ancora il suo contatto salvato con nomignolo "zizzi".
I miei sentimenti contrastanti mi fanno entrare in una specie di stato di shock in cui non riesco a reagire.
Non so se rispondere o mettere giù.
Non capisco perchè mi stia chiamando.
F«Virgi?»
La sua voce mi riporta alla realtà.
V«si?» dico scuotendo il capo
F«hai intenzione di rispondere o di far squillare il cellulare all'infinito... È già la terza volta che squilla»
Non mi sono neppure resa conto che questa è la terza volta che mi chiama.
V«s-si...-dico titubante- è Cristian» affermo fredda.
F«ah...»
Rispondo o no?
Magari se rispondo rischiamo di litigare ancora, e non mi sembra il caso dato che ci sono Francy, mia madre e sopratutto Sofia, con me.
Magari vuole avere notizie della bambina che non vede da più di una settimana...
Non lo so...
So solo che il mio cellulare continua a squillare tra le mie mani ed io rimango immobile, a fissare quella scritta che tanto amo ed odio allo stesso tempo.
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Ciao ragazze, ho provato a potare ieri sera ma non ci sono riuscita... Spero che il capitolo vi piaccia, cosa farà Virgi? Risponderà o meno? E cosa le vorrà dire Cri di tanto importante? Mi raccomando, commentate e fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo!!
Un bacio😘
Juana🌸
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Cristian e Virginia❤️~ la storia ~
FanficQuesta storia parla di Virgi e Cri e del percorso che hanno fatto insieme ad amici questa storia è per metà inventata e per metà ho preso spunto dalle puntate del programma Amici. Ci sono nuovi personaggi e diciamo che la scuola di Amici è leggermen...