Capitolo 68

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POV Virginia
Stiamo ritornando a casa dopo una lunga e stressante giornata.
Sono abbastanza preoccupata perchè Sofia, a quanto ha detto la pediatra, è sotto peso sia per via del fatto che è sempre in movimento, sia perchè ha un metabolismo molto veloce e questo è un bene ma è anche un male.
Va tenuta sotto controllo,insomma.
Per quanto riguarda me invece, oggi a teatro è andata piuttosto bene. Ho tenuto la panciera per tutto il tempo ma la nausea ancora mi deve passare. Ad aiutarmi quando mi sono sentita male c'era Giuliano ed anche un'altra mia amica della compagnia, ma non penso abbiano sospettato nulla.
S«mamma quando ritorna papà?»
V«credo che domani mattina sarà possibile incontrarlo»
S«non vedo l'ora... Comunque, scusa se te lo dico, ma mi sei sembrata un po' gonfia ieri quando ero sdraiata sulla tua pancia... Non starai mica ingrassando?!»
V«anche se fosse?!» le chiedo scherzando
S«non lo so... Ti preferisco così come sei... Non cambierei nulla di te»
V«grazie raggio di sole»
S«prego mammina»
V«questa sera, se ti va, usciamo con Asia e Gessica»
S«yeeeeee... Che bello!! Non vedo l'ora»
V«già... È da tanto che non vedi Asia!»
S«si... La devo assolutamente chiamare perchè dobbiamo vestirci uguali»
V«ahahah...ok!»
Spero di svagare un po' questa sera e di non pensare a i problemi che mi gironzolano per la testa.
Un ora dopo...
Ci sta passando a prendere Gessica con la sua macchina e Sofia è veramente felicissima di rivedere la sua amichetta.
Eccola che arriva.
G«ciao belle! Siete pronte per una serata di sole donne?!»
Le bambine urlano da dietro mentre noi scoppiamo a ridere.
Si sono messe tutte e due un completino di Zara con i jeans, le All star ed una felpa nera, sembrano due sorelle.
G«beh? Come stai?»
V«abbastanza bene...tu?»
G«bene dai, come va il lavoro?»
V«bene... Sono uccisa perchè sono gli ultimi giorni di prove prima dello spettacolo, in più sto preparando anche una cosa con la red bull... A te come va il ginocchio?»
G«mi hanno detto che mi devo operare di qui a poco e sono devastata perchè il mio percorso ad amici stava andando alla grande ed io me la sentivo di potercela fare....»
V«si ti posso capire... Non ci sono passata direttamente ma ricordo bene ciò che successe con Cristian...»
Menomale che mi ero ripromessa di non pensarlo stasera, almeno stasera.
G«come va con lui?» abbassa la voce
V«mh...normale...abbiamo un rapporto civile per la bambina...»
G«ma si vede che vi amate ancora e che è solo un'altra delle vostre cazzate questa...»
V«si, lo so. Io lo amo e lui mi ama, me lo ripete in continuazione, ma io prima di rimettermi con lui voglio essere sicura di ciò che faccio perchè non voglio che la bambina assista ai nostri tira e molla, non le farebbe bene, loro hanno bisogno di una situazione stabile.»
G«loro?!»
V«loro?!»
G«hai detto "loro hanno"»
V«mi sarò confusa...» dico cercando di non far trasparire il mio nervosismo
G«....comunque non puoi pretendere una situazione stabile da un ragazzo di 21 anni come lui non può pretenderla da te, ma non per altro, semplicemente per il fatto che siete troppo giovani.
Io ti posso capire perchè ho una figlia anch'io e non è facile, ma bisogna andare avanti.»
V«mh mh... Comunque domani ritorna da uno stage, sicuramente avremmo modo di parlare...»
G«certo...sopratutto di alcuni fatti, no?!»
V«non capisco, a cosa ti riferisci?»
G«mi capisci eccome invece..»
Non so a che cosa voglia alludere fatto sta che siamo arrivati dal giapponese quindi scendiamo dalla macchina e con le bambine ci dirigiamo verso l'entrata.
Come al solito, non appena ci sediamo al tavolo iniziano a venire alcune fan che vogliono farsi una foto, che non neghiamo assolutamente.
Poi però quando arriva il sushi ci lasciano mangiare.
Non appena prendo un pezzo del mio sushi preferito, un senso di nausea mi blocca.
Corro subito in bagno a vomitare e dopo aver finito ed essermi pulita ritorno al tavolo.
Riprovo a mangiare il sushi e per fortuna questa volta va molto meglio, è stato giusto il forte odore del pesce che mi ha fatta nauseare.
G«tutto apposto?» mi chiede Gessica
V«Sisi, tutto per il meglio» mimo un sorriso
G«ma insomma, quando avevi intenzione di dirmi che sei incinta?!»
V«innanzitutto abbassa la voce....-ci guardiamo attorno per vedere se qualcuno ha sentito- e poi non sono incinta»
G«ma la smetti di dire bugie?!»
Sospiro abbassando la testa.
V«quando te ne sei accorta?»
G«sinceramente dal primo sintomo che hai avuto, ovvero quello per il quale ti abbiamo portata in ospedale... Poi ci sono state le continue nausee, osservo la faccia che fai quando andiamo in un posto dove c'è un odore abbastanza forte ed infine la panciera....»
V«come cavolo hai fatto a vederla?! Cos'hai i raggi x?!»
G«quando ti sei tolta il giubbotto un po' si è vista, ma non ti preoccupare...è una cosa che potevo vedere solo io»
V«tu hai sbagliato mestiere! Avresti dovuto fare l'investigatrice!»
Scoppiamo a ridere entrambe e poi io mi raccomando con lei.
V«che questo rimanga tra noi...»
G«non l'hai detto a Cri?!»
V«assolutamente no! Se ne deve accorgere da solo, questa è la prova del nove»
G«sei strana amica! Come pensi se ne possa accorgere se continui così?»
V«esattamente come te ne sei accorta tu!»
G«ma io sono tua amica e sono femmina, in più ci sono passata e so riconoscere tutti i sintomi»
V«non mi interessa, lui se ne renderà conto da solo!»
G«come vuoi...»
Passiamo una bella serata in loro compagnia tra risate e chiacchiere, è praticamente volata. Le bambine sono state molto felici ed io e Gessica abbiamo avuto il tempo per discutere di varie cose.
Lei è come una sorella per me e mi confido con lei perchè so che di lei mi posso fidare.
Ritorniamo a casa che siamo stremate entrambe, quindi appena ci posiamo sul letto, crolliamo.
POV Cristian
Finalmente è arrivato il tanto atteso giorno!
Sto tornando in questo momento a casa e non vedo l'ora di rivedere i motivi del mio respiro.
Mi faccio una doccia veloce e poi chiamo Virginia.
*V«pronto Cri»
C«Ehi, io sono appena tornato a casa...»
V«ah...ok»
C«mi siete mancate tanto...»
V«si...comunque se vuoi puoi passare tra una mezz'oretta da casa, io non ci sarò perchè devo andare in teatro, ma Sofi la potrai vedere...»
Sono rimasto un po' deluso dal fatto che lei non ci sia, ma sono comunque molto felice di passare un po' di tempo con mia figlia.
C«ah... Vabbene passo tra mezz'ora da casa tua! Ma posso portarmela?»
V«si, tieni conto che nel pomeriggio deve andare a teatro per fare le prove e per la lezione, tutto questo dalle 15:30 fino alle 17:00 poi la devi andare a prendere e la devi portare in studio di registrazione perchè li ha lezione di canto e deve incidere una canzone, puoi rimanere con lei mentre fa le lezioni varie...»
C«sissignora!»
V«scemo..»
C«sono scemo perchè ho perso completamente la testa per te..mentre tu mi ignori...come ai vecchi tempi...»
V«ora vado, Cri... Ciao»
C«ciao»*
Prendo velocemente le chiavi di casa e della macchina e corro a casa di Virgi.
Una volta arrivato sotto casa suono il citofono ed a rispondermi è Sofia.
*S«chi è?»
C«sono papà»
S«papaaaaaaà»* mi apre subito il portone e mentre sto salendo le scale lei mi raggiunge e mi dà uno di quei suoi abbraccioni che amo tanto.
C«mi sei mancata piccina»
S«anche tu! Tantissimo»
Con lei in braccio continuo a salire le scale e sulla soglia della porta trovo Vittoria, la babysitter, quindi la saluto e vado in camera insime a Sofi per aiutarla a preparare le varie cose da mettere in borsa.
Una volta sistemata la borsa usciamo in giro per Roma.
Ci divertiamo tantissimo raccontandoci quello che abbiamo fatto durante questi giorni e, dopo aver pranzato, l'accompagno in teatro.
S«papi mi accompagni nello spogliatoio?»
C«ma io non posso sono un uomo»
S«si, ma nello spogliatoio dei bambini puoi entrare!»
C«ok...»
Andiamo nello spogliatoio e mentre l'aiuto a cambiarsi lei mi fa conoscere alcune delle sue amichette.
S«papà oggi resti a vedermi alle prove?»
C«certo bina!»
Mi porta in una stanza adibita per i genitori che vogliono guardare le prove e, dopo avermi lasciato un bacino, scappa in sala.
Io rimango affascinato da come lei esegue gli esercizi e balla durante la lezione di classico. È una bambina prodigiosa e non sapete quanto io mi senta fortunato ad essere suo padre.
In alcuni gesti e movimenti posso riconoscere Virginia, mentre altre espressioni ed atteggiamenti li ha presi da me.
Ad un certo punto però decido di interrompere i miei pensieri per andare in bagno.
Quando esco, non ricordo più la strada che ho fatto per ritornare nella stanza dov'ero prima e cerco di trovare qualcuno che mi dia delle informazioni.
Credo di essermi perso, perchè qui le vie sono tutte uguali e non riesco a trovare nemmeno una persona che possa darmi retta.
Fino a quando, non mi ritrovo davanti ad una vetrata enorme che permette di guardare all'interno di una sala, mi affaccio e vedo una dea che balla da una parte all'altra della sala per riscaldarsi evidentemente. Ho una voglia matta di entrare, correre lì da lei e baciarla per farle sentire quanto mi sia mancata in questi giorni.
Mentre contemplo Virginia a richiamare la mia attenzione è Giuliano.
Mi saluta con un cenno di mano mi invita ad entrare in sala, però io mimo che non voglio essere visto da Virgi, non abbastanza bene da farmi capire perchè lui continua imperterrito fino a quando lei non si gira e mi vede.
Sembra molto imbarazzata nel vedermi lì e diventa di colpo rossa.
G«Cristian, come stai?»
C«bene bene, tu?»
G«bene grazie. Cosa ci fai qui?»
C«beh...ho portato mia figlia a lezione ed io fino a poco fa ero nella stanza a vederla solo che poi sono andato in bagno e mi sono perso.»
G«capita spesso di perdersi qui dentro in effetti.. Comunque non c'è problema perchè tra cinque minuti dobbiamo provare tutti insieme sul palco del teatro quindi puoi rimanere con noi»
Guardo Virginia e lei ricambia il mio sguardo più che altro perchè è interessata a ciò che ci stiamo dicendo io e Giuliano.
C«ehm...io...non vorrei disturbare...»
G«ma che disturbo... Tu stai con me!»
Mi presenta ai ballerini, alcuni li conoscevo già, dopodiché andiamo in teatro.
Io mi siedo su una poltrona insieme a Giuliano, vediamo i più grandi sistemarsi ed i più piccoli dopo un po' li raggiungono.
Sofia mi cerca con lo sguardo e quando mi vede sorride e mi saluta.
Virgi invece cerca di concentrarsi il più possibile evitando di guardarmi.
Devo ammettere che le scenografie sono favolose ma non sono d'accordo sull'assegnazione delle parti... Virgi è bravissima e fa sì e no due o tre cose, mentre ci sono persone più scarse che hanno ruoli più centrati.
Una volta finite le prove, raggiungo Sofia nello spogliatoio e l'aiuto a cambiarsi poi mentre lei saluta le sue amichette io comincio ad uscire.
Appena dopo l'uscita dei ballerini vedo Virgi bellissima come sempre e le vado incontro.
C«Vi»
V«Cri che ci fai tu qui?»
C«ehm...accompagno la bambina come mi hai detto tu?!»
V«ah...sì giusto... In ogni caso potevi avvisare che saresti venuto a sbirciare le prove»
C«inizialmente volevo vedere le prove di Sofia e poi non sapevo nemmeno che tu fossi ancora qui... Poi mi sono perso e sono finito davanti alla vostra sala»
V«mh...»
Noto che si guarda intorno poi io la prendo e la porto dietro ad un muretto in maniera tale che nessuno ci veda e l'abbraccio.
La stringo forte per farle capire quanto mi è mancata e quanto male sono stato io senza lei.
POV Virginia
Mi è mancato.
Eccome se mi è mancato.
Lui mi porta dietro un muretto e mi stringe forte a se, e da quel gesto capisco quanto io le sia mancata.
All'inizio rimango immobile, poi però mi sciolgo e lo stringo anche io.
Stiamo per qualche minuto così, fino a quando non sentiamo che i bambini stanno uscendo.
Ci stacchiamo ed in silenzio torniamo dove eravamo prima.
Sofia ci corre incontro e ci saluta entrambi, come se non ci vedesse da tanto, poi insieme ci dirigiamo verso la macchina.
S«mamma, vieni anche tu con noi in studio!»
C«vieni..»
V«va bene..»
Andiamo tutti e tre in studio e mentre Sofi fa lezione noi andiamo in una saletta al piano superiore.
Siamo soli e non parliamo.
Ci stringiamo la mano e ci scambiamo sguardi timidi.
C«ti amo...tanto...» mi dice lui sfiorandomi il mento ed accarezzandomi una guancia affinché lo guardassi negli occhi.
Quegli occhi, che cosa sono?!
Una cosa illegale.
Deglutisco piano mentre lui sorride continuando a sfiorarmi.
Mi avvicino piano, guardandolo prima negli occhi e solo per un attimo sulla bocca, e nascondo la mia testa nel suo collo lasciandogli un piccolo bacio per fargli capire che io lo amo con tutta me stessa ma per ora non posso concedermi a lui.
Così mi prende un'altra volta il viso per costringermi a guardarlo e mi sussurra
C«perchè..?»
In questo momento vorrei baciarlo fino allo sfinimento e devo fare appello a tutte le forze del mondo per non lasciarmi attirare da quelle sue labbra così perfette.
V«Sofia... Ha bisogno di una base stabile e tutti questi tira e molla so che non le fanno bene... Se io mi rimetto con te, devo avere la certezza che questa volta sia per sempre e non per qualche giorno o qualche mese... Lo so, capita di litigare, ma noi due dovremmo imparare a comunicare di più... In modo tale che non dobbiamo arrivare a prenderci una pausa per le minime cazzate... Capisci?!» spiego piano.
Lui appoggia la sua fronte alla mia ed annuisce piano chiudendo gli occhi e sospirando.
Poi mi lascia un bacio sulla guancia e mi attira a sè prendendomi in braccio.
Mi lascia tanti baci sul collo e intorno alla scollatura della maglietta.
Io mi lascio coccolare, perdendomi in ogni sua carezza ed in ogni suo bacio.
Ci guardiamo ancora ed io gli lascio un bacio sulla guancia, lui si avvicina, mi sfiora la bocca con le labbra per poi allontanarsi e lasciarmene uno proprio vicino ad essa.
In questo momento mi sento in paradiso e lui è il mio angelo custode, che custodisce la chiave per l'accesso al mio cuore.
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A belliii!! Spero di avervi trasmesso qualcosa in questo capitolo perchè l'ho fatto veramente col cuore❤️ Fatemi sapere se vi è piaciuto o meno!!
Un bacio😚
Juana💘

Cristian e Virginia❤️~ la storia ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora