Capitolo 56

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POV VIRGINIA
Sofia è a giocare con Emma, la sorellina di Francesca mentre io mi preparo per andare alle prove per lo schiaccianoci.
Sono molto in ansia perchè queste sono le mie prime prove e so che sarà difficile riuscire a spiccare davanti a tante ballerine di una bravura immensa.
Sono ovviamente anche un po' triste di lasciare Cristian dato che lui domani ha un evento che è seguito da una serie di stage ed altri eventi, non abbiamo mai l'occasione di starcene insieme ed ovviamente con la distanza aumentano anche i litigi causati dalla gelosia e dalla paura di perdere l'altro in qualche modo.
Senza rendermene conto, sono davanti al teatro quindi cerco di scacciare via questi pensieri ed entro.
Non so dove muovermi nè dove andare. Mi guardo intorno cercando di capire quale sia la direzione giusta, fino a quando non mi scontro con una persona.
V«Oddio, scusa!!»
R«....non ti preoccupare...»
V«no davvero scusami...comunque piacere io sono Virginia»
R«piacere, Rebecca!»
V«tu sei Rebecca Bianchi giusto??»
R«si! E tu sei Virginia Tomarchio, no?»
V«si...» abbasso la testa
R«comunque dato che ti vedo un po' sperduta gli spogliatoi sono di là e la sala la troverai in fondo a destra»
V«grazie mille...»
Solo io potevo andare a sbattere contro la prima ballerina della compagnia...
Per fortuna è stata molto gentile con me...
Raggiungo gli spogliatoi in pochi secondi e mi cambio velocemente.   Esito un po' prima di entrare in sala. Sono agitata ed ho paura di non trovarmi bene con i ragazzi.
R«guarda che è quella la sala! Non ti sei sbagliata! Ahah» dice Rebecca accompagnandomi dentro.
G«ecco anche Virginia!» dice Giuliano
V«ciao!» dico io un po' imbarazzata.
Ho appena il tempo di presentarmi agli altri e subito iniziamo la lezione.

POV CRISTIAN
Dopo aver salutato Virgi, che è andata alle prove dello schiaccianoci, rimango qui con Sofia ed Emma.
S«papà! Giochi con noi?» mi chiede la piccola
C«a cosa stavate giocando?»
S«stavamo giocando al dottore...»
Quando Sofia ti chiede di giocare a qualcosa è come una specie di trappola dalla quale poi non esci più, e se le cose non vanno come dice lei o quando una determinata parte del gioco le piace particolarmente ci costringe a ripetere quella scena all'infinito....
Io guardo la povera Emma che è stremata già dopo mezz'ora e le faccio l'occhiolino.
C«allora...che cosa dovrei fare io??»
S«prima la faccio io la dottoressa e tu fai finta di essere il padre di Emma e la porti da me perchè non si sente bene e poi tu fai il dottore ed io sono la mamma di Emma che non si sente bene e poi Emma fa la dottoressa ed io faccio finta di essere tua madre....»
C«tu dovresti essere mia madre?!» dico ridendo all'idea
S«eh beh?! qual'è il problema?! Altrimenti tu fai finta di essere mio padre ed io faccio la paziente...»dice alzando gli occhi al cielo
C«si Sofi anche se mi costerà molto FARE FINTA di essere tuo padre.... Non sono un bravo attore..»
E&S«ahahahahahahaha»
C«ma se per esempio Emma volesse essere tua madre invece che tua figlia?!»
S« uffaaaaa.... Che pizza che sei!!Va bene, poi si vede...- mi dice guardando Emma e facendo delle facce come per dire che io sono pesante e sbuffando-Dai papà iniziamo!»

Sono passate tre ore e mezza, tra un po' Virgi dovrebbe essere di ritorno ed io sono morto. Io non so come faccia quella bambina ad avere così tante energie e sopratutto come faccia Emma ad avere così tanta pazienza.
In questo momento si sono chiuse in stanza ed io sono qui fuori a cercare di entrare per parlare con Sofia.
C«Sofi! Apri perfavoree... Cosa ti ho fatto adesso?!»
Non ricevo nessuna risposta, ma dopo poco esce Emma che con un sorriso arreso al carattere di Sofia mi dice
E«Sofia è arrabbiata con te perchè tu non hai più voluto giocare al dottore insieme a lei...»
C«che pazienza.... Dille che mi dispiace molto e non era mia intenzione offenderla ma sono davvero molto stanco...»
E«ok»
Lei entra e dopo qualche minuto esce nuovamente.
S«mi dispiace ma Sofia è profondamente sconvolta dall'accaduto e non si sente ancora pronta a perdonarti...» sentenzia Emma cercando in tutti i modi di non ridere ed imitanti indubbiamente le parole che le ha detto Sofia.
Io rassegnato mi metto sul divano fino a quando non sento delle risate forti provenire dalla stanza della bambina, come se si stessero divertendo un botto ma non ci faccio molto caso; dopo le risate le sento bisbigliare e quando escono Sofia si è messa uno di quei suoi abiti da principessa e si è truccata tutta.
Qui mi infastidisco realmente e loro lo percepiscono, quindi corrono in cameretta ridendo mentre io cerco di raggiungerle e quando sono ad un passo dalla porta Sofia me la sbatte in faccia.
Io inizio a bussare forte ma pare che questo la diverta.
C«Sofia! Sofia apri immendiatamente la porta! SOFIAAA!!!!»

Cristian e Virginia❤️~ la storia ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora