Capitolo 66

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POV Virginia
È da meno di 24h che sono in questa camera d'ospedale e già non ce la faccio più e mi sembra di dover avere una crisi isterica da un momento ad un altro.
Cristian mi è venuto a trovare ieri e non me lo aspettavo. Mi ha detto che mi ama, ma io non gli credo, non più ormai.
Oddio, di sapere che mi ama lo so, ma è il rispetto ciò che conta e non mi sono sentita ripettata come donna da lui.
Dott.«Virginia»
V«dottoressa»
Dott.«abbiamo scoperto dalle analisi che sei incinta»
V«ma è impossibile...»
Dott.«a quanto pare no... Da un mese!»
V«ma come?»
Oddio quel giorno a casa sua... Non abbiamo utilizzato le precauzioni...
Dott.«in ogni caso puoi uscire tra un'oretta, giusto il tempo di firmare le dimissioni»
V«o-ok grazie»
Dott.«mi raccomando Virginia, non fare sforzi e stai tranquilla perchè potrsbbe essere pericoloso sia per il bambino che per te!»
V«certo»
Dott.«hai appuntamento dalla ginecologa tra due settimane per vedere come va, e per qualsiasi cosa non esitare a contattarla!»
V«grazie, è stata molto gentile»
Ma perchè mi do la zappa sui piedi da sola?
Non imparerò mai, eppure non è la prima volta che succede.
So che non abortirò, non ne ho la forza... Ma di questo bambino nessuno dovrà scoprirne l'esistenza, specialmente Cristian.

POV Cristian
Sono da quasi un'ora qui, fuori dall'ospedale, per aspettarla. Lei mi ha detto di allontanarmi ma sono troppo testardo per darle retta e poi la amo troppo e mi sono preoccupato tanto per lei.
Sono appoggiato su un muretto di fronte all'uscita e sto fissando la porta in attesa di vederla uscire.
Ad un certo punto vedo dei capelli biondo-cenere che riconoscerei tra mille e mi ci avvicino
C«Ehi»
Si volta di scatto ma che un po' spaventata e gelida come un ghiacciolo mi chiede
V«che ci fai tu qui?»
C«sono venuto a prenderti, non crederai mica di andartene da sola a casa»
V«cosa credo o non credo di fare sono fatti miei Cristian»
C«Vi...»
V«cosa?!»
C«vieni con me, voglio semplicemente assicurarmi di persona che tu arrivi a casa tranquilla e serena»
V«beh per arrivare a casa "tranquilla e serena" di certo non dovrei starmene con te»
C«sai bene cosa intendo... E poi la piccola era molto in pensiero per te quindi penso che sarà una bella sorpresa per lei se la andiamo a prendere insieme»
V«separatamente»
C«Virgi, sto cercando di avere un rapporto civile con te... Ok, non stiamo più insieme - dirlo mi provoca un forte dolore al petto- ma questo non vuol dire che non possiamo andare d'accordo per il bene di Sofia!»
V«ok, ci sto!»
C«bene»
Andiamo silenziosamente verso la macchina e sempre silenziosamente ci dirigiamo verso gli studi di cinecittà, dove Sofia in questo momento sta girando la serie TV "i Cesaroni".
C«cosa ti hanno detto i dottori?»
La vedo sussultare leggermente alla mia domanda.
V«ehm....nulla.....è stato un semplice calo di pressione dovuto allo stress»
C«ok...»
Ha esitato un po' n prima di rispondere ma penso sia per la tensione che si è venuta a creare tra noi.
A pensare che un mesetto fa lei era tra le mie braccia ed ora non ci riusciamo nemmeno a guardarci negli occhi.
Una volta arrivati mentre camminiamo per arrivare sul set istintivamente come segno di protezione e per farle vedere che io c'ero per lei, le ho preso la mano e l'ho intrecciata con la mia e lei sorprendentemente mi ha lasciato fare.
C«Vi»
V«mh?»
C«tu lo sai che ti amo, vero?»
V«dimostramelo»
C«te l'ho dimostrato, e te lo dimostro ogni giorno. Nonostante la tua freddezza, le tue critiche, io ci sono, sempre. E poi te l'ho dimostrato quel giorno, ricordi? Quando ci siamo fatti prendere dalla passione che provavamo in quel momento l'uno per l'altra. Quando ci siamo uniti e siamo diventati una cosa sola, te lo ricordi? Eh amore?»
V«si amore, mi ricordo. Ma per me è ancora presto per riuscirti a perdonare... Devo essere sicura che veramente tu non ti comporti più da bambino... Specialmente ora..»
C«perchè?»
V«cosa?»
C«hai detto specialmente ora»
V«io? No... Ceh si...intendevo per Sofia... Ora che sappiamo che è molto vulnerabile dobbiamo cercare di far funzionare le cose... Ricordi? Come la canzone di Elisa, "metteró via i giochi, proverò a crescere".»
C«si»
Finalmente riusciamo ad avere dopo tanto una conversazione normale, e forse per la prima volta da adulti.
Una volta arrivati aspettiamo che Sofia esca dal camerino per poi portarla a casa.
S«mammaaa» Sofia salta in braccio a Virgi
V«amore mio»
S«stai bene?»
V«ora che ti ho vista sto ancora meglio»
Si abbracciano ancora.
C«grazie della considerazione»
S«sempre il solito gelosonee»
C«a chi hai detto gelosone tu?» inizio a farle il solletico e lei incomincia a ridere come una pazza, adoro la sua risata.
V«dai andiamo, scimmietta»
S«possiamo accompagnare anche Federico e Angelica?»
C«certo, per me va bene... Per te invece? Vuoi riposarti?»
V«per me va bene, tanto comunque dobbiamo stare in macchina...»
S«ok allora andiamo tutti verso la macchina!»
POV Virginia
Finalmente vedo un Cristian più maturo, che si prende le sue responsabilità e ne sono molto contenta perchè vuol dire che ha capito dove sbaglia e sta cercando di migliorarsi.
Mentre accompagnamo i compagni di Sofia a casa loro, ci divertiamo in macchina a cantare le canzoni che passano in radio a squarciagola,era da tanto che non ci divertivamo così tanto insieme.
Semplicemente io, lui e Sofia....e il fratellino o la sorellina che nascerà.
Quando scendiamo dalla macchina perchè siamo arrivati a casa mia, una ragazza si avvicina a Cristian ignorando me e Sofia e chiede una foto con lui.
Lui accetta e questa cosa mi fa profondamente male, è come se facessi un tuffo nel passato.
Mi sento ferita nell'orgoglio così inizio a salire senza degnarlo di uno sguardo portandomi la bambina con me.
C«Virgi aspetta...» lo sentì urlare, ma continuai per la mia strada.
Mi sento afferrare dal gomito e di colpo il suo respiro è sul mio.
V«che c'è?»
C«come che c'è?? Cosa ti è preso?»
V«magari ne parliamo in un altro momento.»
C«no!»
Faccio segno con la testa per fargli notare che c'è la bambina.
C«Sofi, saresti così gentile da andare già in casa?»
S«ok...» la piccola entra e la sento allontanarsi
C«spiegami perchè hai reagito così» dice mantanendo il suo tono calmo
V«ma non l'hai vista? Ci ha ignorate ed è corsa da te!»
C«ma...»
V«Cri io pensavo realmente che fossi maturato ma invece...»
Non riesco a finire la frase che sento le sue labbra sulle mie. È un bacio molto piccolo.
C«scusa, ho dovuto farlo»
V«vuoi dire che mi hai baciata per zittirmi?»
C«beh non mi hai lasciato altra scelta..»
V«....»
C«io lo so come vi ha trattate, infatti dopo essermi fatto una foto con lei, le ho fatto presente che non era giusto comportarsi così con gli altri...»
V«bene...» dico diventando inevitabilmente rossa
C«secondo me sei gelosa»
V«gelosa io? Ma ti senti?!»
C«eh sì...secondo me sei gelosa!»
V«ma cosa dici?!» so che in realtà lui ha ragione
C«quindi se sei gelosa, vuol dire che mi ami?»
V«che stupido che sei...» dico sorridendo e spingendolo leggermente
C«rispondi»
V«Cristian, lo sai che ti amo...»
C«e tu lo sai che ti amo anch'io»
V«forse...» rido
C«come forse?!» mi fa il solletico ed io inizio a ridere come una pazza.
V«Okok hai ragione!» dico ancora ridendo.
Però per quanto possiamo amarci lui deve dimostrarmi di essere maturo, perchè ancora non mi fido.
C«io ho sempre ragione»
V«se se...convinto lui....»
C«convintissimo»
V«ora devo andare...grazie per tutto»
Dopo il bacio rubato ho capito che mi manca davvero tanto, però non posso perfonarlo come se niente fosse...
Lui mi conosce e prima o poi credo che se ne renderà conto del fatto che sono incinta e quando lo farà senza pensarci ci rimetteremo insieme e stavolta per sempre.
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Ciao belli!! Eccomi con un nuovo capitolo spero vi piaccia... Cosa succederà nel prossimo??
Vorrei dedicare questo capitolo a due mie amiche che mi sostengono sempre, grazie a Lisa e Chiara💘
Un bacio😘
Juana🎀

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