Capitolo 71

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POV Cristian
Siamo appena arrivati dalla psicologa e stiamo aspettando il nostro turno.
Sofia è seduta in braccio a me mentre io tengo la mano di Virgi che sta al mio fianco.
Ci guardiamo e non diciamo nulla.
Dott.«Sofia Lo Presti?»
C&V«eccoci qua» rispondiamo alzandoci.
Entriamo nella solita stanza dove facciamo le sedute e ci accomodiamo.
Dott.«ciao Sofia, come stai?»
S«bene..»
Dott.«cosa hai fatto in questo periodo?»
S«sono appena tornata da Catania, era il compleanno di mio nonno»
Dott.«che bello!»
Dopo quei cinque minuti che le servivano per rompere il ghiaccio, ci invitano, a me e a Virgi, ad accomodarci in un'altra saletta.
Ci sistemiamo sulle sedie e continuiamo a guardarci tenendoci la mano per un bel po' di tempo.
Lei mi sembra pensierosa, come se stesse decidendo se dirmi una cosa o tenersela per sè.
C«tutto bene Vi?»
V«mmh mmh» annuisce
C«sicura? C'è qualcosa che mi devi dire?»
V«beh...» non fa in tempo a dire nulla che Stefania, la psicologa, ci interrompe.
Ste«ho parlato un po' con Sofi...» dice sedendosi sulla sua poltrona
V«come l'ha trovata?»
Ste«diciamo bene, è molto contenta del viaggio che ha fatto recentemente in America e anche di aver passato un po' di tempo con i suoi nonni»
C«bene..»
Ste«però Sofia è anche triste e a disagio per la vostra situazione..»
V«in che senso?»
Ste«beh, lei dice che voi vi amate ma non volete stare insieme e litigate senza motivo e a lei di conseguenza si spezza il cuore...»
Io e Virgi ci guardiamo sorridendo.
V«piccina mia...»
Sta«ora le ho chiesto di fare un disegno in cui deve rappresentare dove vorrebbe stare in questo momento...»
Sentiamo bussare alla porta e dopo poco la sentiamo aprirsi e sbuca Sofi con un disegno in mano.
Lo porta direttamente a Stefania dicendole che lo ha terminato.
Ste«ma che brava!! Ora va di là a giocare un po' che io parlo con la tua mamma ed il tuo papà»
S«ok»
Non appena la bambina esce ci mostra il disegno che ha fatto.
Io mi commuovo e Virgi anche.
Raffigura tutta la famiglia anche i nonni e le zie mentre facciamo una festa insieme, ma il particolare che richiama la mia attenzione siamo io e Virgi che ci coccoliamo.
Ste«ora la mia domanda è: sono risolvibili i problemi tra voi due?»
V«diciamo di sì...»
Ste«se voi vi foste separati perchè il sentimento non c'era più io non avrei insistito così tanto, ma dato che vi amate e questo lo si vede da come vi guardate e da come vi tenete per mano, dico che magari potreste farlo un piccolo sforzo per il bene di vostra figlia nel mettere da parte i vostri problemi ed amarvi semplicemente»

Raggiungiamo Sofia nell'altra stanza e salutiamo Stefania che è stata davvero gentile.
Usciamo dallo studio e andiamo di nuovo verso casa.
Mentre siamo in macchina, prima di scendere, ci fermiamo un po' a parlare con la piccola.
V«Sofi, noi volevamo dirti che lo sai che noi ci siamo sempre per te e che puoi sempre fare affidamento su di noi.»
C«in più volevamo che sapessi che io e tua madre ci amiamo tantissimo ed amiamo tantissimo anche te perchè tu sei parte di noi»
S«lo so che vi amate, solo siete stupidini a non stare insieme..»
C«il fatto è che alle volte noi adulti sbagliamo, e non siamo capaci di ammettere i nostri errori e di chiedere scusa...»
V«e molte volte, noi amiamo così tanto una persona che poi quando questa ci delude ci rimaniamo talmente male che non siamo in grado di riuscire a perdonarla»
C«noi abbiamo sbagliato...»
V«però ci amiamo tanto»
Accarezzo con una mano la guancia di Virgi e lei sposta lo sguardo verso di me, ci avviciniamo piano e ci baciamo.
S«finalmente!!»
Noi non possiamo fare a meno di sorridere nel bacio e, dopo essere scesi dalla macchina, di strapazzarla di baci.
Andiamo felici verso casa ed io mi sento realmente soddisfatto, non potevo desiderare di meglio.
POV Virgi
È tornato tutto come prima.
In realtà non ci sarebbe voluta la psicologa per farmi capire che la bambina viene al primo posto e poi i nostri problemi, ma l'importante è che tutto si sia risolto.
Io amo Cristian più che mai e mi sento finalmente pronta a dirgli del bambino così non dovrò più indossare questa fastidiosa panciera che, tra l'altro, mi fa anche parecchio male.
V«Cri ti posso parlare un attimo?»
C«certo!»
V«tesoro ti dispiacerebbe...»
S«ok, ok, ho capito!» sorrido e la guardo allontanarsi.
Poi prendo Cristian per mano e faccio in modo che mi possa seguire nel salotto.
V«Cri siediti, c'è una cosa che devo dirti...»
C«amore mi spaventi...è qualcosa di grave?»
V«beh...dipende dal punto di vista..»
C«Virginia che hai combinato?»
V«Cri, io....ecco...vedi...io...»
C«tu?»
V«io...sono incinta...»
C«....»
V«Cri ti prego dimmi qualcosa»
C«è mio?»
V«COSA?! Cri ma stai scherzando?! Me lo chiedi anche?! È ovvio che è tuo!»
C«da quanto tempo sei...?»
V«da cinque mesi...»
C«e da quanto tempo lo sai?»
V«...da subito...» dico a bassa voce, abbassando la testa
C«.....da subito......» ripete a sè stesso
V«Cri perfavore...» mi inchino e gli sfioro una guancia ma lui si tira indietro
C«no mi toccare Virginia, non potrei rispondere di me stesso in questo momento...»
V«non mi...non ci faresti mai del male...»
Non risponde ma si aggira nel salone camminando avanti e in dietro nervosamente mentre io mi siedo sul divano, al suo posto.
V«Cristian»
C«Virginia quando pensavi di dirmelo, eh? Perchè me lo hai tenuto nascosto? Perchè?» alza la voce
V«Cri non ricominciamo ti prego...»
C«Ti rendi conto della gravità della cosa??»
V«ma perchè ti agiti tanto? Io non te l'ho detto, è vero, ma è perchè non c'è mai stata l'occasione... Stavo aspettando il momento giusto per dirtelo, non sono cose che si dicono così, proprio perchè sono importanti...»
S«quindi sei incinta?!» Sofia è sulla soglia tra il corridoio ed il salone, con alcune lacrime che le scendono dal viso.
V«piccola...» le vado incontro e le accarezzo i capelli asciugandole le lacrime
S«rispondimi!» mi toglie le mani con un gesto brusco
V«si» dico sentendo gli occhi riempirsi di lacrime
È una scena che mi distrugge dentro il guardare i suoi occhi verdi diventare rossi e ricolmi di lacrime che traboccano una ad una su quel viso dolce, e il guardarla andare via da me e rinchiudersi nella sua stanza.
Non doveva essere così.
Questo doveva essere un momento felice da trascorrere in famiglia e l'arrivo di questo bambino dovrebbe creare solo gioie non dispiaceri.
Io rimango seduta sul pavimento a piangere ininterrottamente.
C«spero tu sia contenta ora...»
V«non ti sembra che io stia già soffrendo abbastanza?! A te non importa, vero? E poi io ti dovrei credere quando mi dici che mi ami...» dico piangendo istericamente
C«ti amo e tu mi ami, ma questo non è il modo giusto di amarci.»
Si avvicina piano e mi abbraccia lasciandomi un bacio sui capelli, poi in braccio mi porta in camera e mi posa delicatamente sul letto sdraiandosi vicino a me.
Dopo esserci abbracciati e calmati per un po' gli dico
V«la vuoi vedere?»
C«cosa?»
V«l'ecografia»
C«si...»
Io mi giro a prenderla dal comodino e gliela porgo.
C«è nostro figlio?» annuisco
V«o figlia» aggiungo poi
C«non si vede nulla ma so già che è bellissimo...o bellissima»
Dopo aver parlato a lungo ed esserci scambiato qualche coccola lui mi dice che se ne deve andare.
V«rimani a dormire con me stasera? Ho paura di stare da sola»
C«....ok»
Si sdraia nuovamente accanto a me e rimaniamo abbracciati per tanto tempo, fino a quando gli occhi non diventano pesanti....

Mi sveglio nella stessa posizione in cui mi sono addormentata ieri e sono felice di aver finalmente detto a Cristian della gravidanza.
C«amore....»
V«buongiorno amore...»
C«buongiorno» mi lascia un bacio sulla guancia e poi sulla pancia
C«buongiorno anche a te»
Io sorrido e gli accarezzo piano i capelli accompagnando i suoi muovimenti della testa vicino alla mia pancia mentre lascia alcuni baci.
V«ti amo»
C«anche io, amore»
V«vado a cercare di chiarire con Sofi...»
C«ok»
Mi alzo dal letto e mi dirigo nella sua camera.
La porta è socchiusa, busso ed apetto una sua risposta.
V«Sofi, lo so che sei arrabbiata ma perfavore lasciami entrare...»
Dopo vari tentativi, non ricevo alcuna risposta così decido di entrare comunque.
Non appena entro mi rendo subito conto che il letto è impeccabile e che Sofia non è sotto le coperte come pensavo.
Controllo sotto il letto, ma non c'è ed inizio a preoccuparmi.
V«CRISTIAN!» urlo
Lui, spaventato, viene di corsa.
C«che succede?»
V«Sofia...non c'è!»
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Ciao a tutti!! Scusate come al solito per la mia assenza ma ci sono stati un po' di problemini... Come ho già detto ad alcuni di voi, ho avuto e ho ancora la febbre ma ho comunque cercato di accontentarvi postando un nuovo capitolo.
Spero vi piaccia e grazie a tutte le persone che hanno continuato a sostenermi! Sappiate che un vostro "continua" o "è bellissimo" a me rallegra la giornata, quindi grazie!!
Dedico il capitolo alla mia amica Chiara S. a cui voglio tanto bene, come lei già sa.
Un bacio😘
Juana🌸

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