Capitolo 67

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POV Virginia
Le cose fortunatamente vanno migliorandosi sempre di più, le prove procedono al meglio e a breve ci sarà finalmente lo spettacolo. L'aria natalizia incomincia a farsi sentire e per quanto riguarda il bambino, beh, ogni tanto lo sento muoversi, come un pesciolino che nuota nella mia pancia. È una sensazione unica sentire questo piccolino che cresce ogni giorno di più dentro me, sento già di amarlo senza nemmeno conoscerlo.
Oggi ho la mia prima visita dalla ginecologa, spero vada tutto bene.
Non appena entro, trovo una ragazza che poteva avere una trentina di anni che mi accoglie con un grande sorriso.
F«ciao tu sei Virginia?»
V«Sisi»
F«bene, accomodati..io sono Floriana»
V«grazie»
F«allora Virgi, sai da quanto tempo sei incinta?»
V«due mesi»
F«ah bene, allora... puoi cominciare a stenderti sul lettino»
Mi stendo molto timidamente sul lettino.
Sono piuttosto ansiosa di vedere il bambino per la prima volta, certo, sarebbe stato meglio se Cristian ci fosse stato ma dato il suo comportamento ora è più che giusto che paghi.
F«nervosa?»
V«è così evidente?»
F«diciamo giusto un po'... Ahaha»
Io sorrido a mia volta e scopro piano la mia pancia.
Lei sorride mentre mi appoggia delicatamente l'ecografo sulla pancia ed io continuo a sbirciare sullo schermo.
F«Virginia, ti presento tuo figlio o figlia...»
Appena posso lo sguardo sul monitor noto un piccolo esserino che non è ancora formato e che pulsa proprio lì, nella mia pancia.
È una sensazione indescrivibile, specialmente dopo l'aborto spontaneo che ebbi.
V«amore...» posso sentire alcune lacrime scendere sul mio volto in questo istante e non le faccio assolutamente perchè sono lacrime di gioia.
F«questo che vedi pulsare è il suo cuoricino, è la prima cosa a formarsi...»
Io continuo a fissare lo schermo senza parole, semplicemente sorridendo.
F«vorresti un maschietto o una femminuccia?»
V«beh...io ho già una bambina, e non ti nascondo che ne desidererei un'altra cosicché la grande le sia di compagnia e la aiuti come fanno tutte le sorelle maggiori»
Io avrei voluto tanto una sorella maggiore che mi proteggesse e che mi insegnasse ad essere come lei, ma purtroppo non ne ho avuto la possibilità... Desidererei tanto sia per Sofia, sia per questa eventuale bambina un rapporto fraterno inossidabile e consolidato, esattamente come l'avrei voluto io.
V«...in ogni caso anche un maschietto non mi dispiacerebbe...»
F«d'altronde bisogna aspettarsi di tutto... Che sia maschio o femmina non lo possiamo mica gettare via, è venuto. L'importante è che sia sano»
V«già, questo è tutto ciò di cui mi preoccupo»
F«bene, noi abbiamo finito, vieni tra un mesetto per la prossima vestita e se ci sono complicazioni non esitare a chiamarmi! Mi raccomando evita stress fisici e psicologici che possono influire molto, in particolare nei primi mesi...»
V«certo, a presto! Sei stata gentilissima veramente, grazie!»
F«figurati...alla prossima!»
Io ora dovrei scappare in teatro per le prove, nonostante tutto non voglio deludere nessuno e poi come si dice...?! The show must go on!
POV Cristian
Oggi sono a Montella per uno stage e mi manca già la mia piccola che non rivedrò per i prossimi due giorni.
Virgi non la sento da un po' e mi manca, in tutti i sensi. Più passano i giorni e più sento che mi manca l'aria se lei non è qui con me. Non è solo un desiderio fisico di sentirla al mio fianco, quanto il sapere che lei c'è per me e che se la chiamo mi riempie di parole dolci dicendomi che mi ama e che le sono mancato esattamente come lei è mancata a me.
Io non so cosa fare per farmi perdonare. Ogni volta che penso di avercela fatta lei per un motivo o per un'altro si allontana.
Lo squillo del mio cellulare mi fa realizzare dove sono e che sono anche abbastanza in ritardo.
*X«Cri? Ma dove sei finito?»
C«sono un po' in ritardo ma ora sto arrivando»
X«ok ciao»*
Di corsa prendo il borsone e la giacca e mi affretto a raggiungere la macchina che mi porterà nel luogo previsto per lo stage.
Non appena arrivò i fan, anzi, le fan sono molto calorose nei miei confronti ed ovviamente io cerco di ricambiare come posso. Non voglio che pensino che ora mi sento arrivato o altro, perchè non è così, per questo non perdo occasione per cercare di ricambiare ciò che loro mi hanno dato in tutto questo tempo, anche perchè è grazie a loro se io sono qui.
Faccio lezione e dopo mi fermo ancora un po' per foto ed autografi dopodiché ritorno stremato in hotel.
Decido di chiamare Virgi con la scusa della bambina.
Dopo alcuni squilli sento la sua voce bellissima, anche se stanca.
*V«pronto?»
C«ehi»
V«ciao Cri»
C«ciao, come stai?»
V«stanca, tu?»
C«anche, oggi ho fatto uno stage»
-non appena tocco l'argomento lei diventa fredda-
V«ok. Hai bisogno di qualcosa? Perchè mi hai chiamata?»
C«ehm...per la bambina...sai, ho provato a chiamarla ma come al solito non ha risposto...»
V«ah...beh lei è qui con me ora te la passo»
S«papà»
C«principessa, come va?»
S«bene, stavo guardando un po' di TV insieme alla mamma prima di andare a dormire»
C«che hai fatto oggi?»
S«sono andata a registrare a Cinecittà, poi sono andata in casa discografica per incidere due canzoni del mio album, poi sono andata a mangiare e poi sono stata in teatro fino a poco fa»
C«che brava la mia piccola!»
S«mi manchi tanto papi»
C«anche tu amore»
S«buonanotte»
C«buonanotte, fa bei sogni!»
S«vuoi dare la buonanotte anche a mamma?»
C«ok»
V«Cri»
C«piccola, buonanotte»
V«buonanotte anche a te»
C«ricordati che ti amo, ok amore?»
V«mh-mh»*
Quanto mi mancano i miei tesori, non vedo l'ora che questi due giorni passino in fretta.
POV Virginia
Sono appena tornata dalle prove con Sofi e decidiamo, prima di andare a dormire, di guardare un po' di TV.
Dopo circa dieci minuti sento squillare il telefono e...ed è Cristian.
Cerco di essere più dolce rispetto a prima ma non troppo. Sono ancora diffidente.
Fino a quando lui non tocca l'argomento dolente "stage" che vuol dire ragazzine in piena crisi ormonale che gli stanno appiccicate come cozze.
Diventó improvvisamente fredda e lo liquido chiedendogli il motivo per il quale mi avesse chiamata, e lui molto titubante mi risponde che voleva parlare con la bambina perchè non rispondeva al telefono.
Il telefono di Sofia era qui sul letto e non ha squillato minimamente, però faccio finta di nulla anche perchè non nascondo che mi piace il fatto che tramite scuse, voglia sentire la mia voce. Vuol dire che gli manco esattamente come lui manca a me.
Gli passo la bambina che dopo avergli dato la buonanotte mi restituisce il telefono mimando con la bocca "vuole dare la buonanotte anche a te" con un sorriso a tremila denti per poi ritornare a guardare il film con la testa sulla mia pancia.
Lui mi dice "piccola, buonanotte" per poi aggiungere che mi ama tanto.
Avrei tanto voluto dirgli ciò che sentivo anche io, ma non ci sono riuscita. Penso ancora a troppe cose, anche se di lui mi fido.
Riattacco e poso il telefono sul comodino per guardare il film.
S«mamma»
V«dimmi gioia»
S«nella tua pancia sento qualcosa di strano»
V«ma...no...non è nulla, non preoccuparti»
S«....mmh.....»
So di non averla convinta a pieno ma per ora va bene così.
Dopo qualche altra carezza ai capelli, lei si addormenta ed io la porto in camera sua.
Prendendola in braccio e poggiandola sul letto noto che è molto ma molto magra per la sua età e non vorrei che ci potessero essere problemi sotto questo punto di vista.
Domani la peso e poi si vede.
Il giorno dopo
Oggi è un'altra giornata stressante.
Lo spettacolo è praticamente alle porte e nella compagnia bisogna darsi da fare affinché sia tutto perfetto. Certo, la mia non è una grande parte, avrei voluto sicuramente di più anche perchè io non sono stupida e gli occhi per guardare ce li ho, ci sono altre ballerine che hanno un ruolo più centrato anche se non sono tutta sta bravura...ma purtroppo è così, c'è tanta raccomandazione nel mondo dello spettacolo.
Dopo aver preparato la colazione vado di là e sveglio Sofia.
V«amore....svegliati, dai...»
S«mmh...»
V«ti ho preparato i pankakes con la Nutella!»
S«buongiorno mamma!!! Come sei bella oggi»
V«ahah... Tu invece furbetta la sei stata sempre...» le dico scherzosamente sfiorandole il naso con un dito e lei sorride.
Quando è in bagno per lavarsi la faccia dopo aver mangiato le faccio presente che si deve pesare.
V«Sofia ti pesi perfavore?»
S«ok...»
Lei sale sulla bilancia e quando suona scende per lasciarmi vedere il peso. Allora lei è alta 126 cm, e pesa 20kg. Per la sua età non credo sia normale...
V«Sofi oggi se ci riusciamo andiamo dalla pediatra, voglio che ci dica esattamente il tuo peso e la tua altezza»
S«e va bene»
Detto questo lei torna a prepararsi mentre io sono davanti allo specchio della mia stanza. Noto che la pancia si è gonfiata leggermente, non si nota molto ma è meglio coprirmi.
Non voglio che si sappia assolutamente di questa gravidanza, sarei rovinata perchè tutte le opportunità di lavoro verranno meno quando sentiranno che sono incinta.
Decido quindi di coprirmi con una panciera.
Una volta pronte io e la piccola usciamo di casa per andare come al solito alle prove.
POV Cristian
Altro giorno, altro stage. Amo fare questo, ma vorrei anche stare a casa a riposarmi con Sofia che saltella da una parte all'altra e Virgi che mi riempie di coccole.
Mi pesa ogni singolo minuto che io non passo con loro.
Quindi decido di chiamare Vi
*C«piccola»
V«Cri»
C«cosa stavate facendo?»
V«stiamo uscendo dal teatro per andare dalla pediatra di Sofia»
C«perchè? Cosa le è successo?»
V«nulla di grave, voglio solo controllarle il peso... Mi sembra troppo magra e non vorrei rischiare.»
Cazzo, vorrei stare con loro per vivere questo momento insieme. Mi sto perdendo troppe cose di mia figlia per questo lavoro che mi porta ad essere sempre così lontano.
C«capito... Tu invece come stai?»
V«bene»
C«Virginia...»
V«come vuoi che stia?! Sono stanca ma sto bene»
C«io anche sono stanco, ma non sto bene...»
V«perchè? È successo qualcosa?»
C«mi mancate troppo...non riesco ad essere felice lontano da voi»
V«anche a Sofi manchi tantissimo»
C«e a te Vi? Ti manco?»
V«lo sai...»
C«lo so, ma è più bello sentirtelo dire»
Posso sentire dal suo silenzio imbarazzato che sta sorridendo ed è diventata rossa, come piace a me. La trovo tenerissima quando mi guarda con quegli occhi e con quel sorriso timido. Solo ad immaginarmela soffro perchè vorrei averla qui.
Per fortuna solo poche ore e sarò lì da loro.
V«mi manchi..»
C«ti amo tanto Vi, non puoi nemmeno immaginarti quanto. E quando sarò lì te ne darò la prova»
Voglio farle sentire quanto mi è mancata e quanto amore provo per lei.
V«certo... Ora però devo andare siamo arrivate dalla pediatra»
C«ok, fammi sapere com'è andata»
V«si»*
Appena finisco di parlare prendo una foto che abbiamo scattato questa estate dove eravamo tutti insieme e la stringo forte a me.
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Ciao a tutti!! Eccomi con un nuovo capitolo, spero vi piaccia! Fatemi sapere nei commenti se volete che continui, se vorreste apportare modifiche alla storia, e, se sarà possibile cercherò di accontentarvi, e se vi sta piacendo.
Dedico questo capitolo alla mia amica Chiara💕
Un bacio grande a tutti😘
Juana

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