Dopo aver annuito mi girai dandogli le spalle. Chiuse la porta, si tolse le scarpe e si mise una maglietta pulita che avrebbe usato come pigiama. Poi si sedette sul letto e mi disse:"Ti fa male?" Lo disse quasi sussurrando, il suo tono di voce era molto dolce e sembrava preoccupato. Mi girai verso di lui, lo guardai ma non risposi mi limitai a guardare il gesso. Mi accarezzò i capelli e poi mise una ciocca dietro l'orecchi. Lo guardai negli occhi, poi dissi:"È tutto okay?" Lui abbassò lo sguardo e disse:"Si tutto okay!" La sua faccia era molto convincente, ma i suoi occhi tradivano tutto. Poi dissi:"Ti senti in colpa per quello che è successo?" Intravidi una lacrima solcargli il viso e allora mi tirai su a sedere. Abbassò immediatamenre lo sguardo nella speranza che non lo vedessi, ma ormai era troppo tardi lo avevo visto. Subito lo abracciai e gli diedi in bacio sulla guancia. Lui si alzò e andò via lasciando la porta aperta. Mi alzai e provai a camminare, ma pure una tartaruga era più veloce di me. Sentii aprirsi e chiudersi la porta di casa e così andai a chiamare Elisa e Minho che erano accucciati nella stanza degli ospiti accanto alla mia. Subito si alzarono per aiutarmi. Dissi immediatamente:" Newt è uscito e...dobbiamo trovarlo!" Minho si mise le scarpe e andò fuori. Elisa mi aiutò a scendere le scale e poi uscimmo fuori. Eravamo in pigiama quando uscimmo. Andammo al parco a vedere se Newt era lì, ma non c'era dissi a Elisa:"Chiama Minho digli di tornare a casa!" Elisa chiamò Minho e ripetè le mie stesse identiche parole. "Elisa voi andate io vi raggiungo tra poco." Dissi io con un tono di voce talmente basso che lei mi capì solo dopo averlo ripetuto a voce più alta. Io sapevo dove era Newt però no volevo che gli altro lo sapessero. Elisa mi guardò e scosse la testa. Ripetei:"Va a casa ti raggiungo tra qualche minuto. Lei si voltò ed andò verso casa. Newt era nascosto dietro un albero del parco. Era seduto a terra come se fosse privo di forze. Lo raggiunsi, lo guardai e poi dissi:"Sei arrabbiato con me?" Lui scosse la testa e poi mi fece cenno di sedermi. Io lo guardai e gli dissi:"Vuoi tornare a casa?" Lui scosse la testa e dissi:"Vuoi tornare in Inghilterra?" Lui scoppiò a piangere e disse:"Sai ieri sera un rapinatore è entrato in casa dei miei genitori..." si interruppe e io dissi:"Oh mio Dio e loro stanno bene? Perchè non l'hai detto subito?" Lui abbasso lo sguardo e disse:"Il rapinatore era armato. I miei genitori se ne sono accorti e hanno cercato di difendersi. Ma il rapinatore li ha..." Lo guardai e dissi:"Vieni andiamo a casa!" Lui non si alzò, così lo abbracciai e dissi:"Prepara le valigie prendiamo il primo volo per Londra." Lui mi strinse forte e poi si alzò. Mi aiutò a camminare e tornammo a casa. Emtrammo a casa c'era Minho che faceva avanti e indietro per la stanza e Elisa che beveva un thè caldo. Appena Minho vide Newt gli andò incontro e gli diede uno schiaffo dicendo:"Ci hai fatto preoccuapare tantissimo. Dov'eri?" Newt non disse nulla, ma io lo guardai e dissi:"Prepara le valigie partiamo!" Mi guardò e poi disse:"Perchè?" Lo fulminai con lo sguardo e gli dissi:"Fá quello che ti dico!" Lui mi guardò e stette fermo. Allora io gli diedi uno schiaffo e gli dissi:"Muoviti." Corse su a fare le valigie. E lo stesso feci io con Newt.
STAI LEGGENDO
Non Guardare Nei Miei Occhi Pieni Di Tristezza (In Revisione)
FanfictionUna ragazza liceale di nome Serena insieme ai suoi migliori amici Elisa, Alessandro e Simone accolgono 4 studenti dall'inghilterra. Elisa e Serena si innamoreranno dei 2 studenti dell'inghilterra. Ma le due ragazze inglesi impediranno l' amore che...