Non Guardare Nei Miei Occhi Pieni Di Tristezza (In Revisione)

CAPITOLO 38

Sopra di me c'era un ombrello tutto colorato, che mi riparava dalla pioggia anche se non aveva molto senso dato ero giá tutta bagnata. Guardai chi stava tenendo l'ombrello, e con mia grande sorpresa vidi che era Salvo. Mi alzai subito all'impiedi e mi asciugai le lacrime. Poi feci per andarmene, ma Salvo mi bloccò per il braccio e mi disse:"Serena, che è successo?" Io tra un singhiozzo e l'altro dissi:"Niente non preoccuparti!" Feci un passo, ma mi tirò verso di se e disse:"So chè successo qualcosa, dimmi cosa è successo?" Scoppiai a piangere, e lui mi abbracciò. Sto piangendo fra le sue braccia? Non è possibile pensai. "Vieni con me!" Mi disse con il braccio sapra le mie spalle. Lo seguii, ma non sapevo perchè. Mi portò a casa sua. Accese il camino e mi diede una giacca asciutta. Io ero seduta a terra davanti al camino. Salvo si sedette accanto a me. Inizziammo a parlare. "Possa sapere che è successo?" Disse. Io annuii, poi mi scese una lacrima, ma iniziai a parlare. Gli raccontai tutto. Rimasi lì per due ore. Eravamo ancora seduti davanti al camino. Guardavo il fuoco piangendo, poi mi girai e incontrai il suo sguardo. Ci guardammo a lungo poi ci baciammo. Non sapevo perchè lo avevo baciato, ma lo feci. In quel momento capii che Salvo era un ragazzo dolce e sincero. "Credo che io debba andare!" Dissi, mi alzai e uscii dalla porta. Stava ancora piovendo, ma non mi importava. Erano le 22:30 e sicuramente Elisa e Minho erano giá tornati a casa.

Prov's Newt
"Cavolo sono stato un idiota." Dissi ad Alessandro. Sentii qualcuno bussare, così corsi verso la porta ad aprire sperando che fosse Serena. Aperta la porta vidi Minho ed Elisa, ma non Serena. "Avete visto Serena?" Dissi con tono preoccupato guardando fuori. "No, perchè? Ti sei perso la tua bella Giulietta?" Mi disse Minho ridendo. Io non risi neanche un pò e poi dissi:"Più o meno!" "Che vuol dire più o meno?" Intervenne Elisa dando una gomitata a Minho. "Ehm... vi spiegherò più tardi, ora dobbbiamo trovarla." Dissi. "Bene allora saliamo tutti sapra vi darò un impermeabile e degli stivali di gomma. Andiamo!" Disse Elisa salendo sopra. Seguimmo tutti Elisa e salimmo di sopra.

Prov's Serena
Salii le scale e aprii la porta. Ero ancora tutta bagnata, i capelli sciolti e tutti bagnati. Entrai a casa e chiusi la porta. Fu allora che sentii qualcuno correre per le scale. Mi tolsi la giacca di Salvo e la appesi. Vidi Newt davanti le scale che mi guardava. Dietro Newt c'era Minho con accanto Elisa e Alessandro. Mi fissarono per diversi minuti. "Ehm..." soffocai un colpo di tosse in gola e feci qualche passo verso le scale. "Ehm... mi fai passare?" Chiesi a Newt senza guardarlo negli occhi. Lui si spostò, ma appena si spostò mi ritrovai davanti Minho, Elisa e Alessandro. "Caspio ci vuole un disegnino per capire che voglio salire?" Tutti si spostarono stando in silenzio. Mi guardavano mentre salivo le scale e sentii dei mormorii. Salii le scale e andai a prendere dei vestiti asciutti. Mi cambiai e misi ad asciugare il vestito. Decisi di rimanere di sopra. TOC-TOC... qualcuno aveva appena bussato alla porta. Prima di aprirla guardai dalla serratura chi era. Era la camicia azzurra-jeans di Minho, così aprii. Aperta la porta però vidi che non era Minho, ma Newt. "Che ci fai con la camicia di Minho?" Chiesi girandomi e andando verso il letto. "Sapevo che non mi avresti fatto entrare se avessi visto che ero io, così ho chiesto a Minho se faceva cambio di camicia." Mi disse senza entrare nella stanza. "C'è qualcosa che mi vuoi dire?" Chiesi prendendo il telefono. Non parlò, ma l'unica cosa che fece fu avvicinarsi e provare a baciarmi. Io lo fermai prima che posasse le labbra sulle mie. "Fermo, avevi ragione le cose tra noi non potrebbero mai funzionare." Dissi trattenendo le lacrime che minacciavano di scendere. Newt uscii dalla stanza, chiudendo la porta.

Spazio all'autrice
Ciao ragazze/i spero che vi staia piacendo la storia. Novitá: da oggi non ci saranno più titoli, ma numeri di capitolo (forse).