Ed ecco le valigie

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Entrate nella stanza stranamente non ci guardó nessuno perchè erano troppo concentrati nel gioco che stavano facendo quando ero entrata la prima volta nella stanza. Stavano giocando a "indovina cosa sono" decisi di giocare anche io così presi un bigliettino e lo attaccai alla fronte senza guardarlo. Feci qualche domanda e dopo qualche minuto sentimmo il campanello suonare così mi si accese una lampadina nel cervello e gridai:"Campanello! Io sono un campanello vero?!" Tutti mi guardarono e io arrossì poi tutti risero e io capì che avevo indovinato. Dopo qualche minuto sentimmo suonare il campanello altre due volte e così mi alzai per aprire ma Alessandro mi precedette. Andò ad aprire la porta. La mamma di Elisa disse:"aiutatemi". Portava 2 valigie e disse:"Ci sono altre 6 valigie in macchiana" così scesi le scale di corsa. Presi 2 valigie e le portai subito sopra per poi riscendere. Stavo scendendo le scale quando mi sentii chiamare. Era Newt, che stava scendendo le scale di corsa per raggiungermi. Io stetti immobile fino a quando non mi raggiunse. Quando mi raggiuse continuai a scendere le scale come se nulla fosse. Arrivata vicino la macchina presi 2 valigie e Newt fece lo stesso. Io lo squadrai dalla testa ai piedi poi distolsi lo sguardo e cominciai a salire le scale. Posai le valigie nel pianerottolo, per riposarmi, poi le ripresi subito e le entrai in casa, seguita da Newt. Dopo aver posato le valigie, scesi di corsa a prendere le ultime 2. Mi sentii seguita, e in effetti, ero seguita da Newt. Sbuffai come infastidita, lui sentii il mio sbuffo e così ebbe un sussulto se scendere ad aiutarmi o meno, ma ovviamente scelse di venirmi ad aiutare. Presi le ultime 2 valigie e lui disse:" Aspetta lascia che ti aiuti!" Io lo guardai e scossi la testa. Dopo di chè mi girai per portare le valigie in casa, dopo due passi mi sentii sollevare. Era Newt che mi aveva preso inbraccio. Gli dissi:"Fammi scendere ce la faccio." Lui scosse la testa con un leggero ghigno. In quel momento io mi sentii a disagio. Volevo scendere, ma ero come paralizzara così lo lasciai fare come se nulla fosse. Arrivammo davanti la porta così scesi e lo ringraziai in quel momento dietro di me sentii un finto colpo di tosse. Era Elisa insieme ad Alessandro che ci stavano venendo a cercare. In quel momento vidi Elisa che sorrideva e Alessandro che mi guardava. Probabilmente in quell'istante arrossii e abbassai lo scuardo chinando il viso a guardare la mie scarpe. Poi decisi di entrare come se nulla fosse. Andai verso il bagno seguita da Elisa poco prima di entrare in bagno mi girai e le chiesi quasi sussurrando:"Sono arrossita prima?" Lei annuì spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Entrai in bagno e mi siacquai il volto con acqua fredda. Subito dopo uscii dal bagno e prima di andare di sopra dai miei amici andai in cucina a bere un bicchere di acqua fresca. In cucina incontrai...

Non Guardare Nei Miei Occhi Pieni Di Tristezza (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora