CAPITOLO 39

84 8 0
                                    

Rimasi ferma per qualche istante poi feci un passo indietro e caddi per terra. Mi ero pentita di aver detto quelle cose. Pensai a quello che avrei dovuto fare. Decisi infine di stare qualche giorno a casa mia. Presi tutte le mie cose e le misi dentro lo zaino. Ero pronta ad andare, ma non avevo il coraggio di scendere. Cosa avrei detto?
Feci un lungo respiro profondo e poi dissi tra me e me:"Forza e coraggio, non devi dare spiegazioni se non vuoi." Così iniziai a scendere le scale. Non vidi nessuno così... così andai verso la porta. La aprii e mi ritrovai davanti Minho. "Eccoti finalmente!" Mi disse mettendomi una mano sulla spalla. "Mi cercavate?" Dissi corrugando la fronte. "Ehm...non proprio a te, ma a Newt! È sparito non sappiamo dov'è!" Mi disse. Lasciai cadere lo zaino per terra e uscii fuori dalla porta spingendo Minho. Corsi verso il parco. Stava piovendo. Ma non mi importava. Non sapevo dove stavo andando, stavo correndo verso il parco contro la mia volontá. C'era molta nebbia. Non vedevo niente, solo gli aberi che si avvicinavano. Sentii qualcuno gemere, avevo capito di chi si trattava. Era Newt. Corsi nella direzione da cui proveniva il gemito. La nebbia mi impediva di vedere. Corsi senza vedere niente fino a quando non mi scontrai contro qualcuno. Gli caddi sopra, e dissi:"Oh, mi scusi!" Dopo aver detto quella frase mi sentii la persona più sciocca del mondo. Ci fu un attimo di silenzio. In quell'attimo capii che ero caduta sopra a Newt. Mi alzai e gli diedi una mano per alzarsi. Mi avvicinai per vederlo in faccia. Mancavano pochi centimetri e i nostri visi si sarebbero toccati. Sentivo il suo respiro pesante. Lo guardai nei suoi meravigliosi occhi azzurri. I suoi occhi erano pieni di lacrime, mentre i miei occhi erano pieni di tristezza. Abbassai lo sguardo, ma Newt mi costrinze a rialzarlo. Mi costrinze a guardarlo negli occhi. "Non guardare nei miei occhi pieni di tristezza." Dissi. Lui invece non disse nulla. Mi avvicinai ancora di più e poi lo baciai. "Perdonami Newt! Non avrei dovuto dire quelle cose." Gli scese una lacrima e poi disse poggiando la fronte contro la mia:"Scusa, non avrei dovuto lasciarti in quel modo! Però ti devo confessare una cosa. Prima di venire in Italia, io e Minho abbiamo fatto una scommessa. Sia io che lui dovevamo fidanzarci con le ragazze che ci avrebbero ospitato. Arrivati qui appena vi abbiamo visto ci siamo innamorati davvero di voi. E io mi sento in colpa per la scommessa." Lo guardai e poi gli accarezzai la guancia sulla quale stava scivolando la lacrima. Lo presi per mano e poi gli diedi un bacio nella guangia. Aveva le mano fredde, e sembravano anche bagnate. Gli sollevai la mano e notai che aveva le mani sporche di sangue. Notai che aveva dei tagli sulle mani. Tornammo a casa. Tutto cominciò a girare, poi vidi tutto sfocato e infine tutto nero. Riaprii gli occhi e mi ritovai distesa per terra nella camera di Elisa. Era solo un sogno? Non sapevo cosa fosse stato, però sembrava così reale....


Spazio all'autrice
Spero questo capitolo vi piaccia. Vorrei fare però pubblicitá al libro di ELY170204.
Titolo: Non giudicare un libro dalla copertina
Trama: Isabelle è all'ultimo anno di liceo. Vince una borsa di studio in una scuola canadese. Lì conoscerá il ragazzo che riteneva più antipatico della vecchia scuola. Si innamoreranno l'uno dell'altro....(adesso basta o vi spoilero tutto!)

Non Guardare Nei Miei Occhi Pieni Di Tristezza (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora