Avete presente quando hai un desiderio frenetico di abbuffarti fino a scoppiare? Per una litigata con la migliore amica, per un ragazzo stronzo, perché il mondo gira nel verso contrario al tuo o semplicemente perché aspetti una piccola Hope che chiede cibo in continuazione?
Bene quella sono io adesso, seduta sul divano del salone con in mano un pacco di patatine ed un film strappa lacrime. La classica ragazza incinta abbandonata dal mondo intero. Il mio ragazzo è a spassarsela chissà dove ed io mi abbuffo davanti alla TV.
Il film finisce ed io sono letteralmente in lacrime. Guardo la stanza e mi accorgo di aver combinato un disastro quindi mi alzo per raccogliere tutto quanto prima dell'arrivo dei ragazzi.
Spazza di qui e raccogli di la il campanello suona.
<<Chi è?>>
<<Siamo noiiii>>
Finalmente.
<<Siamo tornati>> Dylan si avvicina lasciandomi un bacio umido sulla guancia.
<<Lo vedo>>
<<Piccola non tenermi il broncio. Ti ho detto che ho una sorpresa per te non ti basta?>>
<<In realtà no>>
Accendo il fornello per preparare un po' di pasta e lui mi si piazza dietro.
<<Dai tesoro...>>
<<Dylan non ho niente>>
<<Se mi chiami così già c'e' qualcosa ce non va e lo sappiamo entrambi>>
Con un movimento veloce mi fa girare e con un dito mi alza il viso.
<<Dimmi cosa c'e' che non va>>
<<In realtà niente. Era quello che volevo. Volevo che passassi del tempo con Tommy e dovrei essere contenta ma sono stufa di rimanere tra queste quattro mura. Non faccio altro che mangiare e sono inguardabile >> faccio un passo indietro e guardo il mio corpo.
<<Ancora con questa storia? Piccola mi piaci così ok? Dammi un bacio>>
Le sue labbra toccano le mie e capisco di stare sbagliando totalmente con lui.
<<Scusa...forse è la gravidanza>>
<<Lo spero>>
<<Idiota>> un pugno arriva sul suo braccio senza smuoverlo di un centimetro.
<<Ti amo piccola>>
Dylan uscì di nuovo ed io stavo per dare di matto. Ero stufa di questa giornata e se non sarebbe tornato tra 10 secondi, sarei uscita per andare non so dove.
Il campanello suona e sostengono di avere un pacco per me.
<<La Signora Cooper?>>
<<In realtà la Signorina Robinson ma fa lo stesso>> dico sbattendo la testa.
Il ragazzo dopo vari sguardi insicuri, mi lasciò il pacco rosso con un fiocco color argento.
Apro curiosa e trovo un foglio.
<<Indossalo per me!! Ti amo Dylan>>
Salto dalla gioia e corro a fare una doccia. Dovevo pur essere presentabile. Speravo solo che con tutte le schifezze mangiate, non mi scoppiasse il vestito.
Dopo secondi sotto il getto dell'acqua esco con gli occhi lucidi e le guance arrossate. Indosso la tovaglia intorno al corpo e il turbante in testa.
Ok, diamoci da fare.
Ammetto di essermi trascurata un pochino, anzi troppo negli ultimi giorni. Sistemo le sopracciglia, strappo via i baffetti e prendo l'intimo più bello presente nell'armadio. Non avremmo fatto niente per colpa del pancione, ma volevo comunque ricordargli che sono sempre io.
Tiro il vestito dalla scatola e perdo il respiro. E' bellissimo.
Un vestito da sera favoloso. Color argento con strass e che ricade morbido sul pancione. Aveva pensato a tutto o si era informato bene. Aveva preso anche gli accessori, la borsetta, gli orecchini e anche una spilla da inserire nei capelli raccolti.
Lo smalto non poteva mancare e dopo un trucco leggero ma elegante con un gloss ero pronta.
Guardai dalla finestra ma non c'era la minima traccia di Dylan.
Il telefono inizia a tremare e rispondo subito dopo aver letto il suo nome.
<<Tu sei pazzo..>>
<<Piccola scendi>> mi bloccò subito e dopo quelle parole chiuse la chiamata.
Corsi fuori casa e trovai una limousine nera. La mia mano davanti alle labbra e gli occhi lucidi.
Un signore mi aprì la portiera e a mia grande sorpresa, non trovai nessuno.
Bussai al finestrino che mi divideva dall'unica persona che poteva sapere qualcosa.
<<Si signorina?>>
<<Emm..vorrei sapere dove stiamo andando>>
<<Mi è stato ordinato di non dirle niente>>
<<La pregooo>> usai la voce più languida possibile ma era impassibile, anzi chiuse anche il finestrino.
Che persona odiosa.
Il tragitto sembrava non finire mai ma appena la macchina si fermò e la portiera si aprì, trovai un Dylan in abito elegante che mi aspettava con il suo miglior sorriso.
<<Prego mia dama>>
La sua mano era a mezz'aria e con il mio sorriso più bello la afferrai e scesi.
<< Sono perdonato mia lady?>>
<< Direi proprio di sì mio cavaliere>>
<< Adesso non mi uccidere ma devo lasciarti per qualche secondo>>
Tommy compare con uno smoking simile al fratello e mi porge il braccio.
<< Ti ha addestrato bene quel furbacchione>>
<< Vieni con me>>
Una scala a chiocciola ci fece arrivare in una veranda e Tommy mi lasciò con un bacio.
<< Aspetta qui>>
Ok ero agitata e non sapevo dove fosse finito Dylan. Volevo solo poterlo abbracciare e ringraziare di tutto questo che secondo me era troppo.
Le luci si spensero e rimasi illuminata dalla luna piena. Era una cosa meravigliosa. Guardavo il cielo stellato ed ero contenta, contenta di essere lì e di ammirare uno spettacolo simile.
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Tutto secondo il destino
RomanceDylan e Kayla, mille ostacoli si erano presentati lungo il loro cammino e li avevano superati promettendo di rimanere sempre uniti, qualsiasi cosa fosse successa. La loro bambina Hope sarebbe nata tra tre mesi ed erano pronti ad accoglierla mostrand...