I coinquilini

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I ragazzi erano partiti e Dylan doveva tornare a lavoro. Il divertimento era finito e dovevamo tornare alla routine di tutti i giorni. Evviva.

Di studiare non se ne parlava, Hope piangeva e si calmava solo tenendola in braccio. Dopo aver assunto una posizione strana sul divano, inizio a capire qualcosa di quello che dovrei in teoria ''studiare''.

Il campanello suona e mi accorgo di essermi addormentata con Hope in braccio. Appoggio la piccola sul divano e vado ad aprire.

Era Benny con Gió.

Dopo avermi raccontato di tutte le carte che hanno dovuto fare per poter venire a studiare qui a Milano <<Non puoi capire Kay, ma adesso siamo qui.>> si butta sul divano e tira un sospiro di sollievo.

<<Sono contenta che si sia risolto tutto ma non pensare che venendo qui, sei libera di dartela alla pazza gioia. Ci sono regole da rispettare e dovrai ripagare la tua permanenza facendo da baby sitter a Hope, così avrò il tempo di studiare>>

<<Em... si va bene potrei farcela...credo>>

<<Io sarò nella stanza accanto, quindi non sarai da sola in casa>>

<<Dicevo che potrei farcela con le regole che mi vuoi infliggere>>

<<Oh...quelle saranno le prime cose che dovrai rispettare. Già ho una bambina da dover controllare 24 ore su 24, non posso pensare anche a controllare te>> non ero mai stata così seria in vita mia. L'ansia aumentava di minuto in minuto e potevo contare solo sul suo ragazzo che sembrava più responsabile di lei.

<<Tranquillo che ci sono io>> mi dice Gió.

<<Conto su di te>>

In tutta quella chiacchierata e di varie raccomandazioni, Hope dormiva beatamente quindi decido di andare a fare una doccia rigenerante.

<<Ti raccomando, controllala tu>> risponde con un cenno e lascio i due nuovi coinquilini in presenza della mia piccola.

<<KAYYYY??? HOPE HA FAMEEEEEEE>> ok forse non aveva capito che fare la baby sitter non significa chiamarmi ogni volta che la piccola inizia a strillare.

Esco con una tovaglia in vita e i capelli bagnati e li raggiungo trovandoli a litigare per cosa sia giusto fare.

<<Ho detto che ha fame>>

<<Ma non senti che deve essere cambiata?>>

<<Finitela di urlare che la spaventate>> prendo Hope e penso che la convivenza con quei due sia peggio di quanto pensassi.

<<Scusa Kay>> mi dice Gió.

<<Non mi servono a niente le scuse, mettetevi in testa che non vi sto chiedendo dei soldi per rimanere qui, semplicemente un aiuto, un minimo aiuto che non mi state dando>>

Li lascio a riflettere sul mio rimprovero e vado a cambiare Hope.

La vedevo difficile ancor prima che arrivassero, ma adesso mi sembra una cosa letteralmente impossibile.

Raggiungo la stanza e mi siedo ad allattare Hope.

Non riesco a pensare che questa piccola e meravigliosa creatura possa diventare come Benny. Sono consapevole di dover fare un enorme sforzo ma farò pratica.

<<Posso entrare?>> Benny spunta dalla porta dispiaciuta.

<<Si ma fai silenzio>>

<<Scusami ok? Mi dispiace aver spaventato mia nipote, cercherò di essere più responsabile te lo prometto>>

<<Non voglio promesse, voglio fatti>>

Tutto secondo il destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora