Delusioni

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Era stato fantastico. Mi sentivo al settimo cielo e svegliarmi accanto a lui che mi stringe come per dire " Lei è mia" è una cosa unica.

Inizio a fare dei segni circolari sui suoi addominali e dopo qualche minuto mi stringe baciandomi la testa.

<< Buongiorno splendore>>

<< Buongiorno>>

Sorrido come una bambina e lascio un bacio sulle labbra.

<< Vado a fare la doccia>> tiro le lenzuola e me le avvolgo intorno al mio corpo facendo strisciare la stoffa in eccesso per terra.

Entro in bagno e noto che le mie labbra sono estremamente gonfie e i miei capelli spettinati.

Apro l'acqua e mi infilo dentro la doccia. Dopo qualche secondo sento un rumore e poi vedo comparire Gió.

<< Cosa succede?>> lo guardo stranita.

<< Volevi fare la doccia senza di me?>>

Sorrido come una deficiente e faccio spazio al mio ragazzo.

Mi inizia a baciare il collo sotto il getto dell'acqua e a fare dei piccoli movimenti su e giù per la schiena provocandomi un brivido lungo la spina dorsale. Si stava eccitando solo a sfiorarmi e quando si avvicinò alle mie labbra, ci baciammo desiderosi e in un secondo mi prese dal sedere facendo aderire le mie gambe al suo bacino. Un gemito nacque spontaneo e sentivo il suo respiro sempre più pesante.

<< Cazzo quanto ti desidero>>

Non risposi ma lo baciai facendo capire che lo desideravo anche io e dopo avermi guardato come per chiedere il consenso, mi spinse al muro penetrandomi.

Gemiti si espandevano lungo il bagno e dopo qualche minuto pronunciammo i nostri nomi.

<< Ti amo Benny... Cazzo quanto ti amo>> le sue mani erano sul mio viso e le sue labbra sulle mie.

Dopo la doccia ed esserci preparati, scendemmo in cucina a fare colazione.

Oggi tornavamo a scuola e avrei visto come si sarebbe comportato. Ora che tutto tra di noi era risolto, volevo vedere come avrebbe reagito se qualcuno mi importunasse.

Mano per la mano percorrevamo il corridoio per raggiungere gli armadietti. Apro il mio e trovo un biglietto cadere per terra. Lo prendo stranita e lo leggo.

" Vorrei scusarmi per i miei atteggiamenti. Ci vediamo nell'ora di pranzo in cortile. L"

Non mi fidavo per niente e non sapevo se presentarmi a quest'incontro.

<< Piccola tutto ok?>>

Poso di fretta quel foglio chiudendo l'armadietto.

<< Si.. Si andiamo>>

Le ore passavano ed il mio pensiero andava a quel biglietto. L'ora del pranzo arrivó in un batter d'occhio ed io uscì dalla classe pensierosa.

Gió mi prese per mano baciandomi ed io ricambiai mettendo una mano sulla sua guancia. Non mi spiegavo come avevo fatto a resistergli per tutto questo tempo. Avremmo dovuto recuperare, questo era certo.

Stavamo entrando a mensa quando decisi di dire a Gió che sarei mancata qualche minuto ma l'avrei raggiunto a breve.

Raggiunto il cortile, mi giro cercando Logan ma dopo 10 minuti di attesa, non si presentò. Era prevedibile. Idiota.

Entro raggiungendo Gió e passo a prendere il mio vassoio con il cibo per niente invitante.

Stavo mangiando tranquillamente allo stesso tavolo suo e dopo pochi secondi compare Logan.

<< Ehi piccola>> lo guardo strano senza capire. Si avvicina alle mie labbra e mi bacia.

<< Ma cosa cazzo fai?>> Gió era in piedi con le mani nel colletto della maglietta. << Mi hai stufato. Devi stargli lontano chiaro?>>

<< Come... Non te l'ha detto?>>

Il mio ragazzo aveva la mascella tirata e si vedeva che stava cercando di non ucciderlo in quel secondo.

<< Non ti ha detto che ti ha lasciato qui per raggiungere me fuori? >>

Gió mi guardava ma non sapevo cosa rispondere, avevo fatto una cazzata.

<< ..E non solo, ci siamo anche baciati>> dopo quelle parole mi alzai in piedi.

<< Cosaaaa? Sei matto. Amore non è vero te lo giuro >>

Mi guardava deluso e la presa stava rallentando. Diede uno spintone a quel farabutto e corse via.

<< A che cazzo di gioco stai giocando? A quale cazzo di gioco>> ero ad un centimetro dal suo viso incazzata nera.

<< Hai incominciato tu>>

<< Mi fai pena. Non crescerai mai Logan>> lo spingo ed esco correndo per rincorrere Gió che sembra essersi volatilizzato.

<< Cazzo>>

Ero sempre più convinta. Dovevo scappare da questa scuola e da quel deficiente.

Dopo aver girato ovunque decido di mandare un messaggio. Uscendo da scuola però vedo una scena raccapricciante.

No. Non può essere.

Logan si guardava la scena ridendo soddisfatto ed io sembravo paralizzata. Le lacrime ormai scendevano copiose sul viso e la mia decisione era presa. Sarei partita ma senza di lui.

Si stava baciando con una bionda ed io li raggiunsi con tutta la rabbia possibile ed immaginabile.

Tirai uno schiaffo a lui è una tirata di capelli a lei.

<< Mi fate schifo... E tu...>> indico la bionda<< sei una lurida puttana>>

<< Senti chi parla>>

Mi provocava per caso? La guardai e un secondo dopo ero su di lei a picchiarla.

Qualcuno mi prende da dietro per allontanarmi dalla mia vendetta notando che il ragazzo è proprio lui, Gionny.

<< Lasciami idiota>> lo spingo e corro via.

Addio a tutti. Non mi rivedrete mai più.

Tutto secondo il destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora