Una scelta sbagliata

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Era giorno e dovevo andare a scuola. Che noia. Purtroppo non potevo fare sega o mia sorella mi avrebbe rispedita da nostra madre e allora mi alzo trascinandomi in cucina.

-Buongiorno- dico stropicciando un occhio e con l'altro scrutando mia sorella che mi guardava con la coda dell'occhio.

-Ciao- dice fredda.

Per quanto continuerà questa tarantella non lo so ma l'aria è alquanto pesante.

-Per quanto continuerai a tenermi il muso?- mi esco un bicchiere di latte e la guardo speranzosa.

-Fino a quando metterai un po' di buon senso in quella zucca vuota-

-Kayla? Non eravamo fatti per stare insieme e lo sai anche tu- sorseggio il mio latte macchiato mentre lei morde un biscotto.

- Benny? Ti consiglio di chiudere il discorso-

-Non chiudo proprio niente, affrontiamo il problema- mi alzo e sbatto le mani sul tavolo facendo alzare mia sorella infuriata.

-Senti signorinella, ti ricordo che sei sotto la mia tutela e ti consiglio di cambiare atteggiamento-

-Vorrei farti capire che Ty è solo un amico-

-Ty? Siamo diventati anche confidenziali vedo. Sono contenta per te. Se ti spezzerà il cuore non venire a piangere da me- gira le spalle e inizia a pulire la cucina.

-Andrò dal tuo futuro marito che mi capisce sicuramente meglio di te. Buona giornata-

Dopo aver scelto dei vestiti per il primo giorno di scuola e dato un bacino alla piccola di casa, corro a scuola.

Il mio mp3 mi tiene compagnia per tutto il tempo e arrivo all'inferno.

La cosa negative è che non conosco nessuno e mille occhi mi analizzano alla ricerca di difetti visibili giusto per sparlarmi dietro.

Tra la massa intravedo Giò che dopo avermi fulminato si gira verso un gruppetto di ragazzi. Il gruppo su internet trovato appena arrivati a Milano, aveva fruttato delle nuove amicizie.

Mi avvio all'entrata della scuola e qualcuno mi afferra dal polso.

-Ehiiiiii- mi trovo con la schiena perpendicolare al muro e due occhi verdi mi guardano divertiti.

-La piccola pulce viene in questa scuola allora- mi regala quel sorriso fantastico e per poco non mi sciolgo.

-Anche il ragazzo ribelle vedo- lo guardo da capo a piedi e se la ride divertito.

-Dolcezza io vengo a fare presenza e a collezionare sospensioni, niente di serio- si appoggia accanto a me uscendo una sigaretta.

-Di queste non ne hai più bisogno- prendo il pacchetto e lo butto per terra per poi pestarlo.

- Pulce questo non lo dovevi proprio fare- mi blocca al muro avvicinandosi al mio viso.

Divento fucsia e abbasso gli occhi sperando che non si rubi qualcosa che non deve.

-Che sei carina con questo rossore naturale- mi stringe una guancia.

-Lasciami in pace- lo spingo ed entro a scuola.


La giornata prosegue annotando ogni consiglio dei prof per raggiungere il livello dei miei compagni di classe. Che strazio, mi tocca studiare il 90% del mio tempo per non avere una bella bocciatura.

Esco da scuola con la musica a tutto volume attraversando l'entrata tranquilla.

- Diventerai sorda lo sai?- Ty aveva tolto una cuffia sostenendo di aver urlato il mio nome tre volte senza avere risposta.

-Evidentemente volevo evitare proprio di parlare con te- torno a sentire la musica ma lui mi blocca ridendo.

-Ti accompagno a casa vieni- mi tira dalla mano verso la sua moto.

-Ho un impegno non posso venire con te- mi allontano lasciandolo impietrito.

-E con chi sentiamo. Non hai amici- mi giro e tutto sommato aveva ragione, non conosco nessuno.

-In realtà mi aspettano qui dietro l'angolo. Ciao- agito la mano per salutarlo sfoggiando il mio miglior sorriso.

Continuo per la mia strada ovviamente da sola e dopo qualche secondo me lo trovo accanto sulla moto.

-I tuoi amici ti aspettano a casa per caso?- se la ride ed io aumento il volume della musica.

La sfortuna mi perseguita e l'mp3 si scarica, ottimo.

- Dai sali!- mi allunga il casco e alla fine cedo.

- Pulce volevi essere pregata? Sei proprio tosta- parte sgommando e mi stringo ancora di più a lui.

Arrivati a casa scendo e lo guardo malissimo. - Potevi anche andare ad una velocità normale non credi?-

-No, non credo. Volevo che mi stringevi più forte e ci sono riuscito- mi schiaccia l'occhio e oggi è proprio odioso.

- Mi fai entrare?- scende dalla moto e lo blocco subito.

-Sei pazzo? Mia sorella ti strangola se superi la soglia di casa-

Scoppia a ridere piegandosi in due e lo guardo malissimo perché non conosce mia sorella.

-Sei un cretino-

-Sei spiritosa pulce. Vorrei proprio vedere tua sorella ti prego, fammi salire anche perché stasera usciamo e lo deve sapere-

-Cosa? Hai bevuto? Hai la febbre? Forse è il fumo che ti sta mangiando tutto quanto-

-Dai andiamo- mi tira dalla mano e sto ragazzo non è proprio gestibile, quello che gli passa per la testa deve fare.

-Ty per favore - lo sto pregando con gli occhi da cucciolo ma lui suona al campanello.

Ad aprire è Kayla con la piccola in mano.

-Non hai le chiavi?- il suo sguardo passa sul mio accompagnatore.

-Benny stai scherzando? L'hai portato in casa mia?- mi guarda malissimo e io per la prima volta mi faccio piccola piccola abbassando il viso.

-Buongiorno, la colpa non è di Benny ma la mia. Vorrei solo presentarmi e comunicare che questa sera sua sorella uscirà con me. Ah io sono Tylor- allunga la mano verso Kay e lei inizia a ridere.

-Tu sei in punizione a vita- mi indica con un dito.

-Dato che parlare da persone civili non funziona, lei viene con me adesso. Buona giornata- mi trascina con lui per le scale sentendo le urla di Kay che rimbombano per tutto il palazzo e di sottofondo la piccola piangere.

Ero nei guai.

Probabilmente dovevo fare la cosa giusta cioè tornare in casa ma seguirlo mi piaceva di più.

Spazio autrice

Cosa succederà secondo voi? Benny dovrebbe ascoltare la sorella ed evitare Ty o semplicemente seguire il suo cuore?

Aspetto commenti o stelline baciiii

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