Pace fatta

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<< Dylan la smetti? Mi agiti..>>

Girava per casa in preda all'agitazione. '' non fare questo " " non fare quello" " siediti" era opprimente.

Continuo a sbuffare mentre lui mi prende tutto dalle mani << Ok... Tu ora esci ed io ti cucino qualcosa di buono ok?>>

Prendo il suo giubbotto e lo butto praticamente fuori casa. << Ciao amore >>

<< Finalmente sola>>

Le cose da fare erano tante ed io ero in preda al panico.

<< Cosa faccio per primo?>>

Il campanello suona e spero vivamente che non sia Dylan.

Alzo la cornetta del citofono << Chi è?>>

<< Tua sorella.... Siamo arrivati baby>>

Apro il portone e tiro un sospiro di sollievo.

<< Benvenuta famiglia>>

<< Amore di mamma >> mia madre è miracolosa. Crea sempre tragedie.

<< Sta bene la mia nanerottola?>> dice accarezzando la pancia. Ora pure i nomignoli? Andiamo bene.

<< Si mamma ma adesso dovete aiutarmi a sistemare per la festa>>

<< Siamo pronti capitano >> Benny era stranamente di buon umore e credo lo stia facendo solo per me perché il suo viso dimostra l'esatto contrario. Sembra che non dorma da giorni.

Dopo aver distribuito i compiti, ognuno si dedicava a svolgere tutto nel migliore dei modi, in caso contrario dovevano vedersela con me.

BENNY POV

Ok mettiamoci all'opera. Il mio compito è preparare la torta. In realtà dovrei far collaborare anche Gió ma non ne ho proprio voglia.

<< Cosa faccio?>>

<< Niente..>> biascico senza guardarlo.

I molteplici ingredienti sparsi sul tavolo, sono pronti per essere pesati.

<< Per me guardarti é meglio che fare una stupida torta ma se ti aiutassi... Restringeremo i tempi non credi?>>

<< Credo che stai parlando troppo>>

Lo odiavo con tutta me stessa per avermi dato la colpa di quel gesto. Doveva difendermi e starmi vicino e non capivo questi atteggiamenti infantili.

<<Senti Benny...>>

Dimezza le distanze e inizio ad agitarmi. Lui non mi era per niente indifferente, anzi. Le sue mani finiscono sui miei fianchi ed il suo petto combacia perfettamente alla mia schiena. Il suo viso accarezza il mio collo ed io sento un brivido percorrere tutto il corpo ma non devo cedere.

<< Facciamo pace?>>

Con una spinta lo allontano da me. << Non devo fare pace con nessuno>>

<< Quanto sei testarda...>>

Torna a sedersi corrugando il viso.

<< Non mi importa... Tanto è sempre colpa mia quindi...>>

<< Senti... Io mi sono semplicemente preoccupato per te ok? Volevo spaccargli la faccia ma mi sono trattenuto proprio come avresti dovuto fare tu>>

<< Certo la prossima volta gli faccio trovare tutto su un piatto d'argento. Magari mi inizio a spogliare da sola giusto per fare ciò che vuole>>

Tutto secondo il destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora