L'ora passa velocemente senza che io me ne accorga. La lezione di Biologia non è mai stata così interessante.
Al suono della campanella, raccolgo lo zaino ed esco dall'aula.
Raggiungo il mio armadietto per riporre i libri e prendere il quaderno di algebra per la lezione successiva.
Una mano si poggia sulla mia spalla, facendomi sobbalzare. Leo.
«Allora...dopo ci vediamo?.»
«Okay» è tutto ciò che riesco a dire.
Chiudo il mio armadietto e mi dirigo verso l'aula di algebra.
«Dove vai?» mi domanda.
«A lezione» rispondo continuando a camminare.
Aspetto che mi raggiunga, ma non lo fa e quando mi giro, noto che se n'è andato.
Le ore successive sembrano non passare mai. Continuo a tenere gli occhi fissi sull'orologio appeso alla parete, aspettando che la lancetta dei minuti si muova.
«Signorina Cooper?» mi sento chiamare.
Mi riscuoto e mi accorgo che l'intera classe è girata verso di me.
«Signorina Cooper? Si sente bene?» mi domanda la prof Bales.
«Si, si, mi ero distratta un attimo. Mi scusi.»
«Però stia attenta.»
La lezione riprende e, quando mi rassegno nel contare i secondi, la campanella suona.
Ho una fame da lupi. Mi fiondo in mensa senza neanche aspettare Leo.
La cosa strana è che è lui ad aspettare me.
«Cosa ci fai già qui?» gli domando sedendomi davanti a lui.
«La lezione di lettere è finita dieci minuti prima e ho pensato di aspettarti qui.»
«Non ce n'era bisogno», taglio un pezzetto di carne e me lo porto alla bocca.
«Com'è andata a lezione?» mi domanda.
«Diciamo bene» rispondo mangiando un altro boccone. «E a te com'è andata?» domando.
«Be', a dir la verità, in questo periodo non faccio altro che distrarmi.»
«A chi lo dici. Non so cosa mi stia succedendo...»
«Posso farti una domanda?»
«Spara.»
«Per caso hai incontrato Jase quando stavi venendo qui?.»
«No, perché?.»
«Chiedevo solo.»
«Davvero?»
«Non è niente. A proposito, lo sai che Erika è stata mandata in presidenza?» , tenta di cambiare argomento. Decido di dargliela vinta, anche perché voglio evitare situazioni imbarazzanti.
«Davvero?» esclamo sorpresa.
«Già. Ho sentito dire che si è ribellata contro la prof di storia perché non era d'accordo sul fatto che siamo noi la causa di questo schifo.»
«In che senso "schifo"?» , piego la testa di lato.
«Nel senso che questi cambiamenti climatici frequenti siano la conseguenza della nostra ignoranza.»
«Allora Erika è stata punita ingiustamente.»
«Vallo a dire a quella prof.»
Guardo l'orologio che ho sul polso e mi accorgo che è passata più di un ora da quando sono seduta qui con Leo.
«Si è fatto tardi. Devo tornare a casa» , mi alzo.
«Ti accompagno io» fa, alzandosi anche lui.
«Oh, no, non importa.»
«No, sul serio.Ti accompagno io», mi prende la cartella e se la mette in spalla.
«No, per favore. Non ce n'è bisogno.»
Si incammina verso l'uscita. Tento di fermarlo afferrandolo per il polso, ma lui non si ferma.
Non sarà poi così male fare quattro passi assieme a lui. D'altronde siamo amici. Solo amici.
«E va bene» concedo infine. «Però devo prima prendere un quaderno dal mio armadietto.»
«Okay.»
Raggiungiamo il mio armadietto e, quando digito il codice per aprirlo, cade per terra un foglietto.
Lo raccolgo e mi volto verso Leo, che arrossisce.
«Cos'è?» domando.
«Boh» risponde nervoso.
Sento che lui centra qualcosa. Lo apro, ma me lo toglie dalle mani.
«Ma che fai?»
Lo strappa e lo butta nel cestino lì accanto.
«Che stai facendo?»
«Ehm... » esita «è stato David a scriverlo. Prima ho visto che lo ha infilato nell'armadietto. Mi sa tanto che era un foglietto pieno zeppo di insulti. Già.»
«Ma che ne saprai tu! Non farlo più!.»
Vado dritta verso la porta, ma presto mi accorgo che ce l'ha lui il mio zaino.
«Lo zaino.»
Me lo porge e esco velocemente.
Che gli è saltato in mente? Deve sempre rovinare tutto. Non so cosa gli stia succedendo in questo periodo.
Meglio che mi sbrighi o arriverò in ritardo e non ho voglia di sentire mia madre ripetermi le stesse cose.
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FINALLY YOU || Shawn Mendes
Teen Fiction-Il mondo attorno a me sta cambiando. Lo percepisco. Sta succedendo qualcosa di strano che sta mettendo tutto sotto sopra.- Sandy, 16 anni, una vita davanti. Ogni singolo giorno per lei è una tortura. Sembra che il destino voglia impedirle di...
