Dopo quindici minuti decido di fermarmi. Devo ammettere che non mi ha fatto per niente male farmi un giro, giusto per riordinare i pensieri.
Mi siedo su una panchina lì affianco per riprendere fiato. Finalmente sento che quel peso che mi portavo dentro sta pian piano scomparendo. Lily mi manca terribilmente, ma sapere che il viaggio è andato bene mi tranquillizza un po'. Non riesco ancora a credere che Lily non sia qui con me in questo momento. La sua presenza era fondamentale nella mia vita e sapere che lei ora non è qui, mi rattrista parecchio. Ma d'ora in poi dovrò cavarmela da sola, con Erika al mio fianco.
Il cellulare mi vibra nella tasca, appena mi siedo sulla panchina. Lo estraggo e sblocco lo schermo. È mia madre, come sempre.
Torna a casa, stasera abbiamo ospiti.
Chi mai avrebbe potuto invitare? Beh, l'unica cosa che ho voglia di fare in questo momento è solo una doccia rinfrescante.
Però non mi va di vestirmi elegante solo per delle persone che, come al solito, nemmeno conosco. Sono sempre o colleghi di mia madre o parenti mai visti prima.
Sbuffo rumorosamente per poi alzarmi e dirigermi verso casa. Ormai il sole è calato dietro l'orizzonte, tingendo il cielo di un arancio brillante. Le ombre degli alberi ricadono sulla grande via principale della città e il tutto è decorato con le delicate luci dei lampioni sui marciapiedi.
In men che non si dica mi ritrovo davanti alla porta di casa. Entro, ritrovando mia madre indaffarata nell'apparecchiare la tavola.
«Serve aiuto?» domando, osservando i suoi tentativi di sistemare il centrotavola.
«Ehm... potresti passarmi quel centrino?» fa, indicandomi un pezzo di stoffa bianco ricamato posato sullo scaffale.
Lo afferro e glielo porgo, domandandole: «Chi verrà stasera?»
«I nostri vicini. Sono arrivati giusto oggi, dopo la partenza dei James» spiega.
«E chi sarebbero, scusa?»
«Li conoscerai, vedrai. Saranno qui tra...», osserva l'orologio sul polso sinistro, «...un'ora. Vai a lavarti che puzzi come non so cosa.»
Alzo gli occhi al cielo e mi dirigo sbuffando su per le scale, entrando poi in camera mia per prendere il beauty case. Raggiungo il bagno accendendo l'acqua.
I miei muscoli accaldati si rilassano appena entrano in contatto con l'acqua fresca della doccia. Chi sono i nostri nuovi vicini di casa? Potrebbero essere dei maniaci o degli psicopatici. No, impossibile. Conoscendo mia madre, non avrebbe mai avuto il coraggio di invitare dei fuori di testa. Magari sono una famiglia di musicisti, dallo stile classico, ma raffinato. Non sai mai chi può capitarti di fianco.
Mi insapono per bene e mi risciacquo i residui di sapone rimasti. Esco dalla doccia e inizio a prepararmi.
Decido di lasciare i capelli sciolti e fluenti. Traccio una sottile riga di eyeliner accompagnata da un leggero ombretto bianco.
Indosso un abito color azzurro acqua e sono pronta per questa "inutile cena".
Scendo le scale e mi accorgo di essere in anticipo. Strano, non mi è mai successo.
Mi vado a sedere sul divano aspettando i vicini. Non ho nessuna voglia di cenare con loro. Non mi va di fare la carina e sorridere costantemente apparendo così una ragazza felice, che in realtà non sono.
Il campanello suona, annunciando l'arrivo degli ospiti. Prima di aprire, mia madre mi raggiunge in salotto.
«Cerca di non farmi fare figure, per favore.»
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FINALLY YOU || Shawn Mendes
Teen Fiction-Il mondo attorno a me sta cambiando. Lo percepisco. Sta succedendo qualcosa di strano che sta mettendo tutto sotto sopra.- Sandy, 16 anni, una vita davanti. Ogni singolo giorno per lei è una tortura. Sembra che il destino voglia impedirle di...