Surprise party!

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Non so dove ci troviamo adesso ne dove mi stia portando, ma sono sicurissima che non stiamo andando al ristorante dove avevamo in programma di trascorrere la serata.

Non avrei dovuto accettare il suo invito. Non avrei dovuto lasciarmi convincere da Jake. Come ho potuto pensare che avrebbe fatto ciò che mi aveva promesso? 

Mi aveva detto che avremmo dovuto passare la serata a cena in un piccolo ristorante, ma evidentemente non ha mantenuto la parola.

Ed ora eccomi qui,  seduta accanto al mio amico a cercare di capire quali potrebbero essere le sue intenzioni.

La benda che porto legata sugli occhi inizia a pizzicarmi e a darmi fastidio. Non so per quanto riuscirò a resistere e la paura che il trucco possa essersi rovinato è tanta.

Il silenzio regna nell'abitacolo di quest'auto. Si sentono solo i nostri respiri. Ogni tanto Jake canticchia qualche canzone ma niente di più.

Volevo solo una serata tranquilla da trascorrere col mio amico. Perché deve essere tutto così difficile? Se ogni volta le cose si complicano come ora, finirò per non fidarmi più di nessuno.

«Hai intenzione di dirmi dove mi stai portando o no?» gli domando cercando di essere il più seria possibile.

Mi afferra la mano come per lasciare che mi fidi di lui. 

«Non manca tanto.»

«Ok, ma non ti ho chiesto questo.»  Sto iniziando ad infastidirmi. L'idea di scendere e andarmene mi sfiora la mente.

«Tranquilla, siamo quasi arrivati.» È una mia impressione o sta cercando di evitare di dirmi dove stiamo andando? Perché il tono della sua voce è la perfetta conferma che non ha intenzione di dirmi nulla.

«Jake, smettila di girarci intorno e dimmi dove diavolo siamo!»  Il modo in cui glielo dico tradisce la mia agitazione.

La macchina frena di colpo mandandomi quasi fuori dal finestrino. Inserisce veloce il freno a mano e scende dall'auto.

«Jake! Jake!» Comincio a tastare il parabrezza e tutt'intorno per cercare di trovare la maniglia per uscire.

La portiera si spalanca e un paio di mani mi afferrano il braccio trascinandomi con delicatezza fuori.

«Sono solo io, tranquilla» mi sussurra all'orecchio.

«Dove cavolo siamo? Spiegamelo.»  Passo le mani lungo il vestito per cercare di sistemarmelo.

«Lo scoprirai fra poco. Ora dammi la mano.» Gliela porgo senza pensarci troppo. 

Questa situazione non mi piace per niente. Credevo e speravo che sarebbe stata una serata tranquilla senza colpi di scena come questo.

Il mio cuore prende a battere ad una velocità innaturale e quasi me lo sento esplodere nel petto.

Non riesco a  vedere molto con questa benda davanti agli occhi, ma riesco a intravedere alcune sagome e sono quasi sicura che ci troviamo in un parcheggio.

«Jake, per favore dimmi dove mi stai portando. Non ce la faccio ad aspettare.»  Una fresca brezza mi sfiora la pelle facendomi venire i brividi lungo le braccia e per tutta la schiena.

Il calore che mi conferisce la mano di Jake riesce un po' a tranquillizzarmi. Almeno per riuscire a calmarmi dall'agitazione che fin'ora si è impadronita del mio corpo.

Il rumore di una porta che si spalanca mi giunge forte e chiaro alle orecchie. Ci inoltriamo in quello che mi sembra un lungo corridoio simile a quello della scuola.

FINALLY YOU || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora