The beggining of the End

175 15 18
                                    

Il ticchettio delle lancette dell'orologio appeso alla parete di camera mia riecheggia nel silenzio che in questo momento regna attorno a me. Sono le 17:00 e tra un'ora Jake passerà a prendermi per andare all'appuntamento. Ho cercato di dirgli di venire un po' più tardi, ma non ha voluto darmi ascolto.

Continuo ad alzarmi per andare davanti allo specchio. Ho paura che il trucco possa essere colato o che i miei capelli si siano spettinati dopo ore e ore di messa in piega. Ma d'altronde non è una cosa grave. Per Jake sarei bellissima anche acqua e sapone...Ma chi vogliamo prendere in giro. Non posso farmi vedere in pessime condizioni davanti al mio "amico". Farei solo una brutta figura.

Non ci tengo particolarmente a festeggiare i miei 17 anni, ma penso che Jake si sia impegnato molto per organizzare questa serata al meglio. Perciò lo accontenterò. Farò un piccolo sforzo solo per vederlo felice.

Il tempo sembra passare a rallentatore dal momento che non ho nient'altro che starmene seduta sul letto a girarmi i pollici. 

Mi alzo per andare ad aprire la finestra. Ho bisogno di prendere una boccata d'aria per rilassarmi e per rinfrescarmi un po' i pensieri. 

L'immagine di Leo e Jenny insieme continua a scorrermi davanti agli occhi nonostante io cerchi di impedire alla mia coscienza di ricordarmi che quell'arpia è in città.

Il leggero e tiepido venticello di pre-estate comincia a tingere l'aria rendendola meno sopportabile. Fino a qualche settimana fa si stava bene, la temperatura non era ne calda ne fredda, ma ora sembra iniziare a scaldarsi sempre più. E il mio odio per la stagione estiva sta iniziando a farsi sentire.

Il sole è quasi al termine del suo cammino nel cielo limpido di Boston, mentre una leggera foschia ricopre la città e i dintorni. I colori del rosa e dell'arancio cominciano a dipingere la volta celeste creando quell'atmosfera che amo tanto: il tramonto.

Osservo ogni dettaglio del paesaggio davanti a me: le macchine corrono veloci sulle strade occupate dal traffico serale. I lampioni dei marciapiedi cominciano ad accendersi uno dopo l'altro pronti per illuminare l'oscurità che poco alla volta sta calando sul mondo.

I miei occhi viaggiano da una parte all'altra colpiti dai magnifici colori del crepuscolo.

Ma all'improvviso si fermano su qualcosa, o meglio, qualcuno: Leo. Sta correndo velocemente verso la sua auto parcheggiata sul margine della strada. Tra le mani tiene una pila di scatoloni marroni che dalla sua espressione paiono sembrare molto pesanti.

Cosa dovrà farci con quegli scatoloni? 

Li poggia sui sedili posteriori e, con una velocità innaturale, salta in auto partendo spedito. Che fretta ha? 

Controllo l'ora sul cellulare: 17:50. Tra dieci minuti Jake sarà qui.

Devo sbrigarmi. Richiudo la finestra e corro in bagno per sistemarmi un'ultima volta. Mia madre al piano di sotto sta cucinando qualcosa e lo si capisce dall'invitante profumino che sta iniziando a profumare l'aria.

Trucco: OK.

Capelli: OK.

Abito: OK.

Voglia di vivere: non ci siamo.

Prima di scendere e prepararmi per uscire, mi costringo ad assumere un'espressione accettabile, o almeno un po' più "sorridente" di quella che ho dipinta in volto in questo preciso istante.

Il telefono poggiato sul ripiano del lavabo suona annunciando l'arrivo di un nuovo messaggio: Jake.

Sto arrivando principessa.

FINALLY YOU || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora