La scuola è finita pochi minuti fa, e sinceramente non sono molto contenta di ritornare a casa. Perché questo significa che tra poche ore mi spetterà la cena con i ragazzi. Ho veramente paura di fare una brutta figura stasera, di essere derisa da tutti.
Lo so, ci saranno anche i loro genitori ma non significa che non si comporteranno da sbruffoni.
Sono preoccupata e l'unica cosa che adesso ho intenzione di fare è di non darlo a vedere.
«Come mai quell'espressione?» mi domanda Jake osservandomi. Missione fallita. Brava Sandy.
«Ehm...niente» rispondo spostando lo sguardo verso il finestrino.
«Sicura?A me puoi dirlo.»
«In realtà sono preoccupata per stasera.» Jake mi poggia una mano sulla coscia prima di rispondere: «Non ce n'è assolutamente bisogno. Vedrai, andrà tutto bene.»
Lo spero, penso.
«Oggi i ragazzi si sono comportati male, ma una volta che li conosci non sono delle brutte persone. Anzi, con loro ti diverti sempre. Possono sembrare antipatici ed egoisti, ma ti assicuro che sono esattamente l'opposto.»
«Sul serio? Allora come mai oggi mi hanno presa in giro?»
«Si divertono così. Ci sono alcuni che per divertirsi vanno alle feste, loro invece amano scherzare su ogni cosa. Quella di oggi non era una presa in giro, stavano solo scherzando. Tu ovviamente, non conoscendoli, ti sei offesa. E hai perfettamente ragione.»
«Non lo so...» Non sono sicura che loro siano come me li ha descritti Jake. Magari per lui è diverso dato che li conosce da più tempo. Ma so che non mi abituerò mai all'idea che Erika frequenti quel tipo di persone. Mi deve ancora delle spiegazioni quella ragazza.
Dopo una decina di minuti, siamo davanti al vialetto di casa mia.
«Ci vediamo stasera!» saluto Jake scendendo dall'auto. Mi avvio lungo il vialetto e prima di entrare mi volto e gli faccio un cenno con la mano. L'auto riparte seguita da un rumoroso rombo.
Jake è stato così gentile da riportarmi anche a casa. Non lo ringrazierò mai abbastanza questo ragazzo.
«Mamma! Sono a casa!» grido entrando, ma nessuno mi risponde.
Poso lo zaino in camera e vado in cucina a prendere qualcosa da mangiare. Mia madre è ai fornelli, impegnata a preparare piatti complicatissimi per la cena di stasera. È insolito vederla così, in genere cucina cose molto semplici.
Prendo una mela e me ne ritorno in camera prima che le venga in mente di reclamare il mio aiuto. Metto un po' di musica e ripenso a Leo.
Non riesco a togliermi dalla testa il nostro bacio. Non so se sia stata una cosa giusta o sbagliata. Ma per la prima volta mi sento sicura di me stessa. Decido di inviare un breve messaggio ad Erika per qualche consiglio e per delle spiegazioni riguardo al gruppo, e per due ore non faccio altro che fingere di mettere in ordine la stanza in attesa di una sua risposta. Ma non ricevo nulla,
Quindi inizio a prepararmi per la noiosissima cena che mi aspetta. Spero solo che i ragazzi non mi mettano a disagio.
Vado in bagno per sistemarmi i capelli e subito dopo mi raggiunge Oliver. Indossa una camicia celeste e un paio di pantaloni scuri. Lo osservo trafficare con la cravatta nera che porta legata al collo.
«Ti serve aiuto?» gli domando posando la lacca accanto al lavandino.
«Sì, non riesco a sistemarmela.» Si avvicina lentamente con la cravatta tra le mani.
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FINALLY YOU || Shawn Mendes
Teen Fiction-Il mondo attorno a me sta cambiando. Lo percepisco. Sta succedendo qualcosa di strano che sta mettendo tutto sotto sopra.- Sandy, 16 anni, una vita davanti. Ogni singolo giorno per lei è una tortura. Sembra che il destino voglia impedirle di...