Anonymous letter

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Non mi sono mai piaciuti gli ospedali. Non so il motivo. Forse perché so che ci vivono milioni di batteri. Ma se non ci fossero, l'uomo non potrebbe essere ancora presente sulla Terra.

Varco la grande porta che conduce ai corridoi principali. Inizio a scorrere ogni targhetta delle stanze fino ad arrivare a quella di Mike. Melody mi anticipa, superandomi per fiondarsi su di lui. È letteralmente in lacrime. Non l'ho mai vista così triste. La raggiungo sedendomi sulla sedia accanto al letto.

«Come ti senti?» le domando osservando Mike. Non è cambiato affatto dall'ultima volta che l'ho visto. È sempre nella stessa identica posizione. Moltissime bende gli fasciano il viso e le gambe, mentre le braccia sono totalmente ingessate. L'unica parte libera sono gli occhi e il naso per poter respirare. Il resto del corpo è completamente bendato.

«Sento un forte dolore al petto. Non pensavo fosse ridotto così» risponde con un filo di voce.

Gli accarezza la mano e comincia a lasciarci dei piccoli baci sul dorso. Mi addolora vederla così. In questo stato. Non sembra lei.

Acuti suoni intermittenti riempiono il silenzio presente.

«Andrà tutto bene. Ci sono io qui con te» gli sussurra. Un piccolo sorriso mi spunta alla vista di questa scena. Sono veramente una coppia fantastica.

«Guarirà» la rassicuro. Annuisce asciugandosi gli occhi con un fazzoletto. Afferrala sua borsa e la apre estraendo una scatolina.

La poggia su comodino e toglie il coperchio, rivelando un ciondolo.

«È bellissimo» le dico. Lo alza e lo adagia sul collo di Mike. È una piccola chiave d'argento.

«Rappresenta noi. In qualsiasi momento e ovunque vada lui riuscirà sempre ad aprirmi il cuore con la sua chiave.»

Sono dolcissimi. Una lacrima mi scivola sul viso. «Vi lascio soli» le comunico alzandomi. Mi sorride per poi riconcentrarsi su Mike.

Esco dalla porta il più velocemente possibile. Gli ospedali non mi sono mai piaciuti e mai mi piaceranno. Attraverso il grande viale e inizio a raggiungere casa.

Mi sento sola. Sola perché non ho nessuno di cui fidarmi. Erika in questo periodo non è molto presente e credo che per un po' non potrò contare sul suo aiuto. Lily ha un tumore ed è a centinaia di chilometri da me. Leo mi evita. Mike è in coma. L'unica rimasta è Jake, ma lasciamolo da parte. È una sensazione bruttissima. Sento come un vuoto dentro, impossibile da colmare.

Non c'è niente in grado di migliorare le cose. Sta andando tutto a rotoli. Vorrei poter tornare indietro e correggere i miei errori. Ma si sa... è impossibile. Non so cosa fare. Cosa pensare. Mi sento del tutto inutile in questo momento.

Vorrei una vita perfetta. Un corpo perfetto. Una famiglia perfetta. Ma niente di ciò è possibile.

L'unica cosa che mi rimane da fare e starmene seduta ad aspettare che qualcuno bussi alla porta.

Dopo 20 minuti di camminata, arrivo finalmente a casa.

Apro la porta ed entro.

«Dove sei stata fino adesso?» urla mia madre irrompendo in soggiorno.

«A fare un giro.»

«Mi stavo seriamente preoccupando! Hai idea di come ci si senta a sapere che la propria figlia è là fuori da sola? Soprattutto di sera!»

«Scusa. Non volevo. Ho incontrato Melody e siamo andate a trovare Mike in ospedale» tento di spiegarle.

A questa risposta sembra calmarsi.

«La prossima volta avvertimi, così evito di agitarmi» mi dice infine.

«Lo farò.» Faccio per andarmene, ma mi ferma dicendo: «Tra poco si cena.»

Mi alzo dal divano e salgo le scale per raggiungere camera mia. Mi butto letteralmente sul letto sprofondando nel materasso.

Senza neanche accorgermene, faccio cadere una busta che stava posata sul cuscino. Mi rotolo sul letto fino a raggiungere il lato opposto e allungo un braccio per afferrare la lettera.

La apro delicatamente, facendo attenzione a non strappare la carta. Al suo interno contiene un foglio celeste scritto interamente a mano. Comincio a leggere.

"Ti prometto che un giorno sarò lì accanto a
te, ti terrò sana e salva. Proprio ora è
abbastanza pazzesco e non so come farlo
fermare o farlo rallentare.
So che ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare e io non posso restare, quindi lascia che ti tenga tra le mie braccia ancora un po' adesso.
Prendi un pezzo del mio cuore e rendilo tutto tuo, così quando saremo distanti tu non sarai mai sola, mai sola.
Non sarai mai sola, quando ti manco chiudi gli occhi. Magari potrò essere lontano ma mai andato. Quando ti addormenti la notte ricorda solo che siamo distesi sotto le stesse stelle."

Non avrei mai pensato di trovare il coraggio di scriverti una lettera. Tutte le volte che tentavo, fallivo miseramente. Ma in questo momento tu starai tenendo in mano quella che per me è la cosa più importante.

Ho scritto questa canzone solamente per te, per dirti quanto sei speciale. Sono una persona che fa molta fatica ad esprimere ciò che prova. Soprattutto con la persona che ama. Ma questo non significa che non ci provi. Tu lo sai, mi conosci bene. Ti starai chiedendo chi possa essere, ma sono sicuro che già lo sai.

Da quando ti conosco, non ho mai smesso di pensarti. Ormai il tuo volto è impresso nella mia mente. Quando chiudo gli occhi vedo il tuo sorriso, Sei parte di me. Non posso continuare a negarlo. È strano da dire, ma finalmente ce l'ho fatta. Mi hai rubato il cuore ed ora lo tieni stretto. Non posso averti accanto, ma posso comunque osservarti da lontano. Spero che tu riesca a comprendere quanto sei speciale per me. Sei il mio tutto e con questo chiudo la famosa lettera che da tanto volevo scrivere.

TI AMO.

Non ho parole. Mai nessuno mi aveva scritto una lettera. Non pensavo che io potessi essere così importante per qualcuno.

La cosa strana è che la canzone l'ho già sentita. Non mi ricordo precisamente, ma non mi è nuova. Sono sempre stata una sorta di delusione e sapere che finalmente per qualcuno sono importante, è fantastico. Non avevo mai provato una sensazione del genere. Questa persona anonima ha saputo farmi sorridere. Devo scoprire di chi si tratta. Ha scritto che io la conosco bene. Quindi deve trattarsi di qualcuno in particolare. Prendo la busta e la apro per verificare che non ci sia nient'altro. Stranamente trovo un quadrifoglio. Non riesco a capirne il significato. Per quale motivo un quadrifoglio?

Una domanda inizia a farsi spazio nei miei pensieri: Come avrà fatto a raggiungere camera mia? Non credo sia stata mia madre a portarla fin qui. Non voglio pensarci. Inizio a rileggerla lentamente, così da capire il vero significato del testo.

FINALLY YOU || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora