35. Consolandola

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Raimundo decise di raccontare a don Anselmo tutta la storia, ma non si aspettava che ricordare tutto quello che aveva passato con Francisca gli facesse quell'effetto. Il prete notó la sua difficoltà ad andare avanti con il racconto e decise di chiudere la discussione.

Alla locanda arrivó Tristan, doveva parlare con Raimundo
-ho un problema. Il padre di Pepa non vuole che stiamo insieme e minaccia di non farmela più vedere, a meno che io non vada in guerra a combattere per la Spagna. In quel caso, al mio ritorno non si opporrà-.
Raimundo non sapeva cosa dirgli; se fosse capitato a lui, sarebbe corso al fronte per poi poter tornare da Francisca, ma era pericoloso e voleva troppo bene a Tristan. L'unica cosa che riuscì a dire fu:
-forse dovresti dirlo a tua madre, lei saprà cosa fare. Se tu dovessi partire lei ne soffrirebbe troppo-.
Tristan lo sapeva, ma aveva deciso: amava Pepa e sarebbe riuscito a sposarla.
Aspettó che tutti andassero a dormire, scese nello studio, lasció una lettera per sua madre dove le spiegava i motivi che lo avevano obbligato a prendere quella decisione e partì, sicuro di tornare.
Quando Francisca la mattina dopo lesse la lettera scoppió in lacrime, era terrorizzata all'idea che suo figlio fosse a combattere. Quella sera, era nello studio, si era fermata a guardare fuori dalla finestra, cercando qualsiasi cosa che la potesse consolare.
Ma quello di cui aveva bisogno, in quel momento stava aprendo la porta dello studio
-buonasera Francisca-
lei si giró di scatto e lo vide
-Raimundo, che diavolo ci fai qui?-.
-so che Tristan è partito. Volevo sapere come stavi-
chiuse la porta e si avvicinó verso la finestra.
-come credi che stia? Mio figlio rischia di morire per una ragazza che per lui non ha fatto nulla!-
Raimundo sapeva che quelle parole erano dettate dal dolore, e che quello di cui aveva bisogno Francisca era qualcuno con cui potersi sfogare. Si sedettero sul divano e Raimundo cercó di consolarla, per quanto possibile
-io sono sicuro che tornerà sano e salvo, e sai perchè? Perchè è tuo figlio e, come te, non si arrende mai-
a questo punto Francisca alzó il suo sguardo, fino ad incontrare quello di lui.
-io mi sono arresa Raimundo, tanti anni fa-.
-io so che non è così, anzi, non hai mai smesso di lottare per te e per i tuoi figli. Non mollare proprio adesso-.
Francisca si alzó, dandogli le spalle, e scoppió in lacrime. Raimundo le andó in contro e senza pensarci troppo, la abbracció. Sembrava che il tempo si fosse fermato, che quei diciotto anni non fossero passati, perchè erano ancora lì, loro due, insieme, contro tutto e tutti. Rimasero abbracciati per minuti interi, quando bussarono alla porta
-che cosa c'è Rosario?-
chiese Francisca
-è il generale francese, non mi ricordo il nome, dice che vuole parlare con voi signora-.
Dallo studio uscì soltanto lei; non voleva che si sapesse della visita di Raimundo.
-che cosa desiderate generale? È tardi e stavo andando a dormire-
per quanto si fosse presentato cordialmente, a Francisca quell'uomo non piaceva e il fatto che si presentasse sempre in casa sua senza preavviso e senza essere invitato, ancora meno. -sì, lo so perfettamente e vi chiedo scusa. Volevo solo informarvi che chiunque aiuterà chi è contro di noi verrà arrestato e giustiziato- Francisca lo guardó confusa
Ae me lo state dicendo perchè..?-
lei non si era mai immischiata in fatti politici e ancora meno in quelli di guerra
-ve lo dico perchè so che il marito di vostra sorella non ci appoggia e non perde occasione per ribadirlo. Immagino che voi non vogliate che gli accada qualcosa di male, no? Quindi vi consiglio di fargli capire che se tiene la bocca chiusa sarà meglio per tutti. Se sono venuto a dirlo a voi è stato solo per discrezione. Buona notte donna Francisca-.
Appena chiuse la porta, Raimundo uscì dallo studio e Francisca si giró verso di lui
-bravo, adesso vuoi farti ammazzare?-
cercava di cammuffare la preoccupazione con la rabbia, ma Raimundo la conosceva troppo bene e non lo avrebbe potuto ingannare.
-io non ho fatto niente, e se ha qualcosa da dirmi che me lo dica in faccia, invece di usarlo come scusa per venire qui alla Villa da te-. Senza dire un'altra parola se ne andó, ma non prima di averla rassicurata un'ultima volta sulla sorte di Tristan.

Siempre juntos - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora