Siempre juntos - Raimundo&Francisca

42. Il processo

-vi dico che non sono stato io! Sono innocente, come ve lo devo dire?!-
era lì da più di quattro ore, avevano cercato di farlo confessare in tutti i modi, ma lui era irremovibile, era innocente e lo avrebbe dimostrato.
Cominció il processo: il suo avvocato era il fratello di don Anselmo, Marciàl. Non era il più brillante, ma era l'unico che poteva permettersi. A turno, tutti gli abitanti testimoniarono davanti al giudice e tutti dicevano la stessa cosa: Raimundo era troppo buono e onesto per poter uccidere qualcuno alle spalle.
Fu il turno di Tristan. L'avvocato di Salvador si avvicinó per fargli le sue domande
-signor Castro, voi pensate che il signor Ulloa avrebbe potuto uccidere vostro padre?-
-assolutamente no-, rispose deciso Tristan.
-non ha mai avuto discussioni con vostro padre?-.
Ci pensó un attimo, poi rispose
-che io sappia no. Raimundo è un uomo onesto, che non avrebbe avuto alcun motivo per uccidere mio padre-.
L'avvocato Jimenez riservava le domande migliori per Francisca, perchè era convinto, con le sue risposte, di poter incastrare Ulloa.
-donna Francisca, vostro figlio ha assicurato che l'imputato non aveva motivi per uccidere vostro marito, ma io non ne sono così sicuro-
ci fu un mormorio che si propagó velocemente per tutta l'aula, che solo l'intervento del giudice fece smettere.
-non capisco che cosa vogliate dire avvocato- rispose Francisca.
-io credo voi lo sappiate benissimo signora. È nota l'opinione che il signor Ulloa ha di voi-. Francisca impallidì e, questa volta, nessuno fiató. Cercó di pensare velocemente a come rispondere a Jimenez senza pregiudicare Raimundo
-è vero, da giovani siamo stati fidanzati, ma è finito tutto più di vent'anni fa-.
L'avvocato peró sapeva che avrebbe dovuto insistere su quel punto
-finito è una parola relativa, signora. Magari l'imputato voleva aiutare la sua vecchia fidanzata-
Francisca stava per perdere il controllo, ma non voleva dire nulla senza pensare.
-vi dico di no! Nessuno sapeva della mia situazione con Salvador, ancora meno Raimundo, quindi per favore smettetela-.
Se lei era stata convincente, Paco il pastore lo fu ancora di più.
-signore, voi avete affermato di aver visto il signor Castro, che veniva dal paese, dirigersi verso casa sua. Avete visto anche qualcun'altro?- chiese Jimenez.
Ci fu un attimo di silenzio, nel quale il pastore riflettè se parlare o no, poi disse
-in realtà sì. Qualche minuto dopo vidi Raimundo che percorrera la stessa strada-. Raimundo sospiró rassegnato; Ormai era spacciato, sperava che nessuno l'avesse visto, ma a questo punto poteva solo continuare a dichiararsi innocente e sperare che qualcuno arrivasse e ponesse fine a quell'incubo. Francisca era pienamente convinta della sua innocenza, ma cosa ci faceva Raimundo alla Villa quella mattina?.
Il giudice ritenne concluso il processo. Non passó molto tempo prima del giorno della sentenza: stava per essere emessa, quando il giudice venne interrotto
-signor giudice, vorrei testimoniare-.
Tutti si voltarono, e nessuno riusciva a credere ai propri occhi.