26. Faccia a faccia

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La riabilitazione fu molto lunga, ma Anita e Sergio lo avevano aiutato molto. Il medico si era raccomandato di non alterarlo, quindi gli avevano detto che Francisca era partita per le Asturie credendolo morto, perchè aveva bisogno di riprendersi, ma che sarebbe tornata presto.
Non immaginava che la ragazza fosse nella sua casa di sempre, sentendosi più sola che mai. Ora il suo unico scopo nella vita era fare il bene di suo figlio, vivere per lui.

Era nel letto a riposare, quando Salvador entró nella stanza
-vuoi andare a fare una passeggiata in paese? Io potrei accompagnarti-.
Non le piaceva affatto stare in sua compagnia, ma aveva voglia di sgranchirsi le gambe. Ormai era al settimo mese di gravidanza e non sarebbe riuscita a fare tutta quella strada da sola. Arrivarono fino alla piazza, quando Francisca si fermó
-ho sete, entriamo a prendere qualcosa alla locanda-.
Salvador odiava quel posto, ma cercava di essere premuroso con lei, in fondo mancava poco alla nascita di suo figlio e non voleva agitarla.
Stavano per entrare, quando la porta si aprì.

Si trovarono faccia a faccia, dopo mesi. Francisca restó immobile, confusa, non riusciva a credere di avercelo davanti; non era possibile. Lui era morto, gliel'avevano detto tutti! Sentiva il vuoto intorno, in un secondo si era resa conto che l'avevano ingannata, nessuno escluso, nemmeno tata Leonor. Raimundo da parte sua aveva capito che quello che gli avevano raccontato  era solo una bugia e la sua espressione cambió radicalmente quando vide la fede al suo dito e Salvador proprio dietro di lei.
Era furioso, ferito. Si giró per andare nella sua stanza e restarci fino al giorno seguente, quando un gridó lo fece tornare sui suoi passi. Francisca si teneva il ventre con una mano, visibilmente sofferente. Salvador si avvicinó a lei
-che cosa succede? È il bambino?-
Francisca riuscì ad assentire con la testa
-credo stia nascendo-.
Salvador chiese se qualcuno potesse andare ad avvisare don Julian, ma Francisca non avrebbe fatto in tempo a tornare alla Villa, non ce l'avrebbe fatta.
-non puó tornare alla Villa, temo che il bambino dovrà nascere qui- disse Sergio.
Nel frattempo, l'uomo che era andato a cercare don Julian tornó
-mi dispiace, il dottore non c'è e mi hanno detto che non potrà tornare prima di questa sera-.
Ora Francisca era disperata: se non c'era il medico, lei e suo figlio sarebbero morti.
-Raimundo, tu sai cosa fare! Mi ricordo che sei anche andato ad aiutare don Julian con una partoriente-
le parole di Anita ammutolirono tutti, ma aveva avuto una grande idea. Era l'unica cosa da fare. Salvador non era molto convinto, neanche Francisca a dire la verità, sarebbe stata una situazione veramente scomoda. Raimundo tentó di scusarsi, di dire che non era all'altezza, ma i dolori aumentavano e non c'era tempo da perdere.

Siempre juntos - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora