48. Raimundo contro Marta

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Aveva mandato una domestica a chiamare Elena, voleva che conoscesse suo padre. L'incontro fu molto emozionante, si abbracciarono e entrambi scoppiarono in lacrime. Lei era felicissima di aver scoperto la verità, ma per il momento preferì non dire nulla agli altri.
Raimundo, peró, aveva deciso di sistemare questa storia una volta per tutte; avrebbe parlato con Marta quella sera stessa e le avrebbe chiesto di annullare il loro matrimonio.
-ciao, dove sei stato oggi pomeriggio?- gli chiese appena entrato.
-ero alla Villa- l'espressione sul volto di Marta cambió, diventando visibilmente tesa.
-e come mai?- disse, cercando di dissimulare.
-Francisca mi ha fatto chiamare, doveva parlare con me- e senza attendere oltre, le raccontó tutto.
Quando arrivó alla parte più difficile ebbe un attimo di esitazione, fece un respiro profondo e continuó
-per questo, credo che la soluzione migliore per tutti sia l'annullamento del nostro matrimonio-.
Lei era incredula e furiosa allo stesso tempo
-sei impazzito? Come diavolo pensi di ottenerlo l'annullamento, eh? Che motivo vuoi usare per chiederlo?-.
Purtroppo aveva ragione, non c'era nessun motivo apparentemente valido per cui la Sacra Rota accettasse la richiesta, ma sperava di avere la collaborazione di sua moglie per trovare una soluzione che andasse bene ad entrambi; collaborazione che ovviamente non ottenne.
-sei pazzo se pensi che ti lasci andare per stare con lei!-.
Decise di non insistere oltre, si alzó e andó a dormire.
La mattina ne parló con Francisca:
-quella maledetta non ha ancora capito con chi ha a che fare- urló.
-Francisca, calmati. È un suo diritto e che ci piaccia o no, lei è dalla parte della ragione-
le disse, cercando di calmarla.
-devo trovare qualcosa con cui ricattarla- continuó Francisca
-no, non fare niente di illegale o di stupido. Troveremo una soluzione, ma con metodi civili- puntualizzó Raimundo.
Passarono la mattina intera cercando di trovare un modo per poter essere felici insieme, ma per quanto ci pensassero, la soluzione sembrava non esistere.

Mauricio aveva ricevuto l'ordine di aiutare Elena a portare le sue cose alla Villa. Francisca aveva insistito perchè venisse un sarto a prenderle le misure per rifarle il guardaroba. Ció nonostante, la ragazza aveva voluto tenere alcune cose del suo passato. Era nella sua nuova stanza, seduta sul letto e aveva in mano il libro preferito di Carmen. Era profondamente ferita; non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere da lei, in fondo le aveva dato amore e l'aveva cresciuta. Sentì bussare
-avanti- disse.
Francisca entró e si sedette anche lei sul letto.
-ti piace la tua stanza?- le chiese dolcemente
-per me è anche troppo. Non ho mai avuto così tante cose-.
Per Elena era un sogno, e sua madre, per quanto avesse sentito cose brutte su di lei, le sembrava la donna più buona del mondo.
-che cos'hai lì?- le chiese Francisca, indicando il libro.
-era il suo libro preferito e anche a me piace molto-.
Non voleva sentir parlare di quella donna, ma sapeva che non avrebbe potuto cancellarla dal cuore di sua figlia da un giorno all'altro.
-e con mio padre? Come vanno le cose?- domandó Elena.
-male. Marta non vuole concedergli l'annullamento e non riusciamo a trovare altri modi per ottenerlo senza il suo consenso-.
Le faceva male vedere sua madre così sconsolata, e cercó di tirarle su il morale
-vedrete che una soluzione esiste e la troveremo-.
Francisca le sorrise, ma non era così sicura come sua figlia. La lasció tranquilla a leggere il libro, ignara che la soluzione ai suoi problemi fosse proprio in quelle pagine.

Siempre juntos - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora