49. "Sapeva chi aveva sparato"

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Adorava quel libro, soprattutto la parte centrale, per questo decise di leggere direttamente quella, saltando il resto. Aprendo le pagine, una lettera cadde sul letto: "Per Francisca Montenegro".
Avrebbe voluto aprirla, ma era sicura che sua madre la avrebbe messa al corrente del contenuto. Decise quindi di consegnargliela. Scese le scale e si diresse verso lo studio, dove Francisca stava cercando di far quadrare dei conti della tenuta.
-posso disturbarvi?- chiese Elena
-certo, entra pure-.
Si sedette di fronte a lei
-nel libro che stavo leggendo c'era questa lettera per voi, da parte di mia..- si fermó.
Non voleva pronunciare quella parola davanti a lei che era la sua vera madre, ma aveva bisogno di tempo per abituarsi. -..di Carmen- concluse. Francisca la guardó stupita
-non so perchè si trovasse lì, forse era sicura che io la avrei trovata- disse Elena.
Uscì, per lasciargliela leggere tranquillamente. Francisca non sapeva che cosa potesse esserci scritto, forse confessava di aver preso la bambina, pensó. Si sedette e cominció a leggere.
"Signora Montenegro, se sta leggendo questa lettera, vuol dire che io saró lontano". Saltó la parte in cui spiegava come era riuscita ad andarsene con sua figlia, soffriva ancora troppo  per quello che era successo, e passó alla parte successiva.
"Io sono pentita di quello che ho fatto, ero accecata dalla gelosia e dall'invidia, peró ora mi sono resa conto di aver fatto una cosa orribile e vorrei rimediare. Non so se quello che vi diró potrà esservi d'aiuto, ma prendetelo come segno di buona volontà. Come certamente saprete, sono stata l'amante di vostro marito per il tempo che ho trascorso alla Villa e lui si confidava con me. Una notte, mi disse che sapeva chi aveva sparato a Raimundo Ulloa".
Francisca dovette fermarsi per un momento; aveva sempre pensato che non fossero stati nè suo padre nè Salvador, non era il loro modo di agire, ma aveva quasi dimenticato quel brutto momento della sua vita. Si sistemó gli occhiali e proseguì:
"mi disse che poteva essere stata solo una persona, colei che aveva letto un biglietto che voi avevate dimenticato in camera vostra..". Non poteva crederci. Non aveva mai pensato a lei, non avrebbe potuto esserne capace. Doveva andare avanti a leggere quella lettera, perchè non trovava un senso a quello che aveva appena scoperto.
"So che non crederete alle mie parole, ma sono sicura di quello che dico. Marta lesse il messaggio e, accecata dalla gelosia, vi seguì. Era buio e c'era nebbia, era molto difficile vedere oltre il proprio naso e lei non riuscì a distinguere le vostre figure. Sparó un colpo, che ferì don Raimundo, ma lei confessó a Salvador che la pallottola era destinata a voi. Voleva uccidervi, perchè era convinta che così Raimundo sarebbe rimasto al suo fianco. So anche che Salvador minacció il signor Ulloa di farvi del male, se lui non avesse sposato Marta. So che non posso essere perdonata per quello che ho fatto, ma spero almeno, in parte, di aver rimediato.
Carmen".

Siempre juntos - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora