51. Capitolo finale

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Avevano compilato tutti i documenti e li avevano consegnati a don Anselmo perchè velocizzasse le pratiche dell'annullamento.
Raimundo ora viveva alla Villa, ma andava tutti i giorni alla locanda per stare con Emilia e Sebastian. Tristan e Soledad erano stati messi al corrente della verità su Elena e entrambi ne erano entusiasti.

Francisca stava leggendo un libro in salone, quando Elena si sedette accanto a lei, prendedole il libro.
-dobbiamo parlare- le disse. -dimmi tesoro, è successo qualcosa?- Elena non riuscì a trattenere un sorrisino -bhe, ditemelo voi. Vi sposerete con mio padre o no? E se sì, dov'è l'anello?-. Voleva molto bene a entrambi e voleva assolutamente vederli felici.
-prima dobbiamo aspettare che l'annullamento sia ufficiale e poi decideremo-. Cercó di smorzare il suo entusiasmo, ma anche lei era impaziente di ricevere la proposta da Raimundo.

Era appena uscito dalla locanda, quando don Anselmo lo fermó in mezzo alla piazza.
-Raimundo! Finalmente ti ho trovato. Ho una bella notizia amico mio- gli porse una busta
-la Sacra Rota me lo ha inviato proprio oggi-. Raimundo lo aprì, impaziente.
-è l'annullamento.. Hanno accettato la richiesta, fra un mese saró libero!- disse con gioia. Salutó velocemente don Anselmo e si precipitó alla Villa. Trovó Francisca seduta in giardino. La abbracció e si baciarono, ma Francisca si accorse che c'era qualcosa di strano.
-che cosa ti succede Raimundo Ulloa?- gli chiese.
-stavo tornando a casa, quando mi è caduta una cosa in testa- Francisca non capì una parola e lui se ne accorse.
-questa- le disse, inginocchiandosi e tirando fuori dalla tasca un bellissimo anello di diamanti.
-non ho intenzione di perdere altro tempo. Io ti amo, fin dalla prima volta che ti ho vista e voglio che tu sia mia moglie- poi si ricordó di quella famosa frase che usó la prima volta che le chiese di sposarlo
-ci sposiamo, Francisca Montenegro?-.
Era senza parole, non si aspettava la proposta, ma non vedeva l'ora di accettare.
-ma certo, Raimundo Ulloa- le mise l'anello al dito e tornarono a baciarsi, finalmente senza nessun ostacolo.
-ti amo- le disse Raimundo, prima di baciarla di nuovo.

Ormai lo sapeva tutto il paese: il matrimonio tra Raimundo Ulloa e Francisca Montenegro sarebbe stato l'evento del decennio. Francisca voleva celebrarlo il prima possibile; chiamó la sarta per far confezionare il suo vestito da sposa e i vestiti per le sue figlie. Le cose non potevano andare meglio. Emilia e Sebastian, anche se titubanti, avevano accettato di assistere alle nozze.

Finalmente arrivó il gran giorno. Raimundo, agitatissimo, era già pronto all'alba, ma dovette farsi aiutare da Elena per fare il nodo alla cravatta. Appena potè, si diresse in chiesa ad aspettare gli invitati, che piano piano cominciarono ad arrivare. Fra questi, i Mirañar, Emilia e Sebatian, Ruggero e Anita. Quest'ultima si diresse verso Raimundo
-mio zio sarebbe stato felicissimo di vedere questo giorno-.
-lo so- rispose commosso.
Nel frattempo arrivarono anche Tristan e Pepa.

Alla Villa, intanto, Elena e Soledad, le due damigelle, si stavano sistemando per poi andare ad aiutare Francisca. Una volta pronte, entrarono nella sua stanza: Francisca indossava già il vestito, era raggiante.
-secondo me quando mio padre vi vedrà, cadrà a terra svenuto- scherzó Elena.
-e se ci ripensasse?- chiese, con l'innocenza di un bambino.
-madre, come potrebbe ripensarci?-.
A Francisca si riempì il cuore di gioia:
-non mi avevi mai chiamato così prima d'ora- le disse.
Elena non se n'era nemmeno resa conto e sorrise felice, prima di abbracciare sua madre, abbraccio al quale si unì anche Soledad. La aiutarono a sistemarsi, poi salirono tutte e tre sulla carrozza che le avrebbe portate in chiesa. Ruggero andó ad aspettarle fuori dalla chiesa, avrebbe accompagnato lui sua sorella all'altare. Da dentro la chiesa, don Anselmo, dopo un cenno di Elena, fece alzare tutti in piedi. Sul sagrato, Ruggero si rivolse a Francisca
-pronta?- lei gli sorrise
-da tutta una vita-.
Raimundo rimase senza fiato: era bellissima, come non l'aveva mai vista, raggiante, e sarebbe diventata sua moglie. La cerimonia fu molto commovente; Francisca non riuscì a trattenere le lacrime al momento dello scambio degli anelli e Raimundo non fece neanche finire a don Anselmo la domanda, perchè rispose "sì, lo voglio" a metà.
-io vi dichiaro, finalmente, marito e moglie- disse il prete
-puoi baciare la sposa-.
In chiesa scoppió un forte applauso, tutti si avvicinarono per congratularsi. Al ricevimento tutti mangiarono e bevvero in abbondanza. A un certo punto, Raimundo tese la sua mano sinistra verso Francisca
-mi concede questo ballo, signora Ulloa?- lei accettó raggiante e diedero inizio alle danze. Gli altri invitati si unirono a loro e cominciarono a ballare. Ora Francisca aveva quello che aveva sempre desiderato: Raimundo e i suoi figli. Le sembrava di vivere in un sogno, un sogno dal quale non si sarebbe mai svegliata.
FINE

**spero che la storia vi sia piaciuta, presto ne arriverá una nuova :)**

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 20, 2016 ⏰

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Siempre juntos - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora