Capitolo 2

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Dorrit's POV

"C-cosa?!" Sibilo scioccata.

Papà ci aveva tanto parlato di Ackworth, è circa un riformatorio. Una scuola correttiva per ragazzi.

Ha passato i suoi ultimi 2 anni di college lì dentro, ma sicuramente, né io né mia sorella, sprecheremo gli anni migliori della nostra vita chiuse dentro una specie di prigione. Ci ha minacciate di farci andare lì tante di quelle volte che ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Ma questa volta so che non scherza ed anche Vicky lo sa. Lo si può dedurre dalla sua espressione, identica alla mia. L'abbiamo combinata grossa, lo ammetto ma non intendo andarmene da Newcastle e tanto meno intendo lasciare la mia amata Australia per andare nella piovosa Londra. Non se ne parla.

"Avete capito bene signorine. Sabato partirete. Vado subito ad avvertire Lenny e la scuola."

Lenny o meglio il signor Leonard Lions nonché preside di Ackworth e grande amico di papà. Lo conosciamo da quando siamo piccole era stato il testimone di nozze dei miei genitori. E indovinate dove lo aveva conosciuto mio padre? Esatto. Al college-prigione.

"Ma papà-" Fa per dire Vic. Ma lui la interrompe subito.

"Niente ma. Se fossi in voi ne approfitterei per salutare gli amici" dice andandosene e lasciandoci qui in lacrime.

"Cosa possiamo fare per fargli cambiare idea?" mi chiede mia sorella anche lei con le guance rigate.

"Noi non possiamo fare niente, ma forse Niall può" dico speranzosa asciugandole una lacrima che le sta abbandonando gli occhi. Ci stringiamo in un tenero abbraccio che sembra eterno.

Non solo nelle gioie, non solo nella pazzie, non solo nel divertimento, ma anche nelle difficoltà. Noi ci saremo sempre l'una per l'altra.

...

Stiamo piangendo da almeno 30 minuti quando Niall finalmente torna a casa, sempre con quel suo sorrisone stampato in faccia e apre la porta.

Il suo sorriso scompare guardandoci.

"Cos'è successo piccole?" chiede preoccupato affrettandosi a raggiungerci sul divano.

"Papà ci vuole mandare ad Ackworth, ha già chiamato zio Lenny e la scuola per avvisare del nostro arrivo" afferma mia sorella lanciandosi tra le braccia di Niall. Zio. Sì, lei lo ha sempre chiamato così, pur non essendo della famiglia.

"Ora ci parlo io. Non vi porterà via, non glielo permetterò" dice con gli occhi lucidi e si stacca dall'abbraccio con Vicky.

Sicuramente avrà saputo dello scherzo che avevamo progettato con nostro cugino.

"Grazie fratellone" ora è il mio turno per l'abbraccio.

...

E' già da un po' che mio fratello non scende dall'ufficio di papà, sto iniziando a preoccuparmi. Ho torturato con i denti il mio labbro inferiore fino a farmelo sanguinare, è questo l'effetto che mi fa l'agitazione.

Sentiamo scendere le scale ed entrambe ci affrettiamo ad andare a vedere. Ci si presenta davanti un Niall con occhi rossi e il volto con un'espressione mista tra disperazione e rabbia.

No. Non può essere.

"Mi-mi dispiace ragazze" dice e si copre il viso con entrambe le mani. Vedo le sue spalle muoversi a scatti. Mi precipito a lui e lo abbraccio.

"No, no, no, non può essere" scoppia Vicky per l'ennesima volta.

"Non ho più niente... ora che stavo tornando a sorridere dopo la morte di mamma mi toglie anche voi. Ci ho provato, ve lo giuro, ma è irremovibile. Scusatemi piccine..." dice il biondo tra le lacrime e passa ad abbracciare mia sorella.

Ackworth ||1D - 5SOS||Where stories live. Discover now