Capitolo 23

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Victoria's POV

Cosa diavolo ci fanno loro qui?

E cosa diavolo staranno pensando ora che ci vedono mezze nude insieme a due ragazzi vestiti, o meglio, svestiti tanto quanto noi? Sicuramente faranno una scenata assurda.

Ecco perchè Ash era così eccitato al telefono ieri. Stavano programmando di venire qui. Ma allora perchè quella testa calda di Luke ha trattato così male mia sorella e l'ha fatta soffrire come un cane?

Io in tutto questo rimango con lo sguardo fisso su Ashton che sembra sul punto di ammazzare qualcuno. Più precisamente Harry e Zayn.

A un certo punto vedo solo la mano di Harry che mi porta dietro di lui e sento Ashton che grida di essere il mio ragazzo. Perchè diamine me ne sto ferma e non parlo? Quella più sconvolta delle due dovrebbe essere broccolo, no?

Io dovrei saltare addosso al mio ragazzo dalla gioia e baciarlo fino a consumargli le labbra. Invece no, me ne sto immobile come una statua di bronzo.

Qualche minuto più tardi i due ragazzi se ne vanno e Dorrit afferra la mia mano facendomi riprendere dal mio stato di trance.

«Ashton non è come sembra» mi affretto a dire prima che tragga conclusioni troppo affrettate.

«Allora com'è? Spiegamelo perchè non so davvero cosa pensare» sbraita tirandosi le punte dei riccioli che sono più chiari del solito.

Sto zitta. Non posso dirgli che li ho invitati proprio io a venire in stanza, altrimenti mi fa fuori. Gli dico che... ecco, sì... che sono venuti per darci ripetizioni.

Certo, senza maglietta, no?

Ehm... no, gliel'hanno rubata per i corridoi. No, cazzo. Cosa sto blaterando? Devo inventarmi qualcosa di credibile.

Intanto Luke e Dorrit escono dalla stanza e purtroppo rimango sola con un Ashton che da un momento all'altro potrebbe lanciarmi dalla finestra. E sarebbe un bel volo dato che si tratta del terzo piano, credo.

«Il gatto ti ha mangiato la lingua? Oppure non sai che cazzata sparare?» continua gridando e io chiudo gli occhi per la tonalità troppo alta.

«No, ma va» pensa Victoria pensa. Cosa potrebbero mai fare due ragazzi senza maglietta nella stanza di due ragazze mezze nude?

«No ma va, cosa? Vicky inventati qualcosa al più presto perchè mi stai facendo incazzare, e non poco» si passa una mano tra i capelli e si siede sul letto sbuffando irritato. Perchè non abbassa quella cazzo di voce? Se continua così mi farà venire il mal di testa.

Alza la testa e mi guarda con quegli occhioni verdi e quasi mi sento in colpa a dovergli mentire, ma non posso dirgli la verità. So quant'è geloso e non so cosa, ma c'è qualcosa nella sua piccola mente contorta che scatta ogni volta che qualche sconosciuto si avvicina a me. «Oggi c'era un corso in piscina» dico di getto, complimentandomi mentalmente.

«Corso in piscina?» aggrotta le sopracciglia e mi guarda sospettoso. So che non crede ad una sola parola di quello che ho appena detto, ma devo provare a convincerlo.

«Sì» annuisco, «oggi c'è un corso di nuoto e noi, dato che siamo appena arrivate da una festa, ce ne siamo dimen-»

«COSA?» si alza di scatto venendomi incontro, indietreggio spaventata ed alzo lo sguardo su di lui che ha una faccia più infuriata che mai. «Dove cazzo sei stata fino ad ora?! Victoria ti rendi conto che sono le sette del mattino?!»

«No cioè non siamo arrivate proprio ora... circa mezz'ora fa o anche di più» mi giustifico abbassando la testa trovando particolarmente interessante la triste moquette della stanza.

Ackworth ||1D - 5SOS||Where stories live. Discover now