Victoria's POV
«Li senti anche tu?» soffoco una risata infilando la testa nell'incavo del collo di Ashton.
«Sì, ci stanno dando dentro» sussurra al mio orecchio.
«Secondo te dovremmo dirgli che li sentiamo?» domando divertita.
«No, anzi... perchè non continuiamo ciò che hanno interrotto loro?» la sua voce bassa e sensuale fa risalire un piccolo brivido lungo la mia spina dorsale.
«Non scherzare, non voglio rischiare di fare la loro stessa figura di merda, e poi mia sorella mi prenderebbe in giro per il resto della mia vita» mi allontano leggermente da lui, rimanendo comunque tra le sue braccia.
«Tranquilla, saremo silenziosi» lascia scivolare la mano lungo il mio fianco, fin giù all'elastico dei leggins, passandoci un dito all'interno. Gli blocco la mano e lo sento sbuffare mentre fa un verso soffocato di disapprovazione. «Che palle che sei.»
«Grazie per il complimento» mi stacco definitivamente da lui e mi giro dall'altra parte offesa. Non vuol dire che se non ho voglia a tutte le ore del giorno di fare... questo genere di cose, vuol dire che sono una palla al piede.
Sento un suo braccio avvolgermi la vita da dietro e attirarmi nuovamente a sè. «Scusa... non intendevo offenderti, solo che... anche io ho i miei bisogni e mi manchi davvero tanto, nonostante sia passata solo una cazzo di settimana.»
Sospiro e chiudo gli occhi. Mi volto di nuovo verso di lui e lo guardo, per quanto mi sia possibile data la poca luce che filtra dalle tende chiuse. Lui mi lascia un piccolo bacio sul naso e mi sorride. «Se vuoi... posso fare qualcosa per te.»
«Sì cert- ehm... cioè, solo se ti va» ridacchio sottovoce al suo evidente entusiasmo e faccio scendere una mano lungo il suo petto, fermandomi appena al di sopra del bordo dei suoi boxer. Per fortuna ha deciso di indossare solo questi, altrimenti mi avrebbe complicato il lavoro.
Passo la mano al di sopra dell'indumento, sentendolo da subito un suo respiro soffocato che mi fa sorridere. Alzo lo sguardo verso di lui, continuando con il mio movimento, e lo noto con occhi chiusi e labbra dischiuse.
Decido di smettere sentendo il suo membro indurirsi e cominciare a stare stretto all'interno dei boxer. Infilo cauta una mano dentro e percepisco il sottile strato di peli infoltirsi sempre di più.
Il braccio di Ashton avvolto attorno alla mia vita stringe di più la presa mentre io comincio a muovere su e giù la mano lungo la sua lunghezza. Diamine, ho appena cominciato e già ha il durello?
Tralasciando i miei commenti inutili, il respiro del riccio si fa sempre più pesante e corto mentre i miei movimenti si fanno un po' più veloci. Lo sento pulsare contro il palmo della mia mano e le sue dita stringermi il fianco. La sua testa affonda nell'incavo del mio collo, dove lascia dei morbidi baci per soffocare i suoi gemiti.
Sento che è sempre più vicino, sta per arrivare al culmine quando la porta della camera si spalanca all'improvviso e io quasi non cado dal letto per lo spavento se non fosse per il braccio di Ashton che ancora mi tiene stretta.
«Porca puttana» lo sento imprecare sotto voce a denti stretti. «Chi cazzo è adesso?»
«Ehm scusate ragazzi, ho interrotto qualcosa?» la voce imbarazzata di Liam riempie la stanza mentre Ash borbotta parolacce ed insulti al mio orecchio, lamentandosi della sua erezione pulsante nei boxer e di come lo farebbe fuori se solo potesse alzarsi da sotto le coperte.
«No tranquillo, cosa c'è?» risponde Dorrit mettendosi seduta, imitata da me.
«Pensavo foste sole e volevo chiedervi di venire alla partita di pallavolo delle 14.00» si gratta la nuca a disagio.
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Ackworth ||1D - 5SOS||
Fanfic«Ora basta, questo è troppo!» ci urla nostro padre. Effettivamente, abbiamo esagerato questa volta. Non credo la passeremo liscia. «E cos'avresti intenzione di fare?!» grida mia sorella di rimando. «Semplice. Vi spedisco ad Ackworth.»