Victoria's POV
Dopo che i ragazzi ci hanno accompagnate fin davanti ai dormitori, mi sono buttata a peso morto sul letto e sono sprofondata con la testa nel cuscino. Perché non riesco a pensare ad altro che quegli occhi color giada? Oppure quelle labbra rosee e piene, che chiedono solo di essere baciate fino a farle diventare rosse e gonfie? O quella mascella pronunciata e dannatamente sexy?
Harry, Harry Styles.
No, non lui. Sono fidanzata, oltretutto con un ragazzo perfetto. Ashton. Oddio, che ore sono?
Le 18.30, questo vuol dire che a New Castle è l'una di notte. Sarà sveglio?
Provo a chiamarlo. Una volta, due volte, tre volte. Alla quarta ci rinuncio. È lunedì, non dovrebbe essere in nessun locale o qualcosa del genere. Magari dorme, sì, molto più probabile.
A proposito di dormire, sono davvero pigra. Ho dormito praticamente tutto il tempo del viaggio in aereo e ora è dalle 15.00 che dormo.
Solo ora mi accorco che Dorrit non è in stanza. Dov'è?
Forse è andata di nuovo nel laboratorio di arte. Ne è rimasta davvero colpita, era da tempo che non la vedevo presa da qualcosa tanto da farle luccicare quegli occhioni blu come il mare.
Darei di tutto per vederla sorridere sempre così. Non sopporto quando sta male per colpa mia, figuriamoci a causa degli altri.
Anche mentre parlava con Zayn, era particolarmente intenta a guardarlo, anzi, come direbbe lui: sciuparlo.
Non capisco perchè quello lì la guardava come se avesse appena visto la regina Elisabetta. Cioè, solo per dire, sei stato per più di un'ora con me, e quando vedi la mia gemella è come se avessi visto tutt'altra persona. Ma dettagli.
Una Dorrit scazzata entra in stanza, con il suo solito atteggiamento di quando vuole ammazzare qualcuno.
1- chiude la porta violentemente.
2- cammina verso il letto sbattendo
i piedi come una bambina.
3- si siede, incrocia le braccia al
petto e mette su il broncio.
4- si guarda intorno per vedere se
qualcuno la sta osservando.
5- corruga le sopracciglia e sbuffa.«Cosa ti è successo?» domando divertita. È adorabile quando fa così.
«Devo strangolare qualcuno.»
«Luke?»
«Esattamente, e sai perchè?»
«No Dor, perchè?» ridacchio. So che si incazza ancora di più quando faccio così, ma non posso rimanere seria davanti alle sue reazioni.
«Victoria Hope Evans, non ti ci mettere anche tu, grazie» mi riprende infastidita, «l'ho chiamato per chiarire la situazione tra di noi, e sai cosa mi ha detto?»
«Non ne ho proprio idea» alzo le spalle cercando di mascherare il mio divertimento.
«Che non gli interessa, ha detto: quel che è fatto è fatto» spalanca le braccia per enfatizzare la gravità della vicenda. Devo dire però che Hemmings a volte sa come farsi odiare.
«Beh allora vuol dire che non era quello giusto» dico semplicemente. Non voglio influire sulla sua incazzatura. Tra meno di dieci minuti le passa.
«E pensare che io, Dorrit April Evans, ho fatto la prima mossa» si passa una mano tra i capelli lunghi e verdi, assolutamente frustata.
«Qui ci vuole del buon cibo» esclamo saltando giù dal letto incredibilmente scomodo. Dovrò chiedere un nuovo materasso. Certo, quanto sono intelligente.
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Ackworth ||1D - 5SOS||
Fanfiction«Ora basta, questo è troppo!» ci urla nostro padre. Effettivamente, abbiamo esagerato questa volta. Non credo la passeremo liscia. «E cos'avresti intenzione di fare?!» grida mia sorella di rimando. «Semplice. Vi spedisco ad Ackworth.»