Daisy entrò in casa sbuffando, lanciò le chiavi dell'appartamento sul piano della cucina per poi lanciarsi a peso morto sul divano. Trench di Burberry e decoltè nere ancora addosso.
"Com'è andata?"
La voce della sua migliore amica le giunse dalla camera da letto in fondo al corridoio.
"Straziante come sempre!" le rispose sollevando leggermente la testa dai cuscini.
"Quindi tua madre non ha fatto centro nemmeno questa volta."
Daisy ripensò con orrore al terrificante appuntamento a buio che sua madre le aveva programmato. L'ennesimo.
La dolcissima signora St. Claire non riusciva infatti a capacitarsi che la sua adorata figlia ventottenne fosse ancora single. E che lavorasse! Così si era personalmente accollata l'oneroso impegno di trovarle un marito adatto. Non si sarebbe certo aspettata che Daisy si opponesse all'idea in modo così categorico, adoperandosi strenuamente per far naufragare le speranze di tutti i pretendenti alla sua mano!
"Che trucco hai usato questa volta?" le chiese curiosa Sarah Carson sedendosi sulla poltrona di fronte a lei.
"Telefono." si limitò a rispondere, mentre il ricordo le faceva spuntare un piccolo sorriso.
In effetti aveva sviluppato dei metodi molto singolari per cercare di convincere le povere vittime di sua madre che lei non era assolutamente una ragazza da maritarsi. Pulirsi i denti con lo stuzzicadenti alla fine di una cena, fingere a metà dell'incontro di dovere andare in bagno per togliersi un brufolo, rovesciare maldestramente il vino sul tavolo o urtare il cameriere che portava le ordinazioni. Ricevere per tutta la serata un numero improponibile di importantissime telefonate di lavoro. Ne aveva di diversi a dire il vero,e li adattava come meglio riusciva al malcapitato di turno, cercando di individuare quale situazione li avrebbe messi più a disagio.
L'uomo di quella sera era stato fin troppo facile, sua madre doveva aver finito gli scapoli d'oro perché il novellino sembrava essere stato pescato dalla lista delle seconde scelte. A Daisy era infatti parso di capire che l'uomo non facesse parte di nessuna famiglia di spicco della Londra bene, e che si fosse arricchito da solo. In meno di un minuto aveva capito che quello davanti a lei altro non era che un borioso pallone gonfiato alla ricerca di una moglie trofeo da tenersi al fianco alle feste e da riempire di corna a casa. Certo non avrebbe sopportato una laureata a Cambridge in Giurisprudenza, super impegnata con il lavoro. E così aveva messo in atto uno dei trucchi migliori facendo suonare l'iPhone almeno ventisei volte finche l'uomo spazientito aveva messo fine a quella tortura di appuntamento.
"Così anche questa volta è andata male."
Daisy si chiedeva a volte se a Sarah non sfuggisse il punto della situazione.
"Andrà sempre male S." le rispose seria "Non permetterò mai che nessuno dei tiri mancini di mia madre vada a segno."
"Ma se tra quegli uomini ci fosse per caso la tua anima gemella?"
La giovane St. Claire fissò l'amica stringendo gli occhi e inclinando la testa di lato. Ma che cavolo di pensiero era?!
"Se è davvero la mia "anima gemella"" ironizzò mimando le virgolette con le dita "Sono certa che giungerà a me senza bisogno di passare attraverso mia madre."
Nonostante la sua risata, Sarah continuava a guardarla in modo strano, come se fosse preoccupata.
"Izzy, sono seria. Non sei stanca di stare da sola? Lo so che con J... che non era finita bene ma.."
Daisy sia alzò di scatto, bloccando l'amica a metà frase. "Ascolta, sono contenta che con Alex sei felice. E mi fa piacere che ti preoccupi per me. Ma davvero, non ce n'è bisogno. E' passato tanto tempo, ma quell'episodio è stato la prova fisica di quello che ho sempre pensato. Per quanto riguarda i "pretendenti", una volta mi è bastata per imparare la lezione."
Sorrise forzatamente e, dopo aver baciato l'amica sulla guancia sparì nel corridoio. Evitò di incontrare il proprio riflesso nello specchio, mentre si chiudeva alle spalle la porta del bagno e lasciava scorrere l'acqua della doccia. Si infilò sotto il getto bollente, sfregandosi con forza la pelle per eliminare il ricordo della serata e qualche cosa di più. Alla fine, nonostante la crema idratante le bruciasse un po' sulla pelle arrossata, quando si infilò sotto le coperte si sentiva meglio.
Ma aveva ancora paura.
Aveva resistito a malapena all'appuntamento di quella sera. Era così stanca di combattere continuamente per non farsi piacere nessuno.
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Accordo d'Amore
RomanceDaisy St.Claire è uno dei migliori avvocati di Londra. Tutti conoscono le sue origini nobili, la sua fama di leonessa in tribunale e la sua freddezza nelle questioni private. Ma a sua madre questo non sembra importare. Tutto quello che vuole...