Arrivare in azienda con il caffè in mano era diventata una tradizione per Daisy.
Nonostante avesse una specie di adulazione per Miranda Prestley de "Il Diavolo veste Prada" non si sarebbe mai sentita a suo agio a farsi portare il caffè da Eva appena uscita dall'ascensore.
La sua dose di caffeina quotidiana era una questione personale per lei, un momento della giornata che era tutto suo. Si recava nel piccolo bar dietro al loro appartamento, il Coffee Beans, e si portava via la più grossa tazza di caffèlatte che riuscisse a trovare.
Ma quella mattina non c'era momento personale che reggesse, perché tempo di mettersi in fila alla cassa, sua madre stava già telefonando.
"Tesoro!"
"Madre." rispose con il tono più piatto possibile sentendo la voce della donna dall'altro capo dell'iPhone.
"Non ho sentito lamentele su come è andata la tua serata! Devo dedurre che il signor Northman ti piaccia?"
"Quel..." avrebbe voluto dirle che mai e poi mai avrebbe potuto anche solo parlare con quel sessista pallone gonfiato che l'aveva imbarazzata davanti a tutto il suo staff, ma poi si ricordò del piano a cui aveva acconsentito a partecipare
"E' andata..." Bene? Eccessivo. Non sapeva dire nemmeno lei come era andata! "E' andata." si limitò ad affermare.
"Magnifico!" l'entusiasmo della donna le venne il dubbio che sia madre non afferrasse bene il concetto di "è andata". "Quindi devo organizzarti un'altra cena per sta sera?"
"Mamma non ho 12 anni! Ho il suo numero" tecnicamente non era vero, ma sicuramente Eva avrebbe potuto recuperarlo d qualche parte "E lui ha il mio. Posso procedere da sola da adesso, ti ringrazio!".
"Eccellente tesoro! Ci sentiamo presto!" e le chiuse la chiamata in faccia.
"Il suo caffe, Miss St.Claire." le sorrise il vecchio proprietario del caffè porgendole il solito bicchiere di cartone.
"Sei la mia salvezza!" gli sorrise stancamente prima di pagare e andarsene.
"Eva mi ha detto che non vuoi il caso." Bernie l'aveva chiamata nel suo ufficio non appena aveva messo piede nell'androne del palazzo
"Hai un'intera squadra di avvocati scelti e addestrati appositamente da me. Non serve che lo segua io personalmente." rispose accasciandosi piuttosto scompostamente sulla sedia.
Bernard Horton la conosceva da 5 anni ormai, poteva permettersi di perdere un pochino della sua decantata compostezza.
"E' per via di Jos..."
"Damnatio Memoriae su quel nome! Ricordi?"
"Daisy, non puoi farti intralciare da quella storia!"
"L'ha tirata fuori il suo avvocato, non io. E la userà contro di noi in tribunale se continuo a seguire il caso." ammise prendendosi la testa tra le mani.
Bernie si limitò ad annuire comprensivo e la lasciò andare.
Ma non esisteva che potesse fermarsi quel giorno perché di nuovo, non era ancora seduta alla sua scrivania che Eva l'aveva già placcata.
"Sul suo tavolo ci sono le copie delle dichiarazioni per la conferenza stampa sul nuovo prodotto che devono essere controllate. Ho consegnato il fascicolo del caso al team che sta già elaborando una strategia. Ha il suo appuntamento con l'analista alle 18.30 e stranamente sua madre non si è fatta ancora sentire." le comunicò correndole appreso per aprirle la porta a vetri dell'ufficio.
"Grazie Eva. Cancella il mio analista, per favore. Non posso proprio andarci oggi, e mia madre si è già fatta viva prima del caffè."
"C'è un'altra cosa." fermò la ragazza fermandosi titubante sulla porta "Ha chiamato il signor Northman."
Daisy alzò di scatto la testa smettendo all'istante di sfogliare i fascicoli.
"Cosa ha detto?"
"Ha chiesto se vuole uscire a pranzo e ha lasciato il numero del suo cellulare non aziendale dicendo di scrivergli quando avrà scelto un posto." Eva sembrava piuttosto confusa, e Daisy non si sarebbe azzardata a darle torto, ma non era assolutamente il momento adatto per dare spiegazioni.
"D'accordo, dammi il numero." sospirò
"Ma Miss... Io non..."
"Di grazia Eva. Il numero."
La stagista si limitò ad annuire e uscire, lasciandola da sola ad affrontare quello strano groviglio allo stomaco che l'aveva colta nel sentire il nome dell'uomo.
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Accordo d'Amore
Roman d'amourDaisy St.Claire è uno dei migliori avvocati di Londra. Tutti conoscono le sue origini nobili, la sua fama di leonessa in tribunale e la sua freddezza nelle questioni private. Ma a sua madre questo non sembra importare. Tutto quello che vuole...