Capitolo 12.

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Il suono delle voci dei ragazzi mi fece svegliare, avevo un mal di schiena terribile, colpa della posizione con cui mi ero addormentata.
Mi alzai e mi voltai verso i ragazzi che si misero a ridere dopo aver visto la mia espressione di dolore.

" ti sei svegliata, finalmente." La voce di Alessio mi fece prendere conoscenza del tutto.

" ehm.. Si" Risi, provocando una risata degli altri.
Mi alzai dal divano, sedendomi al tavolo per cenare insieme ai ragazzi. Nicole portò a tavola una torta rustica con della mozzarella e del prosciutto. Buonissima!
Dopo aver finito di cenare, mi alzai da tavola e andai in camera per ripetere l'ultima volta storia, domani Quella li ci avrebbe interrogato a manetta. Sto pregando anche in arabo per non essere interrogata.
Dalla porta entrò Alessio correndo e si buttò sul letto mettendo la testa sulle mie gambe.

" secchiona."

Mi sta provocando?

" chiudi i libri."

" domani ho interrogazione, e se mi chiama sono cazzi miei." Risposi con un sorriso sarcastico.

" non ti chiama, dai. " prese il libro e lo poggiò sulla scrivania.

" ti ho detto che ho interrogazione, oh ma sei testardo." Ripresi il libro continuando a ripetere la lezione a voce alta. Rimase a fissarmi ma il suo sguardo divenne interrogativo dopo che il mio cellulare si illuminò, era un messaggio da un numero sconosciuto.

-come stai? Va tutto bene?

Alessio mi guardò con uno sguardo interrogativo. Continuava a fissare me e il cellulare aspettando che io rispondessi.

-scusa ma chi sei?
- sono Benji!
- ah! Credo che stia bene. Ma come hai fatto a prendere il mio numero?
- l'ho preso dal registro ahah
- ci si vede.

bloccai il cellulare e guardai Alessio che aveva una espressione, strana.

" troppo fredda?" Domandai.

" boh." Rispose freddo.

Ma che ha? Perché ora è freddo!

Alessio uscì dalla camera andando in cucina mentre io continuai a ripetere e verso le dieci chiusi definitivamente il libro, misi il pigiama e andai a letto.
Poco dopo mi raggiunse Alessio, si mise sotto le coperte e con un braccio mi avvicinò a sè.

" buonanotte." Mi sussurrò.

" notte."

Ehm! Vi sembro normale?
Migliaia di brividi pervasero la mia schiena, dopo quel buonanotte sussurrato.
Okay basta. Poli stai tranquilla, insomma sei avvolta da un ragazzo, nonché il tuo idolo.
Stai solamente sclerando.

Dopo i miei pensieri finalmente riuscì a dormire.
Il giorno dopo mi svegliai con un umido bacio sulla guancia, apri lentamente gli occhi e mi ritrovai un Alessio sorridente.
Gli feci un sorriso e sprofondai la testa nel cuscino.

" dai svegliati." Mi scosse.

"Mmh! Cinque minuti."

" dai! È tardi."

Mi alzai di malavoglia presi un jeans e una felpa e andai in bagno, dove mi pettinai i capelli e mi truccai leggermente, presi lo zaino e andai dritta a scuola.
Francesca non c'era, neanche Valeria.
Si prevede una bella giornata insomma! Senza quelle disagiate la scuola è una noia.
Entrai nella scuola e percorsi il corridoio che portava alla macchinetta, era ancora presto così presi un cioccolato caldo. Intravidi un'ombra mi girai di colpo ed era Benji.

" ciao." Mi sorrise.

" cosa prendi?"Chiesi.

" un caffè macchiato, sto dormendo in piedi." Rise.

Presi il mio cioccolato e girai lentamente il cucchiaino di plastica che vi  era posto, buttai esso nella spazzatura e mi portai il bicchiere alle labbra assaggiando la bevanda.

" cazzo! Brucia. Dannazione." Mi lamentai.

" non sono l'unico che sta dormendo qui ahah."

" non credo." Scoppiai a ridere seguita da lui.

Una volta finito il cioccolato lo buttai nel cestino e andai verso la mia classe, ormai la campanella era suonata e l'aula iniziava a riempirsi.
Le prime tre ore non passavano mai, fortunatamente in storia non mi ha interrogato. La quarta ora avevamo italiano e per ultima educazione fisica, anche se io non la feci perché non mi andava.

" professore posso andare in bagno?" Chiesi visto che mi annoiavo e poi è un ritardato questo qui.

Uscì dalla palestra e mi avviai al bagno, mi fermai dal bidello. Ho legato troppo con lui, è una persona davvero umile e generosa, ci tratta come figli, tipo che quando non abbiamo la merenda ci dà qualcosa lui. Mi sedetti alla sedia vicino alla sua scrivania e guardai un po' quello che faceva.

" come mai qui?" Mi domandò spostando lo sguardo verso di me.

" in palestra mi annoiavo, perciò eccomi." Risi e lui mi imitò.

" il fidanzatino? Dove sta?"

" il fidanzatino?! Beh sai ancora non è arrivato." Gli feci l'occhiolino.

In quell'instante arrivò Benjamin che andò a prendersi qualcosa da mangiare.

" mi sa che è arrivato!" Disse ridendo.

" ma che dici! " scoppiai a ridere, intanto tornò e salutò Nunzio, il bidello, con una pacca sulla spalla e a me diede un bacio sulla guancia.
Salutai Nunzio e corsi in classe, preparai lo zaino e insieme agli altri uscimmo da scuola.

// spazio autrice.//
Spero che vi piaccia!
Fatemi sapere un po' nei commenti.
Un bacioo💕

"siamo due destinati a mancarci. - Alessio bernabei."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora